di Carlo Cambi
A Natale si è tutti più buoni. Ma dalle parti dell’Amministrazione Comunale di Macerata e del Pd, che ne è l’azionista di maggioranza, devono essere convinti che il sinonimo sia fessi. A spingermi a questa riflessione è un’esternazione dell’ex Sindaco Giorgio Meschini: uno che di ambizioni, nascoste, ne conserva assai visto che sfidò Pier Luigi Bersani alle primarie e che ancor oggi pur dichiarando di non occuparsi di politica, di non avere rinnovato la tessera del Pd, sostiene di sentirsi migliore di Matteo Renzi, non foss’altro perché ha più esperienza. In effetti il primo ingegnere cittadino ha un sostanzioso cursus honorum: ex assessore, ex consigliere regionale, per dieci anni Sindaco. Insomma uno che le cose le ha fatte e certo non poteva non saperle. Meschini oggi sulle pagine cittadine de il Resto del Carlino riemerge dall’eremo e dice la sua sull’urbanistica, materia nella quale ultimamente i politici nostrani non usano toni urbani affidandosi piuttosto ai vigili urbani mandati a fare sequestri. Meschini benedice urbi e ci tratta da orbi. In sostanza l’ex Sindaco conferma quanto affermato qui su Cronache Maceratesi dal suo successore l’attuale sindaco Romano Carancini (leggi l’intervista) e cioè che sull’urbanistica c’è “un accordo trasversale tra destra e sinistra”. E aggiunge: “ Sulla Minitematica fui facile profeta: a nome di tutta la giunta non votai la proposta così come era uscita dalla commissione e dal consiglio, perché non la ritenevo in linea con gli obiettivi che ci eravamo dati. C’erano troppe cose che non mi convincevano. Ma eravamo agli ultimi giorni del mio mandato e ognuno si sentiva libero. Ci sono state delle forzature”. Ma altri passaggi dell’intervista meritano grandissima attenzione. Eccoli. Dice Meschini: “Favori agli amici? Noi c’eravamo dati dei criteri, poi però ci furono altri interessi che andavano nella direzione delle elezioni. Ma questo non riguarda solo la maggioranza, ci fu anche l’opposizione. Ci fu un accordo molto trasversale”. E quanto a un’ eventuale commissione d’inchiesta che la minoranza oggi in Consiglio Comunale pretende afferma: “Possono creare tutte le commissioni che vogliono, io non ho nulla da nascondere. Io non ho preso un centesimo da nessuno e tutte le scelte le ho fatte nell’interesse di Macerata. Non mi piace questa tendenza ad ammiccare, a dire “Chissà cosa c’è dietro”. Questo mi dà molto fastidio, perché ho agito sempre nella massima trasparenza. Sul Piano casa e Valleverde, per esempio, nomi e cognomi si conoscevano già da prima. Peraltro c’erano più persone di destra che di sinistra. Io campo del mio lavoro, non ho ville, vivo nell’appartamento che avevo prima di diventare Sindaco”.
E’ un’intervista emblematica da cui si ricavano queste seguenti cose. Un esponente del Pd dichiara di sentirsi assolto da ogni responsabilità per il fatto che non ha preso mazzette. Cioè siamo al punto che rimanere onesti è diventato un merito. Ma ciò che più lascia basiti è sentir dire da chi ha avuto per dieci anni nelle mani le sorti della città che rispetto ai suoi intendimenti “c’erano altri interessi”. E’ questo un argomento che accomuna Sindaco passato e Sindaco presente e sul quale conviene riflettere. Entrambi sostanzialmente cercano di smarcarsi dalle decisioni assunte dal Consiglio Comunale, su proposta della commissione urbanistica, facendo balenare l’idea che una delle materie più delicate dell’amministrazione cittadina si decidesse in incontri carbonari, tra compagnucci di merende per interessi meschini.
