Urbanistica, Carelli si autosospende
Garufi: “Il Pd non faccia
come le tre scimmiette”

MACERATA TRA POLITICA E INCHIESTE - Il presidente della Commissione Ambiente e Territorio ha annunciato la sua decisione mentre era in corso il direttivo del Pd che la accoglie come "atto di responsabilità". Carbonari presiederà le prossime riunioni. (GUARDA LA VIDEO-INTERVISTA A GUIDO GARUFI)

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L'intervento di Luigi Carelli  nel Consiglio comunale di ieri

L’intervento di Luigi Carelli nel Consiglio comunale di ieri (Clicca sull’immagine per guardare il video)

di Alessandra Pierini

Alla fine Luigi Carelli ha ceduto ma anzichè il passo indietro che in molti gli hanno chiesto ha fatto solamente un passettino. Si è infatti autosospeso dalla presidenza della Commissione Urbanistica, lasciando così spazio al vice presidente Claudio Carbonari che ieri sera ha concluso il consiglio comunale criticando quelle che ha definito “pesanti allusioni” nei suoi confronti (leggi l’articolo).
Carelli resterà comunque in commissione, in attesa di conoscere come si concluderà l’indagine giudiziaria sul “muretto di via Cincinelli”. La sua scelta è provvisoria, in attesa di nuovi sviluppi, anche se c’è chi si augura che sia il preludio di un cammino verso le dimissioni definitive (GUARDA IL VIDEO DELL’INTERVENTO).

La decisione di Carelli è giunta qualche ora dopo il Consiglio comunale di ieri pomeriggio quando aveva dichiarato: «Provvederò a farmi da parte  senza indugio quando sarà accertato che io abbia commesso una violazione che ricade tra quelle previsioni e non perchè qualcuno mi giudica scomodo». Impossibile sapere cosa ha spinto il presidente della Commissione Urbanistica a cambiare idea. Certo gli interventi di diversi componenti del Pd, tra i quali il capogruppo Andrea Netti e Bruno Mandrelli in consiglio , avranno avuto il loro peso.
Fatto sta che la riunione del direttivo del Pd era già iniziata quando è arrivata la notizia della nuova posizione del presidente della Commissione Ambiente per la quale il partito si era riunito.

«Il Pd maceratese – scrive oggi il direttivo, rinnovato da poche settimane (leggi l’articolo) in un atto congiunto –  unitariamente e in sintonia con quanto già dichiarato dal segretario cittadino prende atto del gesto di autosospensione del consigliere Carelli dalla Presidenza della Commissione urbanistica come un atto di responsabilità che va nella direzione – da noi auspicata e voluta – della trasparenza come indirizzo inequivocabile da seguire. Ciò a partire dal metodo che distingue tra vicenda giudiziaria – che avrà il suo seguito – e soluzione politica di cui il partito democratico si fa carico sin d’ora».
Il partito apre anche ad azioni volte a fare chiarezza nella gestione dell’urbanistica: «Si tratta di una posizione di chiarezza che in condivisione con l’azione amministrativa vuole rappresentare l’esperienza dello sviluppo edilizio maceratese, nel suo complesso, come frutto di scelte politiche contestualizzate in una fase economica e sociale totalmente diverse dall’attuale. Un cambiamento di fase che richiede uno sforzo di ripensamento della prospettiva futura che sarà oggetto di azioni e attività anche pubbliche organizzate proprio per affrontare le nuove problematiche cittadine».

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L’intervista a Guido Garufi (clicca sull’immagine per guardare il video)

 

In piena bufera urbanistica, a scagliare uno dei fulmini è stato Guido Garufi, anche lui – come noto –  oggetto di una inchiesta giudiziaria. Garufi è stato il primo a chiedere l’avvio, come previsto dallo statuto comunale, di una commissione di indagine sull’urbanistica. In una video-intervista, ribadisce le motivazioni della sua richiesta : «Il Pd dice giustamente a Carelli “Hai commesso un errore tirando su il muro di Berlino, perciò devi dimetterti”. Io però sono un cattolico e dico chi è senza peccato, scagli la prima pietra. Dunque il Pd scaglia la pietra sul muro di Berlino ma poichè il regolamento prevede che ci possa essere una commissione di indagine su alcuni segmenti dell’attività urbanistica chiedo ai componenti del Pd di essere etici e accettare la mia proposta. Indipendentemente dagli ultimi fatti che hanno coinvolto me, Carelli e chissà quanti altri, è da tempo che la Commissione Ambiente è sotto inchiesta di una parte della politica a cui stava sul cavolo la commissione che ostacolava alcune cose. Non si può essere feroci per il muro di Berlino e chiudere gli occhi su altre cose. Occorre una commissione d’indagine, non retorica ma precisa e abbastanza rapida. Respingo poi qualsiasi ipotesi di trasversalismo (era stato il sindaco a parlarne ndr). Cosa stanno dicendo? Stanno difendendo il vuoto attraverso una illogicità, delle contraddizioni evidentissime e una poetica delle tre scimmiette che non vedono, non sentono e non parlano invece una commissione d’indagine deve servire a tutti. Così facciamo un buon lavoro per la città e potrebbero affiorare dei fatti finora non affiorati. Io credo solo a ciò che non vedo e non posso credere che gli uffici non sbaglino».
Garufi difende Luigi Carelli che secondo lui non ha motivo di dimettersi. Eppure lo stesso Garufi ha lasciato la commissione urbanistica in seguito all’apertura di un’indagine sul suo conto. «Guido Garufi si è dimesso dalla commissione urbanistica  – spiega parlando di sé, per un motivo diverso da quello di Carelli, perchè c’era un’indagine ma su Carelli c’è questo peccato originale del muro di Berlino, ora che la magistratura indaghi è giusto ma che il Pd utilizzi questo fatto come capro espiatorio e non voglia aprire l’indagine sul cittadino al di sopra di ogni sospetto, non lo è. Anche Mandrelli si è convertito al cristianesimo ha chiesto la commissione d’indagine. Ma chi ruba una mela è uguale a chi ruba un palazzo? Teoricamente sì, ma io quello della mela lo assolvo».

Le intervista a Francesca D'Alessandro (Macerata nel Cuore) e Andrea Netti (capogruppo Pd)

Le interviste video a Francesca D’Alessandro (Macerata nel Cuore) e Andrea Netti (capogruppo Pd)

 

mandrelli sacchi castiglioni

Le video interviste a Bruno Mandrelli (Pd), Pierfrancesco Castiglioni (Forza Italia) e Riccardo Sacchi (Forza Italia)

 

 



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