“Uno scandalo l’urbanistica a Macerata”
Forza Italia chiede risposte a Carancini

Il neonato gruppo in Consiglio chiede chiarezza sui casi Garufi e Carelli e rilancia la commissione d'indagine proposta nell'aprile 2012. Pistarelli: "La Giunta continua a fare come vuole, ha approvato una nuova variante a Collevario". Sacchi: "Governano da 20 anni, si assumano le proprie responsabilità". Formentini: "Il Piano Casa è stata una compravendita di voti"

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Da sinistra: Deborah Pantana, Francesco Luciani, Fabio Pistarelli, Riccardo Sacchi

Da sinistra: Deborah Pantana, Francesco Luciani, Fabio Pistarelli, Riccardo Sacchi

Francesco Luciani e Fabio Pistarelli

Francesco Luciani e Fabio Pistarelli

di Filippo Ciccarelli

Il centrodestra maceratese torna a battere sul tasto dell’urbanistica, e lo fa lanciando un pesantissimo atto di accusa nei confronti del sindaco Carancini e del centrosinistra al governo della città. Il nuovo gruppo consiliare di Forza Italia (leggi l’articolo) chiede infatti conto al primo cittadino di quella che viene definita come una vera e propria emergenza, ma prende le distanze dalle accuse di “complicità” con la gestione dell’edilizia del capoluogo.
«La gestione dell’urbanistica qui è scandalosa – ha detto il capogruppo Fabio Pistarelli – Noi non siamo tutti uguali: a Macerata chi ha gestito l’urbanistica in maniera monolitica e monocolore è sempre stato il centrosinistra. Ad aprile 2012 invocammo una commissione speciale d’indagine, per verificare opachi e discutibili passaggi amministrativi e politici riguardanti l’urbanistica. Non c’erano né trasparenza né chiarezza della gestione nella città del Piano Casa e della Minitematica. Le due Giunte Meschini hanno condotto una legislazione urbanistica straordinaria, mettendo da parte il Consiglio e portando avanti una cementificazione di oltre un milione di metri cubi. L’emergenza però non si è arrestata e anzi – ha concluso Pistarelli -, la Giunta continua a fare come vuole, l’ultimo caso è una nuova variante a Collevario che non è passata in Assise».
Pistarelli è intervenuto poi sulle vicende riguardanti i consiglieri Garufi e Carelli: «Sono vicende che devono fare il loro corso, ma riguardano l’urbanistica e l’intero centrosinistra. Il sindaco vuole dire qualcosa? E’ stato assessore all’urbanistica per due anni. Il superdirigente Spuri, che si è dimesso da tempo, era stato sostituito dal segretario generale che se n’è andato: l’urbanistica a Macerata non ha più nemmeno il dirigente facente funzioni».
Evita commenti sull’operato della magistratura il vicepresidente del Consiglio comunale Deborah Pantana, che però invoca l’alternanza come “medicina” per curare i mali (non solo) dell’urbanistica: «Abbiamo chiesto chiarezza sull’edilizia, sui bilanci dello Sferisterio, da tre anni sugli incarichi negli Enti. Non ci dice niente nessuno. Il Consiglio comunale è stato messo da parte, nonostante le nostre battaglie per difendere le sue prerogative. Riguardo all’urbanistica, questa Amministrazione cerca sempre di scagionare sé stessa. Ma la verità è che qui c’è un sistema: non si tratta di trovare dei capri espiatori. Il centrosinistra ha gestito per tutti questi anni Macerata come se fosse una cosa sua» rileva Pantana, che definisce poi “assordante” il silenzio della maggioranza sulla questione urbanistica.
Forza_Italia_Macerata (4)Ricorda la proposta di istituire una commissione speciale d’indagine sull’urbanistica Riccardo Sacchi, che fu il promotore dell’iniziativa (leggi l’articolo) con una delibera depositata il 3 aprile 2012, poi respinta in Consiglio, con il voto contrario compatto della maggioranza e l’uscita dall’aula dei consiglieri d’opposizione allora presenti in Assise (Ballesi, Conti, D’Alessandro, Menghi, Pizzichini e Tacconi). «Siamo lieti che ci sia un chiarimento dal punto di vista giudiziario: ci eravamo accorti della presenza come di una cappa su Macerata. Ma distinguiamo il piano su cui lavora la magistratura e quello politico: tranne l’anno e mezzo di Anna Menghi, il centrosinistra governa da 20 anni questa città. Carancini è sindaco da 4 anni e per i 10 precedenti è stato capogruppo del Pd e dei Ds, cioè dei pariti più grandi a sostegno della maggioranza. Il suo partito ha proposto e votato Piano Casa e Minitematica: deve prendersi le sue responsabilità. Quella delibera era rivoluzionaria, perché chiedeva ai consiglieri, anche quelli dell’opposizione, di vedere le carte: parliamo di rappresentanti eletti dai cittadini, e non personale degli uffici. Domando a quelli dell’opposizione che non l’hanno votata perché hanno scelto di comportarsi così».
Lunedì sarà discussa una mozione per istituire una nuova commissione d’indagine, però interna: l’intento del centrodestra è quello di tornare al documento presentato nell’aprile 2012 «molto prima delle inchieste giudiziarie di questi giorni» puntualizza Sacchi.
Anche i consiglieri Castiglioni e Luciani sottolineano il muro che si è creato tra Giunta e Consiglio: il primo ricorda come abbia deciso di non votare più atti in materia di urbanistica «perché tanto è la Giunta che decide e non è possibile capire le cose. Quando si usano strumenti straordinari come Piano Casa e Minitematica bisogna essere attentissimi», mentre il secondo si chiede a cosa serva il Consiglio comunale «se poi gli atti non arrivano».
Picchia duro anche il consigliere Formentini: «Il Piano Casa è stata una compravendita di voti. Ci sono tantissime cose su cui si potrebbe discutere. In via Trento, per esempio, c’è stato un incarico dato senza una gara di progettazione: finito il suo assessorato, poi, vediamo l’architetto Compagnucci diventare direttore dei lavori. Penso che qualcuno debba fare un passo indietro».

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Oggi su Cronache Maceratesi anche l’approfondimento dell’avvocato Giuseppe Bommarito (leggi l’articolo).

 

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