La gioia di Ciarapica dopo la riconferma (foto De Marco)
di Giovanni De Franceschi
«Ci sono ancora dettagli da limare ed equilibri da sistemare, al momento posso solo assicurare che terrò per me la delega alla Cultura». Parola del sindaco Fabrizio Ciarapica.
Sindaco, domani rientra dalle vacanze in Cilento: dobbiamo attenderci il varo della nuova giunta a inizio settimana?
«Prima che partissi ho parlato con le forze politiche singolarmente, poi in un incontro congiunto. E’ emersa una linea comune abbastanza condivisa, mancano solo alcuni dettagli. Quindi grossi problemi non ci sono. L’obiettivo è di completare le nomine entro metà settimana così da poter presentare la giunta al primo Consiglio di sabato 16 e contestualmente avere tutti i consiglieri definitivi. In campagna elettorale abbiamo sempre parlato di continuità amministrativa, dell’importanza di non perdere tempo e opportunità come i fondi del Pnrr e così cittadini si aspettano per il 16 una giunta e un Consiglio operativi e così faremo».
Gli ex assessori e non solo hanno avuto ottimi risultati in termini di voti, ma appare impossibile che si riesca a riconfermali tutti. Carassai, Capponi, Morresi e Belletti dovrebbero essere i quattro sicuri, giusto? Forse anche Cognini e Caldaroni?
«Gli ex assessori e non solo sono stati tutti rieletti e in qualche caso hanno anche aumentato di molto le preferenze, tanto che si sono piazzati nei primi 11 posti su 513 candidati totali. Quindi innanzitutto vorrei complimentarmi con tutti loro. Poi vorrei sottolineare che questo rappresenta un riconoscimento quasi plebiscitario da parte della cittadinanza del precedente lavoro amministrativi. Spesso nelle precedenti amministrazioni gli assessori non sono stati rieletti. Detto questo, nomi non li faccio. Però dagli incontri che ho avuto con tutte le liste devo dire che è emerso un orientamento generale condivisibile: quello di premiare e di puntare sui primi eletti. Ogni lista e partito, da quello che ho capito, punterà su di loro. Se i cittadini premiano un candidato è chiaro che di quel candidato bisogna tener conto. Vero è che poi bisogna tener conto anche di altri equilibri, ogni lista deve avere una propria rappresentanza in Consiglio e la giunta deve esser l’espressione del Consiglio stesso».
Fausto Troiani
Seguendo questo schema rimarrebbe fuori uno dei personaggi di spicco della passata giunta: Fausto Troiani, arrivato “solo” secondo in Vince Civitanova dietro a Roberta Belletti.
«Io ho parlato di primi posti e non di primi in assoluto. Però non abbiamo ancora fatto nomi, né ragionato sulle quote rosa o sulle deleghe. Ripeto, c’è stato solo un discorso generale secondo cui ogni lista sarà rappresentata in giunta in base ai voti presi».
Ed è proprio questo il motivo per cui il primo partito, FdI, vorrebbe arrivare ad occupare tre caselle in giunta? E se fosse, non si rischierebbe di compromettere tutti gli equilibri?
«FdI ha fatto legittimamente le proprie richieste, ma niente di specifico. Così come lista è naturale che chiede una rappresentanza, poi sta a me il dovere di fare sintesi rispetto alle richieste che arrivano. Ma ci tengo a sottolineare che siamo tutti animati da grande entusiasmo e senso di responsabilità, che ci faranno trovare una quadra nel più breve tempo possibile. Noi abbiamo a cuore la città, vogliamo risolvere i problemi e supportarla con scelte che possano farla crescere ancora di più rispetto ai cinque anni passati».
Fabrizio Ciarapica con Gianluca Crocetti
L’Urbanistica è una delle deleghe di maggior peso, visti anche i tanti progetti da completare. Se non ci dovesse essere Troiani?
«Sulle deleghe ancora non abbiamo deciso nulla, dico solo che l’esperienza fatta in questi cinque anni mi auguro non vada dispersa. Il che non significa ridare le deleghe alle stesse persone, dico solo che le liste dovrebbero tener conto nel fare le loro proposte di chi ha lavorato bene in un determinato settore. Ma questo non vuole essere un invito alle liste, né tantomeno un obbligo, è una mia considerazione. Se una lista chiede le stesse deleghe per un assessore che ha già fatto bene, io sono contento e non ci vedo nulla di strano, ecco. La rotazione obbligatoria delle deleghe non è un valore aggiunto, per come la vedo io l’esperienza conta. Poi è chiaro che le valutazioni si fanno tutti insieme».
A proposito di deleghe il partito di Sgarbi ha reclamato la Cultura, dicendosi addirittura sorpreso che non fosse già stata assegnata a Gianluca Crocetti.
Non voglio fare polemica con nessuno, ma a me Sgarbi non ha chiesto nulla. Anzi sgombero subito il campo, la Cultura la tengo io: ce l’ho avuta negli ultimi due anni e voglio continuare a farlo».
Quindi smentisce il fatto che ci sia stato un accordo pre elettorale con il partito di Sgarbi, come loro invece ci hanno tenuto a precisare?
«Mai fatto accordi con nessuno prima del voto e anche in questo caso non ho promesso nulla a nessuno. Ho sempre detto: “Vinciamo e poi ci sarà soddisfazione per tutti”. Non mi è mai piaciuto vendere la pelle dell’orso prima di averla conquistata. Gli accordi che prenderò e sto prendendo si basano solo sui risultati elettorali. Che poi qualcuno possa ambire a qualcosa è anche legittimo».
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Conoscendo la serietà e di Sgarbi che di Ciarapica si potrebbe sistemare il tutto con un bel:” La cultura la tengo io, però la decide Sgarbi”.
La cultura così combinata è il massimo, diventa importante per una buona riuscita la manovalanza necessaria per lo svolgimento, con persone che amano il settore e ne sono capaci.
Sicuramente l’alta professionalità oltre alla popolarità di Sgarbi è un 13 per Civitanova, con Fabrizio rispettoso e umile già di suo può venire fuori un lavoro di altissimo livello il tutto con un Crocetti attivo, conosciuto già in città per il lavoro che fa, verrà fuori uno degli assessorati completo in tutto, energie se capite e non disperse daranno grandi risultati.
buon lavoro.
…tutto molto chiaro, senza sgarbi e con Vittorio!!! gv
Molto bene. gv