di Gianluca Ginella
Moderare i toni ed evitare mortificazioni reciproche. L’Ordine degli avvocati di Macerata si è pronunciato oggi, durante un consiglio ad hoc, sulla contesa sorta nelle scorse settimane tra la procura di Macerata e Camera penale per via del sequestro del memoriale di Guido Garufi. La Camera penale aveva definito quel sequestro una “grave violazione del diritto di difesa”, il procuratore Giovanni Giorgio la settimana scorsa riferito al documento di Camera penale aveva ritenuto fosse “gravemente offensivo della mia onorabilità professionale” aggiungendo che non avrebbe tollerato ulteriori attacchi sulla stampa e che d’ora in avanti querelerà dichiarazioni che ritenga essere lesive. Nel consiglio di questa mattina l’Ordine degli avvocati ha partorito un documento intervenendo nella vicenda. In cui il presidente dell’Ordine, l’avvocato Stefano Ghio, scrive: “Il Consiglio dell’ordine, quale organo istituzionale dell’avvocatura locale, non vuole entrare nel merito dei processi e delle indagini, ma intende esprimere tutta la sua preoccupazione per lo scontro che si sta consumando tra la Camera Penale e il procuratore di Macerata, invita pertanto i soggetti interessati alla moderazione dei toni nell’interesse della legalità e della giustizia, evitando mortificazioni nei riguardi delle reciproche professionalità e soprattutto evitando che tali mortificazioni avvengano attraverso i mezzi di comunicazione”. L’Ordine inoltre invita ad un uso più prudente della stampa “che se da un lato non può diventare un mezzo di comunicazione tra la procura e Camera penale, certo non potrà diventare neppure il luogo dove si svolgono i processi”. Aggiungendo che “La dialettica processuale ha bisogno dell’efficienza e della riservatezza del sistema delle indagini e la giustizia ha bisogno delle migliori professionalità, del buon senso e della celerità nella definizione dei processi, nel rispetto dei diritti fondamentali stabiliti dalla legge”. In ultimo, il “Consiglio auspica che la polemica non abbia a proseguire oltre, in una attitudine conforme al tradizionale clima di riservatezza e rispetto dei ruoli che ha sempre contraddistinto il foro maceratese, pur nella naturale dialettica, anche vivace, del processo penale”.
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Bravo/i Stefano..e Consiglieri! Così si parla!
Assieme all’onorabilità, invocata recentemente a Macerata dalle opposizioni politiche in Comune, la riservatezza ed il rispetto, ai quali fa qui riferimento l’ordine degli avvocati, compongono indubbiamente una triade valoriale molto tradizionale.
Rimpiangiamo il dott.Paciaroni