Ma ci sono delle evidenti contraddizioni. La prima riguarda Meschini versus Carancini. L’attuale Sindaco continua a ripetere che la sua azione è stata in totale discontinuità con la precedente giunta. Ma oggi Meschini rivela che lui era contrario sulla minitematica alle decisioni assunte dal Consiglio Comunale. Si dà il caso che in quel Consiglio Comunale il capogruppo del maggiore partito di maggioranza, il Pd, fosse Romano Carancini. Ora delle due l’una: o Meschini ricorda male o Carancini è in disaccordo con se stesso. In entrambi i casi, come direbbero i maceratesi, c’è qualcosa che non porta. Seconda questione: oggi il Sindaco Carancini chiede le dimissioni di Luigi Carelli, memorabile autore di una riedizione del Così fan tutti a proposito di abusi edilizi, dalla commissione urbanistica. Ma stando alle dichiarazioni di Meschini quando Carancini guidava la delegazione Pd in Consiglio, in quel Consiglio dove prevalsero “altri interessi”, l’attuale Sindaco non mosse un dito. E ancora: la chiamata di correo del centrodestra nello sfascio urbanistico da parte di Meschini in maniera velata e di Carancini con tanto di nomi e cognomi (si veda l’intervista del Sindaco su CM) non attenua affatto le responsabilità del Pd, semmai dimostra che la città è eterodiretta e che il Pd si fa dettare la linea appunto dagli “altri interessi”. Su questo il Sindaco attuale ha raggiunto l’apice. A Cronache Maceratesi ha affermato parlando del capogruppo Pdl (ora Forza Italia) Fabio Pistarelli: ”Come mai si accorge dopo quattro anni dell’azione dell’urbanistica e ha bisogno di una commissione d’indagine? Può tranquillamente chiedere ai componenti del Pdl che ne facevano parte come mai hanno costantemente votato con gli altri pur essendo all’opposizione”.
Verrebbe da chiedere a Carancini: come mai oggi Sindaco lei denuncia il potere trasversale sull’urbanistica se da consigliere ha costantemente votato con gli altri? Insomma viene il sospetto – dopo l’intervista di Meschini – che nel Pd si stano prendendo a ciaffi. Pardon: a schiaffi. Ma ora veniamo a qualche ulteriore considerazione che mi limito qui ad accennare riservandomi, se Cronache Maceratesi avrà la bontà di ospitarmi ancora, di approfondirle successivamente. La prima è: come possono dei Sindaci sostenere che sull’urbanistica sono stati ciechi strumenti di occhiuta rapina senza avvertire l’enormità di una simile affermazione che sconfina nel ridicolo? La legge elettorale assegna ai Sindaci un potere di veto assoluto. Se un Sindaco si vede interdetto nella sua azione dalla maggioranza ha uno strumento di pressione formidabile: le dimissioni. A casa lui, tutti a casa. E se ci sono affari nascosti simul stabunt simul cadent! Non risulta che Meschini le abbia mai neppure ipotizzate in dieci anni di governo, né che Carancini le abbia usate come strumento di pressione. Seconda considerazione. Se proprio sull’urbanistica un Sindaco si vede espropriato delle sue prerogative deve immediatamente informare la comunità. Perché delle due l’una: o è un Sindaco impotente e dunque incapace di amministrare, o è un Sindaco connivente. In più Carancini all’inizio del suo mandato tenne per se le deleghe sull’urbanistica evidentemente conscio dell’importanza della posta in gioco. Una domanda è lecita: perché ha rimesso le deleghe? E se lo ha fatto quali garanzie, o invece quali pressioni ha ricevuto? In mancanza di risposta è lecito chiedersi: se non ci fosse stata l’azione del Procuratore Giovani Giorgio che ha doverosamente aperto un’inchiesta sul caso urbanistica tanto Meschini quanto Carancini avrebbero fatto queste loro rivelazioni-denunce?
