Carassai il re assoluto delle preferenze:
«Varco a mare, procedura corretta
Noi cambiamo il volto di Civitanova»

CIVITANOVA AL BALLOTTAGGIO - Intervista all'assessore uscente, il più votato in assoluto al primo turno: «Per me è quasi una consuetudine ottenere buoni risultati nel corso della mia lunga carriera politica». Sul voto di domenica: «Non sarà una passeggiata anche se sono certo che Ciarapica vincerà»

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L’assessore Ermanno Carassai

 

di Franco De Marco

E’ il re delle preferenze. Un acchiappavoti collaudato. Con un record che ha radici addirittura negli anni Settanta quando entrò in politica con la Democrazia Cristiana. Ermanno Carassai, geometra in pensione ora a casa con il Covid, assessore comunale ai Lavori pubblici uscente, di Civitanova alta (è qui il suo bacino di voti più grande), nella lista “Civitanova Unica”, a sostegno del candidato sindaco Fabrizio Ciarapica, ha ottenuto, nel primo turno delle comunali di Civitanova, 403 preferenze. Più di tutti in assoluto tra le liste in campo. Nella sua lunga carriera politica, Dc, Forza Italia, poi civico di centrodestra, ha attraversato maggioranze e opposizioni. Ora per lui, dopo il notevole successo nel primo turno, con un traino fortissimo (e forse anche inaspettato) nella lista “personale” di Ciarapica, in caso di vittoria del centrodestra, si profila un ruolo di primissimo piano nel nuovo governo.

Come si sente ad essere stato il più votato tra tutti i candidati in assoluto non solo nella sua coalizione?
«A dire la verità, non per vantarmi, per me è quasi una consuetudine ottenere buoni risultati nel corso della mia lunga carriera politica. Ho cominciato quando era sindaco Claudio Corvatta padre. Mi fanno piacere queste 403 preferenze perché significa che da parte dei cittadini c’è stato un riconoscimento del mio lavorare bene».

Nel ballottaggio sarà facilissima la vittoria di Fabrizio Ciarapica che parte con un largo vantaggio nel primo turno?
«No. Non sarà una passeggiata anche se sono certo che Ciarapica vincerà. Lo schieramento di centrodestra ce la deve mettere tutta e continuare negli sforzi fatti fino ad oggi parlando con le tante cose fatte. Ho il massimo rispetto degli avversari ma non mi è piaciuto l’atteggiamento strumentale dello schieramento di centrosinistra. Abbiamo scelto di non rispondere alle provocazioni, di non fare polemiche e di parlare solo con i fatti».

Visto il notevole consenso ottenuto nel primo turno, è pronto a fare il vice sindaco o preferisce continuare come assessore ai lavori pubblici?
«Intanto pensiamo al risultato del ballottaggio. La nostra è una squadra unita. Vedremo che cosa deciderà il sindaco e la coalizione in caso di vittoria».

Carassai-Ciarapica

Ermanno Carassai con Fabrizio Ciarapica

Quali sono i tre progetti di opere pubbliche a cui tiene di più per i prossimi eventuali cinque anni di governo del centrodestra?
«Continueremo, come abbiamo fatto negli ultimi 5 anni, a cambiare il volto di Civitanova. Al primo posto metto la riqualificazione dell’area del Varco a mare. Al secondo la riqualificazione del comporto Trieste per il quale abbiamo ottenuto 5 milioni dalla Regione. In questo contenitore abbiamo previsto di collocare tutti gli uffici comunali prevedendo anche spazi per le associazioni e le attività culturali. Terzo la rinascita di Civitanova Alta alla quale tengo molto. Abbiamo chiesto alla Regione 38 milioni attraverso i fondi Iti più altri 22 milioni attraverso i fondi per la ricostruzione post terremoto. Non arriveranno tutti ma sicuramente una buona parte sì con i quali poter mettere mano a importanti edifici di Civitanova Alta».

A proposito del Varco a mare. Secondo lei è corretta la procedura adottata dal Comune di Civitanova che ha affidato la progettazione al Politecnico di Milano? Sta circolando un documento, con sentenza del Consiglio di Stato, in base al quale la formula adottata non è compatibile con la norma e soprattutto non è consentita quando, tra due Amministrazioni pubbliche, esiste il pagamento di un corrispettivo. Che cosa ne pensa?
«Dico che la procedura è corretta. Anche in questo caso c’è stato un attacco strumentale all’Amministrazione comunale. Possibile che per l’opposizione di centrosinistra, ogni volta che c’è da approvare un progetto per il bene di Civitanova, si dica che non è corretto, che è sbagliato, che non va bene? Ecco, questo atteggiamento non mi piace. Di fronte ad interventi importanti per la città non c’è mai uno spirito costruttivo. Faccio un esempio: mi è molto dispiaciuto che la candidata sindaca del centrosinistra Mirella Paglialuga abbia detto che in questi 5 anni non è stato fatto nulla per Civitanova Alta. Non è assolutamente vero. Non si può disconoscere la realtà. Ci risiamo con gli attacchi strumentali».

Secondo lei al ballottaggio ci sarà un ulteriore calo di partecipazione alle urne?
«Sì. Andranno di meno a votare. Anche perché da parte dello schieramento di centrosinistra è stata portata avanti una campagna elettorale aggressiva e fatta di attacchi personali».

Che giudizio dà di Paglialunga avversaria di Ciarapica nel ballottaggio?
«La conosco bene. Come assessore comunale ho avuto rapporti con lei quando era dirigente scolastica. Ci siamo confrontati e in qualche caso scontrati. Ripeto: non mi sono piaciuti i suoi attacchi strumentali all’Amministrazione comunale come nel caso di Civitanova Alta».

Il centrodestra compatto vince sempre?
«Sì. A Civitanova lo schieramento a sostegno di Ciarapica è molto unito tra partiti e civiche. Abbiamo fiducia nel successo finale».

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