Narciso Ricotta in Consiglio comunale
di Luca Patrassi
Farmacie comunali di nuovo sotto la lente di ingrandimento per i (mancati) riflessi economici sulle casse pubbliche. Ieri in Consiglio comunale l’assessore comunale Oriana Piccioni ha presentato i dati del bilancio ed ha anche risposto a una sollecitazione del capogruppo Democrat Narciso Ricotta che aveva chiesto lumi, non lumini, sui conti delle partecipate con particolare riferimento alle tre farmacie di proprietà comunale nel capoluogo che sono quelle storiche di corso Cavour, della Pace e di Piediripa. Ricotta da tempo interviene sulle attività della società municipalizzata, l’Apm, che gestisce le farmacie in questione, ultima fonte di polemica era stata la questione dei tamponi.
Ieri l’assessore Piccioni si è limitata a dare all’esponente Democrat i fatturati 2020 e 2021 delle tre farmacie: nel 2020 il fatturato era stato di 4milioni e 843mila euro e nel 2021 è sceso a 4 milioni e 746mila euro. Stupore del consigliere del Partito Democratico che, in un anno, il 2021, caratterizzato purtroppo dal Covid e dalle farmacie private che hanno registrato incrementi di incassi, si aspettava probabilmente che i numeri delle farmacie pubbliche fossero diversi. Il sindaco Sandro Parcaroli, anche questa volta, si è impegnato a verificare e ad occuparsi personalmente della questione. E’ anche vero che il tema delle farmacie comunali, quasi come la stagione lirica allo Sferisterio, è da decenni oggetto di confronto e di polemica. Decenni orsono, mentre i privati compravano e vendevano le farmacie a peso d’oro registrando utili importanti, anche allora le farmacie comunali chiudevano i bilanci in perdita. Come dire che nel pubblico c’è una sana tradizione nel non far rendere adeguatamente anche le risorse che generano ricchezza. Oggi Ricotta ripropone la questione chiedendo come sia possibile che in un anno boom per il settore farmaceutico, il ramo di attività di Apm veda calare il fatturato.
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