Castelsantangelo, la ricostruzione s’è persa:
presentato solo il 7% dei progetti

SISMA - Assemblea con il commissario Giovanni Legnini: «Non ci sono impedimenti, invito a presentarli». Il sindaco Falcucci: «Situazione inaccettabile. Lancio un appello ai tecnici, fate miracoli altrimenti la seconda generazione perde il contatto con il territorio. Ogni giorno che passa rischiamo di non ricostruire più». A fine agosto al via le demolizioni

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Da sinistra: Mario Guardascione, Mauro Falcucci, Giovanni Legnini, Gianluca Loffredo, Marco Trovarelli

di Monia Orazi

Ricostruzione ferma al palo a Castelsantangelo, nonostante sia stato il primo comune ad avere approvato un anno fa i piani attuativi, sinora sono stati presentati solo il 7 per cento dei progetti sul totale degli edifici danneggiati. In numeri 73 progetti su un totale di 1.024 edifici danneggiati, mentre ci sono 140 aggregati pari a 512 edifici che potrebbero partire subito con i lavori, perché non hanno problemi di interferenza con opere pubbliche. È quanto emerso all’assemblea di oggi pomeriggio a Castelsantangelo. C’erano il  commissario straordinario alla ricostruzione Giovanni Legnini, il subcommissario Gianluca Loffredo, il sindaco Mauro Falcucci, il capo ufficio speciale ricostruzione Marco Trovarelli, l’architetto comunale Mario Guardascione.

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Il sindaco Mauro Falcucci e il commissario Giovanni Legnini (a destra)

«Abbiamo svolto tutti i passi necessari, ma la ricostruzione è troppo lenta – ha detto  Falcucci – ci sono ben 140 aggregati di edifici, pari alla metà del totale degli edifici lesionati, che possono partire subito. Lancio un appello ai tecnici, fate miracoli per cortesia perché altrimenti la seconda generazione perde il contatto con il territorio, ogni giorno che passa rischiamo di non ricostruire più. Mettete i tecnici sotto contratto, altrimenti non si parte. Dopo due anni di immenso lavoro fatto da parte di tutta la struttura comunale, anche con il Covid, è inaccettabile che la ricostruzione non parta. A breve pubblicheremo l’elenco degli aggregati che possono partire, con il cronoprogramma della tempistica per presentare i progetti».

Al momento sono stati individuati 309 aggregati, di cui 215 su cui intervenire senza modifiche, 90 con modifiche urbanistiche, 2 delocalizzati. «Siamo in una fase cruciale della ricostruzione – ha detto Legnini -, si legge nelle parole sofferte del sindaco. Voglio ringraziare il presidente del consiglio Mario Draghi per la grande attenzione mostrata verso la ricostruzione, non era scontata tale disponibilità nel governo.

castelsantangelo-ricostruzione-1-650x488La procedura di presentazione dei progetti funziona, abbiamo affrontato il problema dei prezzi con l’ordinanza 126, ci sono 120 giorni per trovare le imprese, c’è tempo fino al 2025 per vedere il superbonus del 110 per cento, gli Usr approvano le pratiche in sessanta giorni, la ricostruzione è il lavoro più remunerativo che ci sia, ma nonostante tutto se a Castelsantangelo è stato presentato solo il 7 per cento dei progetti qualcosa non funziona. Di fatto non vi sono impedimenti alla presentazione dei progetti, nemmeno nelle aree perimetrate e con aggregati che hanno interferenze con altri lavori, dunque invito a presentare progetti. Prima o poi metterò un termine definitivo ai progetti».

Annunciata da Legnini la costituzione di un gruppo professionale di supporto per l’attuazione delle ordinanze speciali, da gennaio 2023 sparirà anche il Mude, il sistema di inserimento dei progetti, croce e delizia dei tecnici, sarà sostituito da una piattaforma super evoluta.

castelsantangelo-ricostruzione-2-650x488L’ingegnere Gianluca Loffredo ha spiegato a che punto è l’attuazione dell’ordinanza speciale per la ricostruzione per Castelsantangelo approvata un anno fa. Attualmente sono in fase di progettazione da parte dei tecnici incaricati dal Comune i muri di contenimento, le opere di urbanizzazione con le linee elettriche, idriche e fognature, insieme ai terrazzamenti su cui alloggiano i nuclei abitati, che sono propedeutici alla ricostruzione. Si è in fase di progettazione e a settembre ci sarà l’approvazione del progetto di fattibilità durante una serie di conferenze dei servizi, poi la gara di appalto per avviare i lavori, per cui si stimano diversi mesi prima di veder partire i cantieri, da prassi entro fine anno o per inizio dell’anno prossimo. Il capo dell’ufficio speciale ricostruzione ingegner Marco Trovarelli ha annunciato che a fine agosto partiranno le demolizioni, per cui si stima che serviranno tre mesi per effettuarle e smaltire le macerie. Si tratta di demolizioni particolarmente complesse, per la conformazione urbanistica del centro storico e nelle zone delle frazioni perimetrate.

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Marco Guardascione

Per le demolizioni private è stato ribadito che non occorre attendere l’effettiva demolizione, per presentare i progetti di ricostruzione, il contributo di ricostruzione comprende anche i fondi per la demolizione e lo smaltimento delle macerie. Le macerie che dovranno essere utilizzate per ricostruire gli edifici, saranno stoccate in loco. L’architetto comunale Marco Guardascione ha illustrato il lavoro del comune che ha individuato gli aggregati che possono partire e le zone su cui c’è interferenza con le opere pubbliche, individuato rispettivamente con i colori verde e giallo. Tanti gli interventi del pubblico, che hanno evidenziato le difficoltà di trovare tecnici e imprese, la complessità di presentare progetti in una realtà disastrata, le difficoltà di relazione con progettisti ed i tecnici comunali di alcune realtà, confermando la complessità di un processo di ricostruzione che durerà anni.

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