Fabrizio Ciarapica, candidato per il bis con la coalizione di centrodestra
«Il tempo dei confronti è finito, ora è molto più utile stare in mezzo alla gente e lavorare per loro». Non si è fatta attendere la risposta del sindaco uscente Fabrizio Ciarapica alla sfidante per il ballottaggio Mirella Paglialunga, che ieri aveva lanciato il guanto della sfida per un ultimo confronto a due in sala consiliare in vista del decisivo voto di domenica. Invito che è stato rispedito al mittente.
«Innanzitutto – replica Ciarapica – lei lancia la sfida scegliendo luogo, giorno e orario da sola e questo la dice lunga sui metodi che ha. Poi mi fa ridere quando dice che è fondamentale che i cittadini siano informati e poi per il confronto sceglie una sala dove entrano 30 persone e senza la presenza della stampa. Insomma, bisogna che si chiarisca le idee. In generale comunque penso che il tempo dei confronti sia finito, ne abbiamo già fatti sei e la gente ha potuto capire chi ha ha basato la propria campagna elettorale sui progetti, come noi, e chi invece l’ha fatto senza presentare nulla e in maniera impreparata: basti pensare che non sapeva neanche dell’esistenza di un parcheggio all’ex lavatoio a Civitanova alta, tra l’altro la parte di città che è stato il suo cavallo di battaglia e dove ha ottenuto il risultato peggiore. In definitiva quindi non penso che questo confronto possa essere un’occasione utile per la città, è molto più utile ora stare in mezzo alla gente e lavorare per loro».
Ciarapica ribatte anche alla lettura dei risultati del primo turno data dalla candidata di centrosinistra. «Ha dato una lettura tutta sua – dice – se è vero con l’affluenza al 51% la mia coalizione ha ottenuto di fatto il 23% dei voti degli aventi diritto, allora lei è sotto al 15%. Ma i dati reali sono altri: il centrodestra è cresciuto parecchio rispetto al 2017, circa 12 punti percentuali. Mentre il centrosinistra è calato rispetto a cinque anni fa. Inoltre va evidenziata la crisi profonda del Pd locale, mentre a livello nazionale il partito viaggio intorno al 20%, a Civitanova si ferma al 12%, con mille voti in meno rispetto a cinque anni fa. Quindi se è lei è contenta di questi risultati ben venga, io lo sono altrettanto». Il sindaco uscente contesta anche la tesi della Paglialunga secondo cui nella sua coalizione sarebbe stato premiato il voto più estremo a destra. «Anche in questo caso – risponde – ha una visione completamente sballata. La mia coalizione infatti è ampiamente rappresentata dalle forze moderate: le tre civiche insieme hanno ottenuto più del 22%. Risultato che lei non può vantare. Anzi, è la sua coalizione ad essersi radicalizzata e spostata fortemente a sinistra con l’eccezionale risultato ottenuto da Roberto Mancini (capolista di Dipende da noi, ndr)».
Infine il sindaco uscente replica anche al consigliere eletto del Pd Francesco Micucci, che lo aveva attaccato sulla questione movida molesta e sicurezza. «Che dire, Micucci me la serve su un piatto d’argento – contrattacca Ciarapica – Corvatta e l’amministrazione di centrosinistra furono cacciati proprio per la questione sicurezza e legalità. Ricordo la fiaccolata, le 5mila firme raccolte, la città piena di zingari, abusivi e zone degradate. Al contrario il lavoro che abbiamo fatto noi è sotto gli occhi di tutti: abbiamo potenziato la polizia locale, raggiunto le 250 telecamere installate in città, approvato il Regolamento di polizia urbana che era fermo agli anni ’30, riqualificato parchi e aree degradate. Quindi penso che anche Micucci, come Paglialunga, abbia una visione distorta della realtà. Capisco che negli ultimi giorni ci si attacchi a tutto, ma noi abbiamo risposto alle criticità con i fatti, certo che si può fare meglio, ma ripeto: i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Mentre loro hanno lasciato la città in preda a gente del malaffare».
(Redazione Cm)
Paglialunga sfida Ciarapica: «Facciamo un confronto pubblico, la partita è ancora tutta da giocare»
Il coniglio ha parlato!
Eh...... .certo
Gli spacciatori nei pressi della stazione è di competenza fs.
Giusto così! 6 confronti bastano e avanzano, ora è tempo di dare fiducia, basta con le parole
Boh...........sicuramente ha avuto un,attacco di dissenteria
Ciara.il 2 di picche lo avrai tu.amici di CITANO.mi raccomando fate modo di riportare CIVITANOVA dove merita.= PAGLIALUNGA SINDACA.
