Paglialunga, “Dialogo con una sedia vuota”
E Silenzi rincara la dose:
«Ciarapica ha il vizio di fuggire dai confronti»

CIVITANOVA AL BALLOTTAGGIO - La candidata del centrosinistra propone uno spettacolo teatrale per la chiusura della campagna elettorale, con chiaro riferimento al "no" del sindaco uscente per un ultimo faccia a faccia. L'appuntamento è per domani alle 21 in piazza XX Settembre. L'esponente dem attacca: «E' gravissimo che abbia rifiutato ma non ci sorprende»

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Mirella Paglialunga, candidata sindaca del centrosinistra

 

“Dialogo con una sedia vuota”. E’ questo il titolo dello spettacolo teatrale scelto dalla candidata sindaca di centrosinistra Mirella Paglialunga per chiudere la campagna elettorale in vista del ballottaggio di domenica. Chiarissimo il riferimento al “no” ricevuto dallo sfidante di centrodestra Fabrizio Ciarapica per un ultimo confronto faccia a faccia. L’appuntamento organizzato da Paglialunga è per domani alle 21 in piazza XX Settembre, seguirà comizio elettorale. 

Ad intervenire sul “due di picche” rifilato da Ciarapica è Giulio Silenzi, consigliere Pd uscente e non ricandidato. «Ciarapica che rifiuta il confronto pubblico con Paglialunga è gravissimo, ma non sorprende – attacca l’esponente dem – Alle soglie del ballottaggio si avvale della facoltà di non rispondere, che è un suo vizietto. E’ perfino scontata questa sua fuga, specchio di un’indole più adusa a scappare dalla responsabilità che chi si candida a sindaco dovrebbe sentire invece come naturale. Nessun vero leader si sognerebbe di schivare una faccia a faccia con l’avversario e tuttavia perché stupirsi? In sintonia con se stesso, e con il suo modo di governare, il confronto è, per Ciarapica, un inutile orpello: non una sola volta, durante i suoi cinque anni, ne ha praticato le virtù. Non si è mai confrontato con la città e nemmeno con i consiglieri della sua maggioranza quando ha preso le decisioni che hanno aperto le porte di Civitanova alle speculazioni private (porto Dubai, piano Strever, varianti commerciali), non ha istituito i comitati di quartiere né ci ha messo piede, nei quartieri, per illustrare proposte e scelte di bilancio. All’arte della fuga è ricorso pure quando i magistrati lo hanno chiamato a spiegare l’operazione Civita Park e lui si è avvalso prima della facoltà di non rispondere e poi della prescrizione dell’inchiesta».
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Giulio Silenzi

«E la fotografia del voto uscita dal primo turno gli dà un vantaggio, ha preso infatti il 45% sul 51% dei civitanovesi che sono andati a votare e che gli hanno dato meno preferenze rispetto alle percentuali delle liste. Significa che al momento rappresenta il 23% dell’elettorato – continua Silenzi – Tutti gli altri hanno scelto candidati diversi o sono rimasti a casa e rappresentano la maggioranza. Ora è perciò il momento del confronto vero: quello tra chi sceglie la città di Ciarapica, un politico attento a tutelare pochi privati e una deregulation schiacciata sulle enclave di potere, e tra chi invece sceglie la città di Paglialunga che le ragioni dello sviluppo lega all’urgenza di interrompere il saccheggio delle casse comunali, di spezzare il filo con le clientele che hanno determinato lo sperpero di centinaia di migliaia di euro di soldi pubblici, di abbassare le tasse sull’acqua e di garantire una rete di assistenza e di servizi socio sanitari in grado di raggiungere tutti».

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