di Gianluca Ginella
Chiuse le indagini per il consigliere comunale ed ex presidente della commissione Urbanistica del comune di Macerata (si è autosospeso) Luigi Carelli. L’esponente Pd ha chiesto di essere interrogato.
La procura di Macerata contesta a Luigi Carelli il reato più grave nel provvedimento di chiusura delle indagini, disposto proprio in questi giorni: si tratta dell’ipotesi delittuosa dell’articolo 181 comma primo del decreto legislativo sui beni paesaggistici. Termini tecnici che sono necessari, perché se in un primo momento la procura di Macerata contestava sempre per il medesimo articolo, l’ipotesi meno grave e che consentiva di risolvere la vicenda con una contravvenzione e di poter sanare la realizzazione dei manufatti, con la contestazione delittuosa l’edificazione del muretto, di una scalinata e di un posto auto nel retro della palazzina dove risiede Carelli, non è più sanabile. La procura di Macerata (le indagini sono state coordinate dal procuratore Giovanni Giorgio) contesta a Carelli il fatto che il muretto e gli altri manufatti fossero stati edificati in violazione del vincolo paesaggistico che ricade sull’area. Area di particolare pregio, quella dei Cappuccini nuovi a Macerata (la palazzina dove risiede Carelli si trova sopra via Mattei) e per questo motivo, secondo la procura, non è possibile sanare manufatti edificati in quell’area. Era stato lo stesso consigliere comunale, assistito dall’avvocato Alessandro Moriconi, a dire che su quelle edificazioni aveva chiesto la sanatoria. Cosa che però, in base alle contestazioni mosse non sarà possibile fare. Carelli è indagato come comodatario del terreno, che è di proprietà della Sofim di Pollenza. Dopo la chiusura delle indagini, Carelli ha chiesto alla procura di essere interrogato per dare la sua versione dei fatti. L’area dove sono stati realizzati i manufatti era stata sequestrata dalla polizia municipale. In merito alle contestazioni Carelli ha detto di essere “tranquillo”.
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Se non sbaglio,in occasione degli auguri di fine anno,il PD preannunciava ,in materia urbanistica,una forte azione politica,avviando da subito una iniziativa di pubblico confronto.Considerato il tempo trascorso-e forse quello che trascorrerà-penso che l’iniziativa abbia avuto luogo.Forse mi sono distratto e ho perso l’occasione di sentire cosa pensa l’assessore all’urbanistica Pantanetti, da sempre defilato e il sindaco stesso che,libero da piscina,orologio e promozione della lirica a Strasburgo, avrebbe potuto spiegare ai cittadini,nell’ambito,come ama dire,” dell’idea filosofica della Città ” i rapporti che intercorrono e che devono intercorrere fra Giunta e commissioni consiliari,con particolare riferimento a quella urbanistica.
Carelli comodatario della SOFIM di Pollenza a sua volta di proprietà di una fiduciaria. Andate a vedere chi è il fiduciante (socio occulto della SOFIM). Forse qualcosa risulterà più chiaro.
Non mi scandalizzo che l’abuso edilizio sia perpetrato proprio da un consigliere comunale e per giunta presidente della commissione edilizia utile solo a coprire le disuguaglianze perpetrate dai sindaci e assolutamente dannosa per i cittadini. Non intendo esprimere giudizi sul presunto abuso commesso dal sig. carrelli, ma posso confermare con certezza che nei comuni dove esistono simili reati le colpe maggiori sono da attribuire alle varie amministrazioni comunali. Posso affermare anche che il cittadino che vuole costruirsi la casa con l’intenzione di rispettare la legge non gli è possibile; perché a causa di vincoli assurdi e posti artificiosamente che sono dei veri e propri sabotaggi alla proprietà privata e al pubblico patrimonio, invece di in cominciare la costruzione con i muratori bisognerebbe cominciarla con gli avvocati.