I consiglieri difendono
la loro “onorabilità”
Carelli: “Qualcuno mi giudica scomodo”

MACERATA TRA POLITICA E INCHIESTE - Slitta a gennaio la votazione per la Commissione d'indagine sull'urbanistica. Opposizione su tutte le furie per il rinvio. Il presidente della Commissione Ambiente: "Rispetto il codice etico del Pd e non mi dimetto solo perchè lo vuole il sindaco e qualcun altro del mio partito. Una parte della stampa tenta di screditarmi additandomi come ideatore di scempi e abusi edilizi". Il vicepresidente Carbonari: "Sul mio conto pesanti allusioni anche da parte del primo cittadino e di altri colleghi avvocati"

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carelli per evidenza

L’intervento del consigliere Luigi Carelli (clicca sull’immagine per guardare il video)

 

di Alessandra Pierini

(foto di Guido Picchio)

“Quando il saggio indica la luna, lo stolto guarda il dito” recita un famosissimo proverbio cinese. E’ quello che è accaduto in Consiglio comunale a Macerata dove l’attenzione di troppi consiglieri si è concentrata su cosa scrive la stampa e sulle presunte illazioni dei giornalisti, perdendo così di vista le questioni fondamentali che caratterizzano l’attuale situazione politica in Comune. Ognuno ha pensato esclusivamente a difendere il proprio operato e la propria onorabilità e a sottolineare errori e mancanze di altri, dimenticando così il quadro d’insieme di totale confusione. E’ evidente che negli ultimi mesi sono saltati tutti gli schemi sulla base dei quali la politica cittadina ha mosso i suoi passi per anni per cui molti si ritrovano, impacciati e indecisi sul da farsi, come se camminassero al buio. Guardando al dito, si è dimenticato che in un consiglio composto da quaranta consiglieri, ben due sono finiti negli ultimi tempi nel mirino della procura e sono indagati dalla stessa e casualmente sono due dei componenti della commissione urbanistica che, dall’inizio del mandato Carancini, è diventata luogo di perenne conflitto.

Guido Garufi (Centro Democratico)

Guido Garufi (Centro Democratico)

Ora, se è vero come afferma il consigliere Carbonari (Fratelli d’Italia) che in commissione Ambiente non si decide niente, viene da chiedersi come mai tanta animosità da parte dei commissari nel sostenere le proprie posizioni  e come mai, visto il gettone di presenza che ricevono,  sono state convocate riunioni a cadenza quasi bisettimanale.
Per quanto riguarda Cronache Maceratesi, se quello che abbiamo scritto negli ultimi anni ha contribuito, come crediamo e come molti ci riconoscono, a portare una ventata di aria nuova per cui ognuno è responsabile di ciò che fa e ne deve rispondere non solo  a se stesso ma soprattutto agli oltre 40mila residenti della città di Macerata, non possiamo che essere ben lieti di aver fatto il nostro lavoro. Resta il fatto che ci sembra impossibile che, in assenza di fatti reali, bastino le parole scritte nere su bianco, a creare dei casi giudiziari e politici, come sta avvenendo in questi giorni.

 

Le intervista a Francesca D'Alessandro (Macerata nel Cuore) e Andrea Netti (capogruppo Pd)

Le interviste video a Francesca D’Alessandro (Macerata nel Cuore) e Andrea Netti (capogruppo Pd)

Il primo ad accusare la stampa nel corso dell’assise cittadina di oggi, durante la quale è stata ripresa la discussione della mozione presentata da diversi componenti dell’opposizione per chiedere una commissione di indagine per tutelare l’onorabilità della Commissione urbanistica, è stato Luigi Carelli, presidente della stessa Commissione urbanistica, indagato per quello che è stato definito da Guido Garufi il “muro di Berlino” costruito su un terreno di cui è comodatario. Carelli, che non ha smentito fino ad oggi le sue dichiarazioni, riportate da Cronache Maceratesi una settimana fa, nonostante sia intervenuto tramite il suo legale anche nei giorni scorsi,  ha detto in consiglio sulla vicenda che lo vede protagonista:

