Gianluca Crocetti con Fabrizio Ciarapica
«Io Apro Rinascimento attende con fiducia la comunicazione ufficiale dell’assegnazione a Gianluca Crocetti dell’assessorato alla Cultura». E così anche il partito di Sgarbi bussa alla porta del sindaco Fabrizio Ciarapica per un incarico di giunta. Nello scacchiere che dovrà sistemare il primo cittadino si inserisce dunque anche Io apro Rinascimento, che aveva candidato Gianluca Crocetti nella civica Civitanova Unica. Civica che è risultata la terza più votata in assoluto (dietro solo a FdI e Pd) con un buon risultato dello stesso Crocetti, terzo in termini di preferenze nella lista che ha eletto quattro consigliere. «C’è grande sorpresa per la mancata designazione, ad oggi (come d’accordi precedentemente raggiunti con il sindaco Fabrizio Ciarapica) dell’assessorato alla Cultura al nostro candidato Gianluca Crocetti, il cui apporto, è risultato determinante all’interno della lista che ha raccolto oltre l’11% delle preferenze – aggiunge il segretario nazionale del partito di Sgarbi Umberto Carriera – Siamo comunque fiduciosi che a breve, venga comunicata la scelta dell’assegnazione dell’assessorato alla Cultura in nostro favore, anche e soprattutto in considerazione del fatto che “Io Apro Rinascimento – Vittorio Sgarbi ” è già pronto con diversi progetti ed iniziative, per il rilancio culturale, artistico ed economico di Civitanova».
Ivo Costamagna oggi con Vittorio Sgarbi e Fabrizio Ciarapica
Ora bisognerà capire come Ciarapica riuscirà a soddisfare gli appetiti di tutti i partiti e le liste della coalizione. I posti in giunta sono sette, più la presidenza del Consiglio. A cui poi andrebbero aggiunti i vertici delle partecipate, che però molto probabilmente faranno parte del secondo tempo di questa partita. In questo primo tempo, intanto, partiamo da quelle che dovrebbero essere le certezze: Ermanno Carassi per Civitanova Unica, Barbara Capponi per FdI, Claudio Morresi per Forza Italia e Roberta Belletti per Vince Civitanova. Mancherebbero dunque tre caselle da occupare in giunta, con una che dovrà essere obbligatoriamente destinata a una quota rosa. Posto che una di queste caselle sarà occupata senza dubbio da un leghista (si vocifera della riconferma di Giuseppe Cognini), in realtà ne restano due. Anzi una.
Perché di sicuro che c’è FdI è intenzionata a far valere fino in fondo il suo peso come primo partito più votato e quindi almeno un altro assessorato sarà destinato ai meloniani, si parla della riconferma di Francesco Calderoni. Ma non è detto che FdI si accontenti solo di due assessorati. Ora resta da capire come il sindaco riuscirà a trovare la quadra per l’unico posto mancante in giunta. Se dovesse veramente scegliere Crocetti alla Cultura, allora si porrebbe il problema della terza donna. Potrebbe essere Fabiola Polverini che andrebbe a occupare la casella Lega al posto di Cognini? Oppure una donna per FdI invece di Calderoni? Ma nomi spendibili su questo versante al momento non ci sarebbero. Vedremo. L’alternativa potrebbe essere quella di scontentare Sgarbi e scegliere Manola Gironacci per Civitanova Unica. Insomma il risiko che Ciarapica è chiamato a completare non è operazione facile e il rischio di partire scontentando qualcuno è più concreto. Senza considerare che resta da risolvere il rebus dell’ex vice Fausto Troiani, che sarebbe al momento condannato dal manuale Cencelli. Oltre al fatto che Forza Italia, partito del sindaco, sembra voglia un altro incarico oltre a quello di Morresi, anche se in questo caso come salvagente potrebbe arrivare la presidenza del Consiglio.
(Gio. Def.)
Ultimamente gli ossimori vanno di moda
Stavo tanto bene in Romania...
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Crocetti assessore al turismo e Costamagna ragioniere. Se Sgarbi sfonda avrà bisogno di qualcuno che conti i suoi interessi a Civitanova. Sgarbi è un ottimo commensale per il “piatto largo” (movimento civitanovese che regola gli sprechi comunali molto vicino al sindaco di cui è presidente, direttore suggeritore e suggerito). Finora a colpi da ottantamila euro, ma Sgarbi uomo d’affari e abile trafficante e pure disonesto quando afferma che un critico d’arte, quando lo è veramente sarebbe alquanto difficile che firmi mentre sta telefonando, una discreta copia di falsi autenticandoli. Per poi venirne fuori perché può, un esperto come lui afferma di essere, peggio sarebbe se ci credesse davvero, sbagliare. Si muove abilmente nel mondo dell’arte e in questa veste sarà uno dei tanto decantati investitori che vengono a Civitanova per creare lavoro e ricchezza. Lavoro si fa per dire, ricchezza già ce l’ha, qui gli darà sicuramente una ritoccatina. Sgarbi non è da prendere come esempio quando si dice che con la cultura ci si mangia. Lui, ci mangia. L’articolo è ben titolato ma non esaustivo: ” Il partito prima e poi sarà Sgarbi a passare agli incassi che tutti quei grandi progetti già pronti e l’intellighenzia civitanovese, molto sviluppata, saprà apprezzare e condividere. Si lamentava quest’estate che al Calamaretto facevano troppo casino e gli disturbavano la sua lettura del Dante, figuriamoci Dante disturbato da lui che cosa avrebbe detto. C’è qualche centenario da festeggiare quest’anno? Bisogna avvisare dapprima la cittadinanza che dovrà mettersi in fila per ascoltare il grande critico d’arte anche fine lettore e timido personaggio sempre così schivo a mostrarsi in televisione tutte le sere, in qualsiasi programma fosse anche un documentario sui vermi da pesca, parassiti e tanti altri…