Francesco Fiordomo è arrivato in Comune con la moglie e i figli gemelli
La moglie di Francesco Fiordomo con i due gemellini
di Claudio Ricci
(foto-servizio di Lucrezia Benfatto)
A spoglio in corso è arrivato in piazza Leopardi con la moglie Silvia e i due gemellini vestiti con la fascia tricolore. Lo scrutinio andava a rilento, ma lui era sicuro della vittoria con la gente che lo ha accolto tra i festeggiamenti già prima delle 18. E’ Francesco Fiordomo, il Matteo Renzi di Recanati, che conferma alle amministrative il risultato ottenuto dal premier alle europee e, nonostante l’affollamento di liste e candidati, porta a casa il secondo mandato da sindaco della città leopardiana al primo turno.
Non sarà quindi necessario il ricorso al ballottaggio che sembrava inevitabile vista la presenza di 6 candidati e 17 liste. Operazioni di spoglio eccessivamente lente. Iniziati alle 14 gli scrutini sono andati avanti fino a serata inoltrata. I risultati dell’ultima delle venti sezioni scrutinate appaiono sul maxischermo allestito nella sala degli stemmi solo dopo le 23. Fiordomo stravince con 7.041 voti attestandosi al 54,81%. Segue Simone Giaconi candidato del centrodestra, che non va oltre il 18,01 con 2313 voti. Un risultato che si discosta dall’andamento nazionale delle europee solo per il terzo posto del M5S che con la sua candidata Susanna Ortolani ottiene dall’elettorato recanatese solamente 1.279 voti per una percentuale del 9,96%. Seguono: Sabrina Bertini, che supportata dalle liste civiche “In Comune” e “Per Recanati”consegue il 7,98% con 1025 voti; Luca Fontanella capolista di “Su La Testa” che con 487 voti non supera il 3,79% e Mauro Natalini della lista Cittadini per Recanati fermo al 2,29% per 294 voti.
A quanto pare le difficoltà delle 20 sezioni sparse sul territorio recanatese sarebbero da attribuirsi a rallentamenti iniziati già con lo spoglio delle schede relative alle elezioni europee. A questo si è aggiunto nel corso della giornata un atteggiamento, a dir poco scrupoloso da parte dei presidenti di seggio che secondo indiscrezioni sono stati caldamente invitati allo spoglio scheda per scheda dai rappresentanti delle liste avversarie alla formazione di Fiordomo. Ma la lentezza delle operazioni di verifica non ha impedito a Fiordomo e ai suoi di iniziare i festeggiamenti nel tardo pomeriggio quando è stato accolto da una folla di elettori nella piazza davanti al Municipio. Un corteo che si è allargato fino ad accompagnare il confermato primo cittadino fin nella stanza degli stemmi dove erano presenti anche i candidati delle altre liste ad esclusione di Giaconi.
«In tutte le sezioni la mia percentuale è superiore al 50% tranne che a Fontenoce, Bagnolo e Montefiore – ha dichiarato Fiordomo poco prima di fare il suo ingresso nel palazzo del municipio accompagnato dagli incitamenti dei suoi sostenitori- Straordinario il risultato in contrada Le Grazie. E’ un risultato eccezionale. I recanatesi hanno premiato l’impegno dell’amministrazione e l’effetto cambiamento con trasparenza e onestà. E’ un risultato che cavalca quello alle europee, è bello vedere che c’è fiducia nel Pd e nella sua capacità di cambiare. Non era una vittoria pronosticata, il risultato era imprevedibile”. Gli fa eco Alessandro Biagiola, assessore ai lavori pubblici del primo mandato Fiordomo che ha assistito alle operazioni di scrutinio nella sezione elettorale nella scuola di Pittura del Braccio: ” Il dato rispecchia ovviamente il trend nazionale. I recanatesi hanno dato pieno riconoscimento all’amministrazione nonostante la campagna elettorale si sia concentrata sul disfattismo e poco sui contenuti”. L’assessore si concede poi una battuta finale sulle polemiche degli altri candidati in merito alle numerose inaugurazioni di opere pubbliche durante la campagna elettorale. ” La nutrita partecipazione alle inaugurazioni parla chiaro- commenta Biagiola- Purtroppo queste opere si sono potute terminare solo nell’ultimo anno e mezzo, dato che abbiamo speso i primi tre a risanare il bilancio lasciato dalla precedente amministrazione”. Parla invece di cerimonie inaugurali indiscriminate la candidata del M5s Susanna Ortolani che commenta gli eloquenti risultati molto prima della chiusura degli scrutini: “Anche qui si è seguito il trend nazionale. Sono stupita visto che la percezione del malcontento che si ha parlando con io cittadini è piuttosto accentata. Probabilmente anche in politica è la domanda a creare l’offerta. A Recanati l’asfalto elettorale ha fatto l’effetto degli 80 euro promessi da Renzi agli italiani”. Una battuta amara quella della candidata grillina che stride con il clima di festa che si respira in Municipio e che ha accolto Fiordomo e famiglia giunti in piazza a piedi tra l’affetto di molti recanatesi. Papà Francesco ha voluto scherzare vestendo i due figli gemelli con la fascia tricolore, la stessa, che indossata in campagna elettorale, tanto gli era stata rimproverata dagli avversari.
(Ultimo aggiornamento alle 23.30)
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Tutti giovanotti, i supporter di Fiordomo…
Un cittadino scelto dalla comunita’ ed eletto sindaco “pro tempore”, e’ una cosa normalissima in democrazia , chiamato a svolgere il suo ruolo per tutti e per il bene di tutti.
Non capisco perché bisogna festeggiare tanto, mica stiamo facendo una competizioe sportiva!
Condivido le considerazioni di @ Ermini Ottone e aggiungo che sono sempre fantastiche le “motivazioni” di chi perde (chiunque perda) Un vero spasso.
Oltre alla solita “rosicatura” dei tifosi ( di tipo calcistico) da bar dello sport, le motivazioni più in voga sono:
“non siamo stati capiti”;
” le opere pubbliche e l’asfalto (nel caso degli Enti Locali) come voto di scambio”
Oppure, l’ultima moda, evidenziare in modo spregiativo l’eventuale “anzianità” dell’elettorato del vincitore. Come a dire: se si eliminassero i pensionati e gli anziani il Tal dei Tali non avrebbe mai vinto.
Ma uno un po’ piu’ estetico no ???? ;-D….non se guarda