Luigi Carelli e Ulderico Orazi

Luigi Carelli e Ulderico Orazi

«Il primo rilievo che voglio fare è che le questioni che mi hanno portato alla ribalta della cronaca sono fatti personali del tutto scollegati dalla mia attività istituzionale e dal mio ruolo di presidente della commissione. Mi sono state imputate affermazioni che non ho assolutamente fatto e sono frutto di libere interpretazioni giornalistiche. E’ stato detto e scritto che ho ricevuto un avviso di garanzia e ad oggi non ho ricevuto un bel niente. E’ stato detto e scritto che mi ritengo un perseguitato politico, non ho mai detto nulla di simile e se proprio devo definirmi perseguitato, lo devo dire nei confronti di una parte della stampa che mi addita come ideatore di scempi e abusi edilizi sulla base di semplici congetture o illazioni. Sulla base di queste congetture e illazioni sia il sindaco sia il segretario del mio partito (che era mio amico e per questo avevo chiesto a lui di sostenere la mia difesa anche se poi per liberarlo dall’incarico ho ritenuto opportuno cambiare avvocato), mi chiedono di farmi da parte per una questione morale. Devo ammettere con sincerità che se il giudizio riguardasse la mia attività come consigliere comunale per mancanza di capacità o lacune del mio operato, potrei accogliere questo invito sempre dopo aver appurato la consistenza di eventuali violazioni, ma non è questo il caso. Come persona e come consigliere comunale ho una onorabilità che devo difendere di fronte a illazioni che hanno come unico obiettivo proprio quello di screditarmi. Non posso accettare e non posso condividere un giudizio basato su una morale ad uso e consumo del sindaco o di qualche collega di partito. Per quanto riguarda il Pd, il mio metro di valutazione risiede proprio nel codice etico del partito in cui non ho trovato un solo riferimento per cui io debba dimettermi. Alla luce di tutto ciò provvederò a farmi da parte  senza indugio quando sarà accertato che io abbia commesso una violazione che ricade tra quelle previsioni e non perchè qualcuno mi giudica scomodo». (GUARDA IL VIDEO CON L’INTERVENTO INTEGRALE DEL CONSIGLIERE CARELLI).
Nel corso della seduta di ieri a difendere Carelli  era stato Guido Garufi che aveva chiesto una commissione d’inchiesta sulle vicende urbanistiche (leggi l’articolo). «E’ una sfida al Pd» ha ribadito oggi pomeriggio.
Ha colto il suggerimento Bruno Mandrelli (Pd) il quale ha proposto di avviare un’indagine interna su una branca dell’attività istituzionale: «Se questa mozione è un atto di accusa è difficile votarlo, se invece viene rivisto in un’ottica costruttiva possiamo fare qualcosa di buono. I processi si fanno nelle aule di tribunale e non sui giornali. Altro conto è invece l’opportunità politica. Io ho parlato con Luigi e l’ho invitato a fare un passo indietro e a  prendere una decisione per il consiglio e per il suo partito».

mandrelli sacchi castiglioni

Le video interviste a Bruno Mandrelli (Pd), Pierfrancesco Castiglioni (Forza Italia) e Riccardo Sacchi (Forza Italia)

Riccardo Sacchi (Forza Italia)

Riccardo Sacchi (Forza Italia)

Dopo che diversi componenti dell’opposizione, tra cui Riccardo Sacchi, hanno sottolineato come la mozione presentata da Francesca D’Alessandro e firmata da diversi componenti di opposizione fosse “acqua fresca”, lo stesso è stato ribadito dal capogruppo del Pd Andrea Netti: «Questa mozione è quasi un bluff, io sfido voi a dire ai cittadini che questa commissione d’indagine aggiunge un solo potere ai consiglieri e alla commissione. Questo è un ultimo appello a modificare il testo e a giungere ad un atto condiviso,  poi il Pd voterà contro. Vi abbiamo teso la mano in nome dei principi di trasparenza e buona amministrazione».