Un’ultima, ma non per importanza, notazione. Ma se i Sindaci, passato e presente, ammettono di essere stati messi in minoranza sulle scelte urbanistiche quale capacità di governo hanno espresso? Non sarà che Macerata si dibatte in una crisi economica, di identità e di prospettiva proprio perché a Macerata, – città che si candida al record mondiale di supermercati per abitante con il sospetto che dietro certe avventure edilizio-commerciali si nascondano attività di riciclaggio che ben potrebbero identificarsi con gli “altri interessi” paventati da Meschini e Carancini – si è puntato solo sul cemento materiale tanto pericoloso da aver determinato anche la crisi di Bancamarche (e il richiamo non è casuale)? E il Pd come pretende di andare esente da responsabilità politica (di quelle penali si occupa e bene la Procura) rispetto al degrado della città se ha anteposto – per stessa ammissione dei Sindaci – all’interesse generale il particulare di certi “poteri di cemento amato” addirittura inciuciando con l’opposizione? Ecco la commissione d’inchiesta sul caso urbanistica pretesa dalle minoranze in Consiglio Comunale e inspiegabilmente negata dal Pd e dal Sindaco se ha il limite di essere formata dai consiglieri medesimi – quelli tacciati d’inciucismo affaristico da Carancini, ma anche da quelli che invece vogliono vederci davvero chiaro – un merito può averlo: riscrivere per filo e per segno questa (brutta) storia dove per adesso si ascoltano solo messaggi trasversali e pericolosi segnali di fumo. Il fumo che si è levato dall’incendio dell’ufficio urbanistica.
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Sganarello, e Gusmano
Devo dire che leggendo oggi l’intervista di Meschini sono due le considerazioni che ho fatto: la prima è come mai non ha menzionato la lettera che lui scrisse nel 2004 agli aderenti alla minitematica, proprio alla vigilia delle elezioni amministrative del 2005, ( così ci riferiscono le cronache) quella credo fosse firmata solo da lui; la seconda è che Macerata, leggendo proprio le parole di oggi di Meschini, e ferma da quindici anni. Io sono stata eletta per la prima volta nel 2005 ed ancora parliamo delle stesse cose: piscine, palazzetto, mattei pieve, buonaccorsi, problemi del centro storico, ecc. Quindi al di là di cosa si è votato tutto è fermo, poi possiamo parlare e ricamare su tante cose ma il dato è drammatico, il centro sinistra ancora parla di un idea vecchia di città, superata.. e la commissione di inchiesta che chiedemmo due anni fa ( non solo sull’urbanistica ma anche sugli incarichi negli enti partecipati dal 2000 al 2011, sui conti dello Sferisterio) era un po’ per fare il punto della situazione ed attualmente ci appare ancor più necessaria; senza però perdere di vista le vere priorità: uno su tutti il lavoro, un tema che dovremmo affrontare in consiglio.
Speriamo che il 2014 sia un anno migliore per tutti.. Auguri
Spero non volutamente si ignora che quell’inciucismo di cui oggi tanto si parla e’ lo stesso che mando’ a casa l’amministrazione Menghi nel ’99 e che da quel momento la prima lista civica della città di Macerata ha continuato a combattere questo trasversalismo, in urbanistica e non solo!
La fotografia di Carlo Cambi è fedelissima e non posso che fargli i complimenti. L’urbanistica è il tasto dolente di questa città bellissima, massacrata da un ventennio di amministrazioni che hanno perso il confronto con la lobby del mattone, rappresentata ancora oggi da vari consiglieri comunali.
Le parole della Pantana (già in campagna elettorale) si commentano da sole, ma è bene ricordare ai meno informati che lo scempio cittadino è avvenuto sempre con la firma interessata del centro destra
Questa è la riconferma che il partito unico PD+-L esiste e Macerata ne è la conferma tangibile!
Gli ora scandalizzati maceratesi votarono meschini come uno dei sindaci migliori d’Italia con oltre il 60% dei voti.