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Qui c’è da sciogliere questo nodo cruciale su cui Ciarapica ha fondato tutta la sua propaganda elettorale contro l’avversaria del Pd: l’ex lavatoio di Civitanova Alta ora parcheggio, l’ha fatto lui o le giunte precedenti come afferma la Paglialunga? Poi non mi sembra il soggetto adatto che può dire a qualcuno che lo fa ridere. Lui l’ha fatto per cinque anni divertendo tutta la Provincia e in tante occasioni che non vale la pena di ricordare visti i risultati comunque a lui favorevoli nonostante la Paglialunga abbia ben calcolato la sua effettiva simpatia verso gli elettori di destra che a Civitanova sono aumentati ma non certo per lui. Effettivamente non capisco perché ( pur consigliato centinaia di volte di cambiare chi gli scrive le repliche..) confessa di far parte della gente di malaffare a cui la giunta precedente ha lasciato la città. Su questo di certo nessun dubbio soprattutto su chi vigliaccamente voleva lasciare il posto da sindaco per rubare quello da presidente ad Acquaroli (costato centinaia di migliaia di euro civitanovesi per raggiungere l’agogno..), Questo prima, per poi con altro tentativo fallito, la carica ad un posticino da consigliere e di che poi? Lui ride degli altri, ci ritorno ma non si può assolutamente leggere. Civitanova per altri cinque anni non finirà di meravigliare, certo Procura permettendo. Ah un’altra cosa, fu denunciato e alle fiere parole col petto gonfio con cui annunciava al mondo che mai avrebbe accettato una prescrizione, è proprio con quella medaglia che accettata di corsa, afferrata al volo, sarebbe diventato dopo poco tempo quel gran sindaco che Civitanova rivuole, almeno pare….
Forse, anche se è tutto da appurare, Ciarapica e il suo degno seguito potra’ festeggiare questa seconda vittoria; ma putroppo la maggior parte dei Civitanovesi, inclusi quelli di Civitanova Alta,si dovranno mangiare i gomiti. Purtroppo il danno diventera’ molto piu’ grave ed irreparabile!
tutti per Ciarapica….
Sono alquanto meravigliato dell’intervento della sig.ra Capodarca, dice di non nutrire troppo fiducia in Ciarapica, ma si trova nella stessa barca insieme a Vinicio Morgoni, da quel Vinicio Morgoni dal quale era uscita. Mi sembra tutto assurdo la Gabellieri e tanti altri hanno osteggiato Ciarapica, ora siedono tutti sullo stesso tavolo conviviale; cosa li accumunamo se un posto in Comune o nelle partecipate?
Sara’ dura per Ciarapica trovare i posti per tutti!
Sig. Giacconi, qui per il momento ridono tutti allora buttiamola sullo scherzo. E visto che si parla di volubilità femminile, andiamo a scomodare Giuseppe Verdi ed una delle più famose arie operistiche di quel “ Rigoletto” che ho letto da qualche parte sia stata la sua opera preferita: La donna è mobile.
La donna è mobile, qual piuma al vento,
muta d’ accento e di pensier.
Sempre un’ amabile leggiadro viso,
in pianto o in riso, è menzognero.
Che cosa voleva dire il Duca di Mantova che si apprestava a congiungersi con Maddalena, donna non di dubbia reputazione ma proprio conosciutissima? Certo va tenuto conto del contesto in cui il duca canta e la sua avversione verso le donne. E quindi nell’aria intona il suo pensiero ben poco “amabile” descrivendo la loro superficialità in quanto pronte ad approfittare di ogni momento propizio a loro vantaggio. Per fortuna c’è Gilda, la figlia di Rigoletto a dimostrare che le donne possono essere di tutt’altra pasta seppure il dramma si compirà con la sua morte.
Mi ha subito telefonato un amico, Giovanni il Cavallaro chiedendomi se il dai più ripudiato avrebbe potuto interpretare il Duca di Mantova. Il duca pur non essendo portato a tenere in considerazione le ragioni altrui e senza avere rispetto per le persone se non quelle che gli possono servire e manco tanto, all’inizio certamente ma poi… no, scusa Giovanni ma sto facendo confusione questo è l’altro. Il duca comunque è un despota ma con un suo carattere forte che non dipende da nessuno e abituato a trattare con tagliagole e… Giovanni …scusami ma la domanda non è facile però una risposta per me c’è. Io gli avrei affidato la parte di Sparafucile, sicario, vigliacco, traditore e assassino. Magari Verdi gli faceva fare un semplice ruffiano ed anonimo cortigiano.