Centottanta giovani precari di Banca Marche, fuoriusciti dal gruppo a causa della crisi dell’istituto di credito, attualmente commissariato, hanno scritto al governatore di Bankitalia Ignazio Visco chiedendo l’attuazione di “politiche di stabilizzazione” e di coinvolgere gli attuali Commissari straordinari “per discutere del nostro futuro e di quello degli altri lavoratori dell’Istituto”.
“Nell’ultimo quinquennio – scrive il Comitato dei precari di BM – noi giovani del territorio abbiamo lavorato nell’Istituto con più assunzioni a tempo determinato finalizzate alla definitiva stabilizzazione, raggiungendo, alcuni di noi, il limite dei 36 mesi
previsto per legge; ciò fino a quando, di colpo, siamo stati lasciati a casa senza lavoro, senza risposte e senza concrete prospettive di un’attività alternativa”.
Secondo il Comitato, l’imminente esodo su base volontaria di circa 400 lavoratori di BM può creare margini di inserimento per i precari, già formati, favorendo “un ricambio generazionale” che è “alla base di ogni processo di risanamento”, e con “contratti di inserimento che beneficiano di notevoli agevolazioni di legge e contrattuali”.
Temi sui quali – lamenta il comitato – “non si è mai però aperto un tavolo di confronto con i Commissari straordinari e la direzione generale della banca”.
Ricordando le parole di Visco in ordine alla “necessità di rilanciare l’occupazione per attuare una reale e duratura ripresa nel nostro Paese”, il Comitato dei Precari chiede infine all’azienda “un’apertura che faccia seguito e sia coerente con le parole del governatore”.
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Solidarietà e speranza
Fermo restando il dispiacere per la situazione in cui si vengono a trovare queste persone e lavoratori o ex, vorrei esprimere il mio pensiero.
Chissà quante volte queste persone, da dipendenti della banca, hanno avuto davanti a loro dei clienti in difficoltà e… “con distacco”, si sono nascosti dietro alla frase “la direzione dice, io non ho potere di decidere ecc. ecc.) e … “alla ponzio pilato” , se ne sono lavati le mani dei problemi delle persone, che chiedevano aiuto (denaro), per vivere ?
La ruota gira, speriamo che arrivi a toccare anche certi dipendenti pubblici, non per cattiveria, ma per far capire che siamo tutti esseri umani, meritiamo rispetto.
Comunque, sempre secondo me, il Governatore della Banca d’Italia dovrebbe essere lasciato fuori da questa questione, in quanto penso debba occuparsi di ben altri problemi, così come i Commissari della banca delle marche, debbano restare concentrati su altri temi (sono pagati per quello).
Se proprio volete parlare con qualcuno, fatelo con i Sindacati, soprattutto se nelle vostre ex buste paga, vi era la trattenuta sindacale.
Con serenità e sincerità, buona fortuna a voi, che siete diventati “uno di noi”.
Saluti
Uno che DA SEMPRE vive di precariato
Il loro problema si risolve assumendoli a tempo indeterminato e questo non deve riguardare solo Banca Marche ma l’intero mondo del lavoro. Ogni lavoratore assunto a tempo indeterminato è un investimento per lo Stato e per l’intera società.