di Alessandra Pierini
(foto di Guido Picchio)
“Quando il saggio indica la luna, lo stolto guarda il dito” recita un famosissimo proverbio cinese. E’ quello che è accaduto in Consiglio comunale a Macerata dove l’attenzione di troppi consiglieri si è concentrata su cosa scrive la stampa e sulle presunte illazioni dei giornalisti, perdendo così di vista le questioni fondamentali che caratterizzano l’attuale situazione politica in Comune. Ognuno ha pensato esclusivamente a difendere il proprio operato e la propria onorabilità e a sottolineare errori e mancanze di altri, dimenticando così il quadro d’insieme di totale confusione. E’ evidente che negli ultimi mesi sono saltati tutti gli schemi sulla base dei quali la politica cittadina ha mosso i suoi passi per anni per cui molti si ritrovano, impacciati e indecisi sul da farsi, come se camminassero al buio. Guardando al dito, si è dimenticato che in un consiglio composto da quaranta consiglieri, ben due sono finiti negli ultimi tempi nel mirino della procura e sono indagati dalla stessa e casualmente sono due dei componenti della commissione urbanistica che, dall’inizio del mandato Carancini, è diventata luogo di perenne conflitto.
Ora, se è vero come afferma il consigliere Carbonari (Fratelli d’Italia) che in commissione Ambiente non si decide niente, viene da chiedersi come mai tanta animosità da parte dei commissari nel sostenere le proprie posizioni e come mai, visto il gettone di presenza che ricevono, sono state convocate riunioni a cadenza quasi bisettimanale.
Per quanto riguarda Cronache Maceratesi, se quello che abbiamo scritto negli ultimi anni ha contribuito, come crediamo e come molti ci riconoscono, a portare una ventata di aria nuova per cui ognuno è responsabile di ciò che fa e ne deve rispondere non solo a se stesso ma soprattutto agli oltre 40mila residenti della città di Macerata, non possiamo che essere ben lieti di aver fatto il nostro lavoro. Resta il fatto che ci sembra impossibile che, in assenza di fatti reali, bastino le parole scritte nere su bianco, a creare dei casi giudiziari e politici, come sta avvenendo in questi giorni.
Il primo ad accusare la stampa nel corso dell’assise cittadina di oggi, durante la quale è stata ripresa la discussione della mozione presentata da diversi componenti dell’opposizione per chiedere una commissione di indagine per tutelare l’onorabilità della Commissione urbanistica, è stato Luigi Carelli, presidente della stessa Commissione urbanistica, indagato per quello che è stato definito da Guido Garufi il “muro di Berlino” costruito su un terreno di cui è comodatario. Carelli, che non ha smentito fino ad oggi le sue dichiarazioni, riportate da Cronache Maceratesi una settimana fa, nonostante sia intervenuto tramite il suo legale anche nei giorni scorsi, ha detto in consiglio sulla vicenda che lo vede protagonista:
«Il primo rilievo che voglio fare è che le questioni che mi hanno portato alla ribalta della cronaca sono fatti personali del tutto scollegati dalla mia attività istituzionale e dal mio ruolo di presidente della commissione. Mi sono state imputate affermazioni che non ho assolutamente fatto e sono frutto di libere interpretazioni giornalistiche. E’ stato detto e scritto che ho ricevuto un avviso di garanzia e ad oggi non ho ricevuto un bel niente. E’ stato detto e scritto che mi ritengo un perseguitato politico, non ho mai detto nulla di simile e se proprio devo definirmi perseguitato, lo devo dire nei confronti di una parte della stampa che mi addita come ideatore di scempi e abusi edilizi sulla base di semplici congetture o illazioni. Sulla base di queste congetture e illazioni sia il sindaco sia il segretario del mio partito (che era mio amico e per questo avevo chiesto a lui di sostenere la mia difesa anche se poi per liberarlo dall’incarico ho ritenuto opportuno cambiare avvocato), mi chiedono di farmi da parte per una questione morale. Devo ammettere con sincerità che se il giudizio riguardasse la mia attività come consigliere comunale per mancanza di capacità o lacune del mio operato, potrei accogliere questo invito sempre dopo aver appurato la consistenza di eventuali violazioni, ma non è questo il caso. Come persona e come consigliere comunale ho una onorabilità che devo difendere di fronte a illazioni che hanno come unico obiettivo proprio quello di screditarmi. Non posso accettare e non posso condividere un giudizio basato su una morale ad uso e consumo del sindaco o di qualche collega di partito. Per quanto riguarda il Pd, il mio metro di valutazione risiede proprio nel codice etico del partito in cui non ho trovato un solo riferimento per cui io debba dimettermi. Alla luce di tutto ciò provvederò a farmi da parte senza indugio quando sarà accertato che io abbia commesso una violazione che ricade tra quelle previsioni e non perchè qualcuno mi giudica scomodo». (GUARDA IL VIDEO CON L’INTERVENTO INTEGRALE DEL CONSIGLIERE CARELLI).
