Nuovo ospedale, Carancini attacca:
«Non ci sono fondi, area e progetto
Il dietrofront beffa di Castelli»

MACERATA - Conferenza dei vertici del Pd, chiesta la convocazione di un Consiglio comunale aperto sulla sanità. Il consigliere regionale contro il commissario alla ricostruzione: «Da assessore aveva sollecitato Legnini per sbloccare 110 milioni, cosa che non sta facendo da quando ha preso il suo posto». Ricotta: «Il sindaco si è fatto scippare anche i 6 milioni che c'erano per l'ex Cras»

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Ninfa Contigiani, Irene Manzi, Romano Carancini, Narciso Ricotta e Angelo Sciapichetti durante la conferenza di oggi

di Luca Patrassi (foto di Fabio Falcioni)

Nuovo ospedale, il Pd attacca e parla di “farsa”. Poi il consigliere regionale Democrat Romano Carancini mette nel mirino gli oltre tre anni di annunci (per ora tutti a vuoto) degli amministratori regionali e firma  un attacco frontale all’indirizzo di Guido Castelli, nella sua veste iniziale di assessore regionale alla ricostruzione ed ora di commissario di Governo sempre alla ricostruzione post-sisma. Carancini cita un documento del 2022 con il quale l’allora assessore regionale Castelli mette il sigillo a una perizia di “rivalutazione” dei costi reputati necessari per la sistemazione delle strutture dell’ex Cras di Santa Croce e dell’ospedale: si passa da sei milioni a 75 milioni da destinare però al nuovo ospedale. Poi vengono aggiunti altri 35 milioni per la rivalutazione dei prezzi e per la crisi legata alla guerra.

Carancini_PD_FF-3-325x217«Casualmente – ironizza Carancini – si tratta della stessa cifra che manca all’appello dei fondi necessari per il nuovo ospedale. L’allora assessore Castelli chiese all’allora commissario Giovanni Legnini una ordinanza per rendere disponibile quella somma, 20 milioni per l’ex Cras e 90 per il nuovo ospedale. Operazione azzardata (“ardita” suggerisce Narciso Ricotta) che il commissario Legnini non firma, anzi non risponde nemmeno. Da un oltre un anno l’ex assessore regionale è il commissario alla Ricostruzione ma quella operazione che lui stesso sollecitava da assessore non si è vista. Non c’è nulla come ho scoperto da un accesso agli atti in Regione, diversamente da quanto dichiarato dall’assessore Baldelli che assicurava la disponibilità di tutti i fondi necessari alla costruzione dell’ospedale».

Il Pd è schierato al completo, in una sala del bar ristorante Di Gusto: ci sono appunto il già citato consigliere regionale Romano Carancini, la deputata Irene Manzi, il segretario provinciale Angelo Sciapichetti, il capogruppo comunale Narciso Ricotta, la segretaria del circolo maceratese Ninfa Contigiani. Tema in discussione oggi appunto il nuovo ospedale.

Carancini_Manzi_PD_FF-6-325x217Apre le operazioni Romano Carancini che ricorda come per un’opera pubblica occorrano tre elementi fondamentali: la disponibilità dell’area, il progetto, i finanziamenti. «La disponibilità dell’area non c’è: per fare l’esproprio bisogna avere il progetto e non c’è nemmeno questo. Ieri sera, dopo aver saputo della nostra conferenza stampa di oggi, il sindaco Parcaroli si è affrettato a fare un comunicato per dire che l’Anac aveva approvato la gara ma la sostanza non cambia: il bando non si è ancora visto. Dal 2020 la Regione non è stata capace di avviare nemmeno la fase progettuale. Quanto ai finanziamenti anche questi non ci sono, non nella misura necessaria a completare l’opera».

Carancini ricorda poi tutti gli annunci fatti dall’assessore regionale Filippo Saltamartini dal 2020 ad oggi. «La Regione mette in campo una operazione opaca, ai limiti della legalità trasformando 6 milioni in 110, nemmeno il Gatto e la Volpe di Pinocchio ne sarebbero capaci. Quando c’era il centrosinistra nel 2020 al Governo si era arrivati alla scelta dell’operatore per realizzare l’ospedale, poi il centrodestra ha cancellato tutto ed ecco i risultati. Nulla».

Irene-Manzi_PD_FF-7-325x217La posizione della deputata Irene Manzi: «Il Covid ci ha insegnato l’importanza di avere strutture sanitarie adeguate, siamo impegnati in una operazione verità sulle risorse e sulla posa della prima pietra per dare una garanzia sulla realizzazione dell’opera. Il sindaco ha anche minacciato di incatenarsi se la prima pietra non ci sarebbe stata entro il 2025, ora invece siamo agli albori di una opera pubblica. Situazione grave, non solo per i maceratesi. Questa maggioranza ci ha abituato agli annunci e alla manipolazione della realtà».

Il segretario provinciale dei Dem Angelo Sciapichetti osserva: «Accantonato il nostro percorso per la realizzazione del nuovo ospedale, la giunta regionale ci ha messo di fronte a un grande bluff, un percorso ipotetico, vago, siamo di fronte al nulla sul fronte delle risorse. Ci sono solo i 55 milioni che ci aveva già dato il Ministero nel 2020. Ad oggi dal centrodestra regionale solo bugie conclamate ed operazioni opache».

Ricotta_Sciapichetti_PD_FF-8-325x217Il capogruppo comunale del Pd Narciso Ricotta annuncia l’intenzione di chiedere la convocazione di un Consigio comunale aperto sul tema della sanità ed aggiunge: «A dispetto di tutti gli annunci fatti, non siamo ancora arrivati a un progetto dopo tre anni. Il sindaco si è fatto scippare l’ospedale di Macerata, la prima pietra non è stata messa nemmeno per dividere i confini. Non solo non c’è ancora un progetto per l’ospedale, il sindaco si è fatto scippare anche i sei milioni per ristrutturare l’ex Cras a Santa Croce, beffa nella beffa. Il buon Castelli i 6 milioni li ha dirottati per l’ospedale di Tolentino». La segretaria del circolo Dem Ninfa Contigiani: «Contano le delibere, quelli sono gli atti che contano, sono i fatti della pubblica amministrazione, il resto è fumo. Oltre a chiedere un Consiglio comunale aperto, il Pd da tempo cerca di tenere aggiornati i simpatizzanti sulla vicenda ospedale. Pensiamo di mettere insieme una pubblicazione che sia la cronostoria di questa fuffa che il centrodestra sta proponendo sull’ospedale».

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