Il Sindaco non solamente è capo dell’Amm/ne Comunale ma è anche Ufficiale di Governo e quindi è il garante della legalità sia delle scelte amministrative e politiche ma anche della loro corretta applicazione unitamente al Segretario Comunale , ai capi ripartizione e, nel caso specifico, al dirigente dell’Ufficio Tecnico e dell’Ufficio Urbanistica . Le pressioni ci sono sempre state ( da che mondo è mondo ) in ogni Amm/ne Comunale ma esse non debbono mai sfociare e debordare nelle forzature ad un ordine a cui l’Ordinamento tende e deve sempre tendere e la capacità dell’Amm/re sta nel saper convincere che partendo sempre dalla legalità e dal buon senso amministrativo vi è sempre la possibilità di far cose buone per tutti ,imprenditori compresi e cittadini ; bisogna far comprendere che vi è sempre la possibilità di guardare verso prospettive più ampie ed intelligenti , facendo leva su dei veri criteri di opportunità ammnistrativa e di managerialità per creare risorse a vantaggio anche di coloro che scelgono o sono soliti sempre scegliere ,(da che mondo è mendo )per le loro innate cecità, il misero particulare .
Noto che le chiacchiere del ex Sindaco Meschini e vari commentatori stanno a zero perchè di zero si tratta se si parte dalla mia premessa che a me sembra indiscutibile .
Ma quando si critica io sono solito partire o fare sempre riferimento a dati concreti e , partendo da essi credo si debba cercare di capire le storture di gestione e , dalle storture stesse bisogna capire se esse siano la conseguenza dello sforamento che prima o poi si determina quando l’Amministrazione è ( o è connivente o felice compartecipe di essere ) sotto il guogo delle incrostazioni di potere o delle cricche . Il procedimento della critica solitamente non è quello deduttivo ma quello induttivo ; partire dai dati concreti per poi risalire al busillis generato da avvenimenti non meglio spiegabili e da scelte incoerenti .
Il sospetto che delle cricche vi siano sembra fuori dubbio perchè o c’è chi gode dei canali priviligiati o, più semplicemente ,dacchè è storia democratica, si sa che le clientele sono sempre state il sale del potere e del denaro dal momento che sembra si voglia evitare che si metta il naso laddove sarebbe meglio di no.
Si sa o si dice da anni dagli operatori economici e da professionisti che degli studi tecnici in vari Comuni sono stati o sembrano dei privilegiati ed è di tutta evidenza che quando la torta da spartire c’è inevitabilmente non può mancare chi forza per arrivare primo e , per arrivare primo bisogna domandarsii come avremmo fatto noi per strappare quella bandierina . Non vi è dubbio che spesso bisogna essere scaltri e capaci ma poi bisogna domandarsi fino a che punto si può essere scaltri se non con l’appoggio di chi e di quale partito e in cambio di che cosa .
Ecco il busillis che vorrei che Procura della Repubblica ci chiarisse perchè non ci si venga a dire che Macerata ed i Maceratesi abbiano vissuto tanti anni di serenità e di prosperità e che non vi siano state dei personaggi scomodi o non allineati alla ghiottoneria di potere o solamente perbene ma dalle alte potenzialità critiche o intellettive che non siano stati in qualche misura penalizzati sulla base di una sorta di accordo sotterraneo ( politico economico e giudiziario ? … )Le voci corrono ed anche i muri parlano .
E veniamo ai dati concreti ; perchè per aprire e far funzionare ( bene 0 non bene che fosse ) il COSMARI ci sono voluti circa venti anni ; crediamo che l’attuale centro direzionale cosiddetto sia a norma e svolga la funzione che ad esso si sarebbe dovuto o voluto conferire ? Crediamo che la costruzione eretta sulle ceneri dell’ex cinema Cairoli sia regolare ? Crediamo che lo Sferisterio che si mangia una valanga di denaro non si sarebbe mai potuto gestire in maniera più economica e con l’ingresso di privati in uno con un progetto diverso da quello prettamente politico ? MI fermo qui ? Ma dico , anzi a Napoli dicono : ” accà nisciuno è fesso ..” .