Nel corso della seduta di ieri a difendere Carelli era stato Guido Garufi che aveva chiesto una commissione d’inchiesta sulle vicende urbanistiche (leggi l’articolo). «E’ una sfida al Pd» ha ribadito oggi pomeriggio.
Ha colto il suggerimento Bruno Mandrelli (Pd) il quale ha proposto di avviare un’indagine interna su una branca dell’attività istituzionale: «Se questa mozione è un atto di accusa è difficile votarlo, se invece viene rivisto in un’ottica costruttiva possiamo fare qualcosa di buono. I processi si fanno nelle aule di tribunale e non sui giornali. Altro conto è invece l’opportunità politica. Io ho parlato con Luigi e l’ho invitato a fare un passo indietro e a prendere una decisione per il consiglio e per il suo partito».
Le video interviste a Bruno Mandrelli (Pd), Pierfrancesco Castiglioni (Forza Italia) e Riccardo Sacchi (Forza Italia)
Dopo che diversi componenti dell’opposizione, tra cui Riccardo Sacchi, hanno sottolineato come la mozione presentata da Francesca D’Alessandro e firmata da diversi componenti di opposizione fosse “acqua fresca”, lo stesso è stato ribadito dal capogruppo del Pd Andrea Netti: «Questa mozione è quasi un bluff, io sfido voi a dire ai cittadini che questa commissione d’indagine aggiunge un solo potere ai consiglieri e alla commissione. Questo è un ultimo appello a modificare il testo e a giungere ad un atto condiviso, poi il Pd voterà contro. Vi abbiamo teso la mano in nome dei principi di trasparenza e buona amministrazione».
Così anche Luciano Borgiani (Federazione della Sinistra): «Che vogliamo vedere se c’è stata qualche mazzetta? La commissione cosa dovrebbe indagare? E comunque è un lavoro che qualsiasi consigliere può fare quando si appresta a votare un provvedimento». Mentre Antonio Carlini di Pensare Macerata ha definito la commissione Ambiente come uno strumento politico («Mi sento offeso non dalle indagini in corso ma quando la commissione viene usata come strumento politico. Io sono convinto che la commissione sia più un teatro politico che un ruolo dove si analizzano delibere nel merito. Parlo di delibere che ottengono voto di tipo trasversale quando c’è tensione con l’amministrazione, le delibere che vanno lisce invece ristabiliscono la normalità. Non mi si venga a dire che in commissione si lavora per il bene della città e questo è un peccato»), Giorgio Ballesi dell’omonimo comitato ha evidenziato come l’accusa del sindaco che ha parlato di contropotere sia gravissima («Su questa mozione l’unica cosa che la maggioranza è riuscita a fare è stata quella di rimpallarsi responsabilità. Esiste o no esigenza di trasparenza della commissione? Ogni volta quello che scrivono i giornali non è quello che avete detto, se è così querelateli. Qui si fanno interviste ma nessuno riferisce al consiglio cosa sta succedendo. Se i segnali sorgono sulla stampa e inducono a fare interviste è segnale di qualcosa che c’è. Parte offesa è il consiglio e dovete farci sapere come stanno le cose, perchè costringete i consiglieri a chiedere una commissione d’indagine»).
Il sindaco Romano Carancini è intervenuto sottolineando che non c’è niente su cui indagare: «Nel 2010 il centro destra è già stato sconfitto su una politica basata sulla cementificazione della città. Su cosa dobbiamo indagare, se dobbiamo indagare sulla verità c’è la procura, se dobbiamo indagare sulla legalità c’è il tribunale amministrativo. Ieri ho fatto notifica al ministero per il nuovo segretario comunale, così come nei prossimi giorni avremo il nuovo dirigente tecnico uscito da una procedura di legalità. La manifestazione della mia opinione su dimissioni di Carelli non è riferibile all’accertamento di un’ipotesi di reato. Quello che a me è sembrato non più compatibile sono le dichiarazioni fatte successivamente» .
