Commissione Terza, no a Carbonari
“Serve un nuovo presidente”

URBANISTICA - Pensare Macerata, Sel, Idv, Verdi, Fds chiedono di non lasciare a capo della Commissione un membro dell'opposizione. Bianchini: "Non siamo contro Carelli, ma non può esserci stallo. Va bene anche un consigliere Pd"

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I consiglieri Bianchini e Borgiani

I consiglieri Bianchini e Borgiani

di Filippo Ciccarelli

Uscire dallo stallo che si è creato nella Commissione Terza dopo l’autosospensione del presidente, Luigi Carelli, rifiuto della commissione d’indagine sulle vicende urbanistiche e stop ai Consigli comunali che vengono sospesi senza che venga deliberato alcunché. Sono questi i tre punti principali discussi anche nella riunione di maggioranza, convocata questa mattina dal sindaco Carancini, resi noti nel corso di una conferenza stampa dai consiglieri Massimiliano Bianchini e Antonio Carlini (Pensare Macerata), Pierpaolo Tartabini (Sel), Gabriella Ciarlantini (Verdi), Giuliano Meschini (Idv) e Luciano Borgiani (Federazione della Sinistra).

Non c’è ancora un nome più gettonato degli altri, ma anche il Pd è deciso a non lasciare la presidenza della Commissione, di fatto, nelle mani del consigliere Claudio Carbonari (Fratelli d’Italia) dopo l’autosospensione di Luigi Carelli. La maggioranza auspica che la situazione possa evolvere in tempi brevi, e comunque prima del prossimo Consiglio comunale. «La commissione d’indagine, per come è stata proposta, serve solo a perdere 3 mesi di tempo, al termine dei quali non si decide nulla. E’ una presa in giro nei confronti dei cittadini – ha commentato Massimiliano Bianchini – Piuttosto apriamo un confronto con la città. Andiamo a parlare di urbanistica con i cittadini, nei quartieri: non sovrapponiamo la politica al lavoro degli organi competenti che indagano».

Da sinistra: Gabriella Ciarlantini, Antonio Carlini e Pierpaolo Tartabini

Da sinistra: Gabriella Ciarlantini, Antonio Carlini e Pierpaolo Tartabini

Riguardo alla vicenda personale di Luigi Carelli, presidente della Commissione Ambiente e Territorio che ha deciso di autosospendersi, Bianchini ha avuto parole più che concilianti: «Rispetto qualunque decisione voglia prendere dal punto di vista personale. Nessuno di noi è contro Luigi Carelli o contro il Pd. Faccio una semplice valutazione politica: possiamo avere una Commissione che non si riunisce, oppure viene convocata da un membro dell’opposizione? Senza nulla togliere al vicepresidente Carbonari, non penso sia giusto che un membro di Fratelli d’Italia, che più volte si è espresso in un certo modo verso la maggioranza e l’Amministrazione, decida quando convocarla e che argomenti trattare. Per me va bene anche che il nuovo presidente sia del Pd, ma i lavori devono andare avanti. Non vorremmo che l’autosospensione possa servire a traccheggiare e a rinviare le questioni, come succede con i Consigli comunali, per un altro anno ancora».  Sul caso urbanistica al Comune di Macerata è invece più critico il consigliere Borgiani: «Mi rifaccio alla questione morale di Berlinguer, se c’è anche solo l’ombra di un sospetto su una persona, sarebbe opportuno che questa venga invitata dal partito a fare anche due passi indietro. carlini tartabini bianchiniL’autosospensione non esiste, serve un nuovo presidente, anche non del Pd: ma è scandaloso che a presiederla sia un esponente dell’estrema destra. Riguardo alla commissione d’indagine – conclude Borgiani -, credo che sia giusto che la magistratura faccia la sua strada. Noi dobbiamo rendere conto ed essere trasparenti nei riguardi dei cittadini».
Un secco no alla commissione d’indagine sull’urbanistica arriva anche da Pierpaolo Tartabini: «Parlare degli ultimi 15 anni di scelte non è fare chiarezza: è fare campagna elettorale. La storia d’Italia insegna che le commissioni d’inchiesta sono state costruite per confondere le acque. Non abbiamo nulla da nascondere e per questo parleremo coi cittadini, magari attraverso assemblee nei quartieri o giunte itineranti. In tre anni e mezzo non c’è stato alcun aumento di cubature, tranne quelle previste per case popolari e social housing».
Sulla valutazione politica delle vicende legate all’urbanistica maceratese, il consigliere Giuliano Meschini dice che «la politica dev’essere servizio, adattarsi alle volontà della maggioranza di cui uno fa parte. Serve un’etica maggiore nel rappresentare i cittadini e confrontarsi con loro. Il presidente della Commissione risponde alla maggioranza». Gabriella Ciarlantini chiede invece «un forte segnale di discontinuità in materia di urbanistica, visto il bisogno di risposte della città. Servono posizione chiare, e chiarezza è quella che si vuole fare».

Giuliano Meschini e Gabriella Ciarlantini

Giuliano Meschini e Gabriella Ciarlantini

«Rifiutiamo la commissione d’indagine perché serve solamente all’opposizione per fare strumentalizzazioni: bisognerebbe indagare su atti che sono tutti passati in Consiglio comunale, cioè i consiglieri indagherebbero su loro stessi e non sull’operato dell’Amministrazione – spiega Antonio Carlini – l’opposizione, facendo il suo mestiere, ci massacra da tre anni e mezzo e vuole solo fare campagna elettorale. La verifica politica, però, l’hanno fatta nel 2005 e nel 2010 i cittadini al momento del voto. Forza Italia ha lanciato accuse che fanno rabbrividire, parlando di compravendita di voti (leggi l’articolo)».
Lo stesso Carlini, alla domanda riguardo all’operato della Terza Commissione della quale è componente, ha risposto così: «E’ una Commissione che è stata spesso usata come strumento politico per risolvere equilibri tra maggioranza ed Amministrazione. Spesso ci sono stati anche accordi trasversali tra parte dei componenti del centrosinistra e altri del centrodestra: più volte mi sono trovato in minoranza, insieme ad alcuni colleghi del Pd».



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