Cari amici o compagni e non, domandatevi sempre per quale fortunata sorte vi siete seduti o vi hanno messo seduti sulle vostre tanto ambite poltrone : perchè eravate capaci di incidere in qualche modo su una realtà da trasformare in meglio o perchè il collegio dei probiviri voleva che il principio del ‘panta rei ‘ avesse avuto il contenuto più popolano del ‘ finchè dura fa verdura? Non troviamo la solita scusante della massoneria che vi può solamente guardare da lontano e spesso con commiserazione , ma domandatevi solamente se il partito da cui provenivate era sempre proprio quello che appariva all’esterno; domandatevi delle tante ipocrisie spicciole ad uso e consumo per chi si ubriaca al primo bicchiere ; domadatevi come si poteva far carriera nella vostra Pubblica Amm/ne ; ricordatevi dei criteri dell’appartenenza , delle amicizie , delle connivenze, e delle aderenze e ricordatevi sempre e soprattutto delle clientele che sono state sempre il sale del potere e del denaro e della non democrazia al punto da sentirsi dire sfacciatamente anche : ” Chi non è con noi è contro di noi ” .Evviva l’Italia evviva la libertà .
Fategli due statue una x Meschini ed una x Carancini da posizionare magari in Piazza della Libertà…..come dicitura potete mettere: “paladini del popolo e per il popolo maceratese”.
Altro che statua della massoneria!
” ..incontri carbonari tra compagnucci di merende per interessi meschini…..” e ciaffosi
Quando il mare è calmo tutti mostrano ugual maestria nella conduzione della nave, il vero capitano si riconosce nella tempesta. Sta arrivando una tempesta o siamo al si salvi chi può alla prima folata di vento? Quì adesso sembra che tutti sapevano, ma dove erano prima?
Grazie a Carlo Cambi x la lucidità e la maestria con cui ha ricapitolato gli ultimi 14 anni dell’immobilismo (pardon, immobiliarismo) del centrosinistra maceratese. Per il resto, non posso accettare, per ciò che mi riguarda, il semplicistico giochino tutto maceratese x cui ‘sono tutti uguali’! Quando si criticano i difetti dei governi nazionali del centrodestra non ho mai sentito parlare di ‘connivenza’ del centrosinistra. La colpa viene sempre addebitata (almeno al 95%) a chi governa, e ciò a maggior ragione deve avvenire a macerata ove negli ultimi 20 anni ha governato x 18 anni e mezzo il centrosinistra. Per il resto meschini di mostra ancora per ciò che il suo cognome significa: se c’ero non sentivo e se sentivo non capivo. Mah!? D’altronde è’ lui ad esser stato primo cittadino x 10 lunghi anni, ed al vertice della politica regionale x 20. Se vuole – non dico essere ma almeno – sembrare serio, faccia i nomi di chi, dal centrodestra avrebbe inciuciato insieme al suo PD che – ricordiamolo – governa regione, provincia e comune da lustri e lustri.
Carlo Cambi con la sua prosa tagliente da buon toscano mette in evidenza l’immobilismo colluso dei maceratesi. Solo grazie al procuratore Giorgio un altro non maceratese si stanno muovendo le acque putrefatte dell’affarismo/politico maceratese.
Ora mi rivolgo a tutti i maceratesi: ma da quanto tempo è che si parla dei temi sotto la lente di ingrandimento in questi giorni, e voi dove eravate? perchè avete continuato a votare sempre gli stessi esprimendo un consenso non solo partitico ma anche quantitativo viste le percentuali di adesione al voto?
Ora si sta creando qualcosa molto piccolo al momento di alternativo, vedete voi se è il caso che continuiate a dare il vostro consenso sempre agli stessi attori di una vita politica maceratese marcia e collusa.