In attesa della commissione d’indagine, il consigliere di Fratelli d’Italia Claudio Carbonari si è portato avanti e ha già anticipato i chiarimenti sulla sua posizione: «Il sindaco e alcuni consiglieri fanno pesanti allusioni nei miei confronti dicendo che io avrei direttamente o indirettamente interessi in questioni urbanistiche. Sono sempre stato e sono tuttora sereno perchè la mia situazione riguarderebbe un terreno di proprietà di mio padre e mia madre compreso nella minitematica. Io sono entrato in consiglio dopo la morte di Fattori e mi sono trovato a sostituirlo anche in commissione urbanistica. Qualche mese dopo si è votata la Minitematica. Per questo sono stato attaccato da alcuni giornali, Cronache Maceratesi in testa, quando ha riportato un articolo con accuse nei miei confronti di Maceratiamo di cui fa parte proprio il professionista che consigliò a mio padre di accedere alla Minitematica. Per finire un avvocato che all’inizio della sua carriera fa un giuramento in questo senso, non può fare il giornalista (ha detto riferendosi a Giuseppe Bommarito e alle sue inchieste, ndr) e il sindaco che pure è un avvocato non può criticare i colleghi con certe affermazioni».
A salvare il centro sinistra è stato Giuliano Meschini (Idv) il quale ha chiesto di sospendere la discussione e rimandarla gennaio per permettere di trovare un accordo su un atto condiviso. La sospensione però non è piaciuta all’opposzione e in particolare a Fabio Pistarelli e Pierfrancesco Castiglioni i quali, protestando animosamente, hanno dato filo da torcere al presidente Romano Mari, chiamato a riportare l’ordine in aula.
La posizione di Carelli è oggetto di una riunione del direttivo comunale del Pd convocato dal segretario Paolo Micozzi proprio per discutere la vicenda.
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Un consiglio comunale vergognoso in cui ognuno tenta disperatamente di difendere se stesso forse perché ha capito che la bomba gli sta per cadere sopra.
Una seduta che finisce a insulti e con l’intervento pietoso del Consigliere Carbonari che tenta di difendersi dagli Affini al Sindaco,così mi ha definito, e inizia a giocare allo scarica barile mettendo in mezzo uno di Maceratiamo che lavora all’ufficio tecnico del Comune. Si salverà Carbonari ?Stiamo a vedere!
Intanto le dico caro avvocato che è un piacere immenso potermi godere il vostro lento sprofondare e assistere alla vostra disperata arrampicata sugli specchi.
Spero che la magistratura approfondisca ancora.
Intanto sarebbe ora di far valere l’articolo 143 del TUEL.
Per quanto riguarda il Sindaco è ora che parli e dica tutto ciò che sa, prima di dimettersi!
Buonanotte a Carbonari e a tutti i suoi compagni di destra e di sinistra, dormite tranquilli e non pensate agli esposti!
Come era intitolato quel vecchio TV movie del 1988 sulla RAI dove, tra gli interpreti, c’era anche Virna Lisi?
E non se ne vogliono andare…..
“La politica è nobile, è una delle forme più alte di carità, come diceva Paolo VI. La sporchiamo quando la usiamo per gli affari“
Credo che una difesa su accuse “infamanti” venga fatta con il cuore e non leggendo uno striminsito “compitino” scritto dal proprio avvocato. Addirittura qualcuno riesce anche a dormire. vedi foto.
Servizio aggiornato con le interviste a Bruno Mandrelli (Consigliere comunale Pd), Riccardo Sacchi e Pierfrancesco Castiglioni (Consiglieri comunali Forza Italia).
Non ero a conoscenza,colpevolmente, che il PD maceratese fosse composto da simili “signori”. Forse è venuto il momento di cambiare qualcosa da parte mia.
Nel gran caos del tutti contro tutti, nel pieno della guerra delle commissioni (conoscitive o di indagine? contro la Comm.ne Urbanistica o contro l’operato della Giunta? relativa solo ad alcune vicende o riguardante l’intera politica urbanistica seguita dalla maggioranza di centrosinistra?), nel fuoco delle accuse incrociate, nel bel mezzo dei conciliaboli per trovare una soluzione concordata, all’improvviso un ditino di un consigliere (Tu quoque, Iuliane) si è alzato e ha chiesto la sospensione della discussione ed il rinvio a gennaio.
Alla fine, quindi, si è deciso di non decidere, anche se nel frattempo si sono moltiplicati gli inviti al consigliere Carelli a dimettersi dalla Presidenza della Commissione Urbanistica. Ma lui tiene duro, perché deve difendere la sua onorabilità (pesantemente compromessa, a mio avviso, proprio dalle sue stesse dichiarazioni rese a caldo) e perché avrebbe dalla sua parte il codice “etico” del PD, che in un caso del genere non imporrebbe le dimissioni dall’incarico.