Così anche Luciano Borgiani (Federazione della Sinistra): «Che vogliamo vedere se c’è stata qualche mazzetta? La commissione cosa dovrebbe indagare? E comunque è un lavoro che qualsiasi consigliere può fare quando si appresta a votare un provvedimento». Mentre Antonio Carlini di Pensare Macerata ha definito  la commissione Ambiente come uno strumento politico («Mi sento offeso non dalle indagini in corso ma quando la commissione viene usata come strumento politico. Io sono convinto che la commissione sia più un teatro politico che un ruolo dove si analizzano delibere nel merito. Parlo di delibere che ottengono voto di tipo trasversale quando c’è tensione con l’amministrazione, le delibere che vanno lisce invece ristabiliscono la normalità. Non mi si venga a dire che in commissione si lavora per il bene della città e questo è un peccato»), Giorgio Ballesi dell’omonimo comitato ha evidenziato come l’accusa del sindaco che ha parlato di contropotere sia gravissima («Su questa mozione l’unica cosa che la maggioranza è riuscita a fare è stata quella di rimpallarsi responsabilità. Esiste o no esigenza di trasparenza della commissione?  Ogni volta quello che scrivono i giornali non è quello che avete detto, se è così querelateli. Qui si fanno interviste ma nessuno riferisce al consiglio cosa sta succedendo. Se i segnali sorgono sulla stampa e inducono a fare interviste è segnale di qualcosa che c’è. Parte offesa è il consiglio e dovete farci sapere come stanno le cose, perchè costringete i consiglieri a chiedere una commissione d’indagine»).
Il sindaco Romano Carancini è intervenuto sottolineando che non c’è niente su cui indagare: «Nel 2010 il centro destra è già stato sconfitto su una politica basata sulla cementificazione della città. Su cosa dobbiamo indagare, se dobbiamo indagare sulla verità c’è la procura, se dobbiamo indagare sulla legalità c’è il tribunale amministrativo. Ieri ho fatto notifica al ministero per il nuovo segretario comunale, così come nei prossimi giorni avremo il nuovo dirigente tecnico uscito da una procedura di legalità. La manifestazione della mia opinione su dimissioni di Carelli non è riferibile all’accertamento di un’ipotesi di reato. Quello che a me è sembrato non più compatibile sono le dichiarazioni fatte successivamente» .

Bruno Mandrelli (Pd)

Bruno Mandrelli (Pd)

In attesa della commissione d’indagine, il consigliere di Fratelli d’Italia Claudio Carbonari si è portato avanti e ha già anticipato i chiarimenti sulla sua posizione: «Il sindaco e alcuni consiglieri fanno pesanti allusioni nei miei confronti dicendo che io avrei direttamente o indirettamente interessi in questioni urbanistiche. Sono sempre stato e sono tuttora sereno perchè la mia situazione riguarderebbe un terreno di proprietà di mio padre e mia madre compreso nella minitematica. Io sono entrato in consiglio dopo la morte di Fattori e mi sono trovato a sostituirlo anche in commissione urbanistica. Qualche mese dopo si è votata la Minitematica. Per questo sono stato attaccato da alcuni giornali, Cronache Maceratesi in testa, quando ha riportato un articolo con accuse nei miei confronti di Maceratiamo di cui fa parte proprio il professionista che consigliò a mio padre di accedere alla Minitematica. Per finire un avvocato che all’inizio della sua carriera fa un giuramento in questo senso, non può fare il giornalista (ha detto riferendosi a Giuseppe Bommarito e alle sue inchieste, ndr) e il sindaco che pure è un avvocato non può criticare i colleghi con certe affermazioni».

Francesca D'Alessandro e Andrea Netti

Francesca D’Alessandro e Andrea Netti

A salvare il centro sinistra è stato Giuliano Meschini (Idv) il quale ha chiesto di sospendere la discussione e rimandarla gennaio per permettere di trovare un accordo su un atto condiviso. La sospensione però non è piaciuta all’opposzione e in particolare a Fabio Pistarelli e Pierfrancesco Castiglioni i quali, protestando animosamente, hanno dato filo da torcere al presidente Romano Mari, chiamato a riportare l’ordine in aula.

La posizione di Carelli è oggetto di una riunione del direttivo comunale del Pd convocato dal segretario Paolo Micozzi proprio per discutere la vicenda.

 

 

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Ivano Tacconi

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Massimo Pizzichini

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Luciano Pantanetti

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Deborah Pantana

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Romano Mari

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Luigi Carelli

Luigi Carelli



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