Carabinieri alla galleria della Quadrilatero. Questa mattina i militari del Comando provinciale di Perugia, con l’ausilio del reparto indagini tecniche del Ros, sono stati nel tratto umbro per verifiche tecniche sul tunnel “La Franca” dove è stata aperta un’inchiesta dopo la denuncia di un operaio sulla trasmissione Report (leggi l’articolo) che rivelò l’utilizzo di meno materiale a copertura della volta. Altre verifiche dei carabinieri potrebbero scattare nelle gallerie maceratesi di Serravalle e Varano. Dopo il primo operaio che parlò ai microfoni della trasmissione di Rai3 ne seguirono delle altre di denunce relative a presunte irregolarità strutturali emerse durante l’esecuzione dei lavori che potrebbero compromettere la sicurezza e la tutela della galleria in questione. Il tratto, mai aperto e dove sono proseguiti i lavori, rientra nell’opera viaria di collegamento con le Marche dove l’Anas ha disposto controlli anche per proprio conto ed estesi alle gallerie maceratesi: quella di Serravalle e Varano (leggi l’articolo), entrambe già aperte al transito. Gli accertamenti dei carabinieri umbri sono stati disposti come proseguo delle indagini della procura di Spoleto sulle presunte irregolarità nella realizzazione dei lavori all’interno della galleria “La Franca” lungo il tracciato della nuova strada statale 77 Val di Chienti Foligno-Civitanova. I militari, attraverso apposite strumentazioni (anche i georadar), hanno effettuato l’accertamento di natura tecnica il cui risultato è stato inviato alla procura. Sull’esito c’è il più stretto riserbo. Le verifiche hanno lo scopo di controllare lo spessore di cemento che costituisce la volta della galleria umbra e la qualità dei materiali utilizzati per la realizzazione. Non è esclusa la possibilità di estendere i controlli anche ad altre gallerie del tracciato della nova 77 che ricadono nel territorio maceratese. Già l’Anas, dopo la denuncia su Report, aveva fatto verifiche di suo pugno chiudendo a luglio nove chilometri di strada e ritenendo poi l’allarme infondato (leggi l’articolo).
(Mar. Ve.)
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Se l’Italia fosse un paese come quelli dove la vergogna ha il suo vero significato, i responsabili si sarebbero già impiccati. Chi paga i costi per la rimessa in sicurezza, che poi sarà sempre una sicurezza rattoppata a meno che le volte in cemento non vengano demolite completamente e ricostruite di nuovo. Chi paga il disagio economico per il ritardo al mancato utilizzo dell’opera.
Ancora non è transitabile quindi!?
Quadrilatero non è il nome dell’opera pubblica ma il numero degli Enti che si rimpalleranno le responsabilità di far diventare quella strada una seconda Salerno-Reggio Calabria….
ho saputo che l’avrebbero riaperta (tutta) entro Natale, ma credo che non succederà..e chissà quando succederà.
Ha ragione Lucio, vogliamo sapere in che modo verranno fatti i lavori per la messa in sicurezza delle gallerie.
Le gallerie costruite dalla Quadrilatero sono state controllate da Anas…. Ma se ora la quadrilatero non esiste più perché è stata assorbita da Anas circa due mesi fa, allora è come dire che il controllore era il controllato… Fantastico!!!!! E questi sono gli stessi che costruiranno la maxi rotonda e il Sottopasso a Civitanova, che sindaco, assessori e consiglieri elogiano tanto e su cui ripongono la loro totale fiducia…. Mah..???Che pure il comune di Civitanova stia per essere assorbito da Anas…?????? Robe da matti….
la quadri ladro, = ASSOCIAZIONE POLITICA.
ahoooo, hanno inaugurato quasi un anno fà… ancora ricordo le parole del ministro Lupi: “questa è la politica del fare, non delle parole”
Era meglio che rimanevano alla politica delle parole!