In verità, chi ha chiesto le dimissioni di Carelli ha fatto leva sull’opportunità delle stesse, e non certo su un obbligo cogente. Comunque vedremo nei prossimi giorni quali saranno le prese di posizione del PD maceratese e della nuova Segretaria Prov.le, la renziana Teresa Lambertucci.
Nel frattempo, io una soluzione ce l’avrei per uscire dall’impasse, e mi permetto di sottoporla all’ottimo Romano Mari, Presidente del Consiglio Comunale: perché non istituire una bella commissione di indagine su quei giornali che da tempo, senza che mai sia pervenuta una smentita sulle circostanze di fatto narrate, stanno denunziando la malaurbanistica maceratese?
@ Bommarito
Lei si chiede il perchè di questo sepolcrale silenzio?
Ma è costruito ad arte, voluto, disperatamente cercato, strumentalmente provocato.
Una puntualizzazione, un distinguo solitario, una aggiunta di spiegazioni (magari imbarazzanti) potrebbero incrinare il “Muro del Sonno Eterno”…
Quindi nessuna calvalcata ardita, nessuno scatto in avanti: tutti allineati e coperti, tutti al piccolo passo…
E tutti silenti, che nessuno spari per primo le notizie: il fuoco deve essere concordato….
Non un colpo isolato, ma una scarica di fucileria in linea dove, tra il fumo della cordite, l’odore della polvere da sparo, il frastuono delle pallottole tutto diventa indistinto, vago, confusionario, generico…
E un esempio esemplare esemplificato è il Consiglio di ieri: lo scontro si accende improvvisamente e tutti giù a chiedere la parola, a sparare ragionamenti, a fare fuoco con carambole lessicali…
Tra puntualizzazioni, rettifiche, distinguo, scene madri (mancava solo la carrozzina che ruzzolava giù dalle scale) puntualizzazioni, spiegazioni, precisazioni, toni accesi, drammi esempari, il tutto è diventato un indistinto minestrone dove l’ascoltatore ha capito poco, si è fatto un’idea confusa, non è riuscito a seguire tutti i passaggi…
E in questo immneso caravanserrai tutto si perde, tutto si annacqua, tutto diventa fumoso, polveroso, volutamente indistinto, difficile da decifrare, capire, valutare:
Chi sono i buoni (se ci sono) e chi i cattivi?
Chi ha sbagliato, se ha sbagliato?
Chi è stato preso con il sorcio in bocca?
Ma ci sono, se ci sono, interessi privati in pubbliche virtu?
E quindi poi si sentono i lamenti dei feriti, le grida d’invocazione dei mutilati e, dopo questo bagno di sangue generalizzato, improvvisamnte scende il silenzio, il fragore della battglia si disperde, non romba più il cannone…
… Poi il regista urla “stop” e i morti tornano a vivere, i feriti si rialzano, i dispersi vengono ritrovati: la scena è venuta benissimo, sotto con il prossimo ciak.
Ed il Muro del Sonno Eterno resta sempre li, al suo posto…
Più vediamo queste scene più la gente vuole persone nuove, basta questi candidati!!! Basta il 5 stelle comandato da loro!!!
VIVA LE LISTE CIVICHE!!!
Servizio aggiornato con le interviste a Bruno Mandrelli (Consigliere comunale Pd), Riccardo Sacchi e Pierfrancesco Castiglioni (Consiglieri comunali Forza Italia).
CHE CULO!!!!
Bello l’intervento di Noemi Torresi che ha detto tutto come sta, xo ha omesso che è iscritta al movimento 5 stelle che non ha fatto nulla a Macerata ed è parente del sindaco Carancini… il più pulito c’ha la rogna a Macerata!!! AMEN
Il Consiglio Comunale di Macerata, dopo due gocce d’acqua, sembra l’Arca di Noè che si prepara ad affrontare il Diluvio Universale.
Garelli dice “qualcuno mi giudica scomodo”.Io invece direi “comodo”.
Ho assistito come cittadina al dibattito sull’urbanistica e, riguardando i video che avete caricato, si capisce che sono stati stati evidentemente tagliati in alcuni punti. Per quale motivo? se affermate giustamente che ognuno risponde del proprio operato a più di 40mila residenti maceratesi, a che pro censurare gli interventi di alcuni consiglieri? eppoi quali sarebbero i criteri che giustificano una simile scelta? sono domande che pongo ovviamente non per spirito di polemica ma perchè la volontà di tagliare certi interventi, alcuni peraltro interessanti e non semplici da sintetizzare, non mi sembra coerente con la prima parte dell’articolo scritto sopra da A. Pierini.