I sei candidati sindaci in corsa per il ballottaggio di domani
Tre Comuni, sei i candidati che si sfideranno al ballottaggio. Domani ultimo atto di questa tornata di amministrative, nella nostra provincia al secondo turno di votazione Civitanova, Tolentino e Corridonia. In sostanza, tutti e tre i Comuni che potevano andare al ballottaggio ci sono andati. Mentre Camerino e Valfornace, dove non era previsto il secondo turno, hanno eletto il nuovo sindaco il 12 giugno. Domani si vota dalle 7 alle 23, con lo scrutinio che inizierà subito dopo (su Cronache Maceratesi la maratona con gli aggiornamenti e le dichiarazioni durante la notte). I seggi sono gli stessi della prima tornata.
CIVITANOVA – Nella città più grande si sfidano il sindaco uscente Fabrizio Ciarapica con la coalizione di centrodestra e Mirella Paglialunga, con la coalizione di centrosinistra. Ciarapica era partito con sette liste (FdI, Forza Italia, Lega, Udc, Civitanova Unica, Vince Civitanova e Civitanova Insieme) e al primo turno ha raccolto 8.401 preferenze, cioè il 46,59%. Paglialunga partiva con sei liste (Pd, Dipende da noi, Futuro in Comune, La nuova città, Ascoltiamo la città e Civitanova cambia) e al primo turno ha ottenuto 5.622 voti, pari al 31,18%. L’affluenza si è attestata al 51,71%. Nessuno dei due ha siglato un apparentamento ufficiale con le altre forze escluse dal ballottaggio. Ma Ciarapica ha incassato l’appoggio di Vinicio Morgoni, mentre Paglialunga ha parlato di «unità d’intenti» con Silvia Squadroni.
Silvia Luconi e Mauro Sclavi
TOLENTINO – La sfida è tra Silvia Luconi, vicesindaca uscente espressione dell’amministrazione Pezzanesi di centrodestra e Mauro Sclavi, candidato per il terzo polo civico. Luconi partiva con sei liste (FdI, Lega, Forza Italia, Udc, Tolentino nel cuore, E’ viva Tolentino) e al primo turno ha ottenuto 4.084 voti pari al 42,4%. Sclavi partiva invece con tre liste (Tolentino popolare, Tolentino civica e solidale e Riformisti Tolentino) e il 12 giugno ha ottenuto 3.176 voti, pari al 32,9%. L’affluenza è stata del 55,68%. Anche in questo caso nessun apparentamento ufficiale. Ma Sclavi e il terzo escluso Massimo D’este, candidato del centrosinistra, hanno raggiunto un accordo programmatico su cinque punti.
Giualiana Giampaoli e Manuela Pierantoni
CORRIDONIA – Nell’ultima città al ballottaggio, si contenderanno la poltrona più ambita Manuele Pierantoni, vicesindaco uscente, espressione dell’amministrazione Cartechini di centrosinistra e Giuliana Giampaoli, candidata delle minoranze e del centrodestra. Pierantoni partiva con due liste (Corridonia Insieme e Pensare Corridonia) e al primo turno ha ottenuto il 35,589% con 2.440 voti. Anche Giampaoli partiva con due liste (Centrodestra Corridonia e Cambiano Corridonia) e nella prima tornata ha sfiorato il colpaccio con il 48,9%, pari 3.355 voti. Con un’affluenza del 52,71%. Come negli altri due Comuni anche qui nessun apparentamento ufficiale, ma a differenza degli altri neanche un accordo informale col terzo escluso Sandro Scipioni.
(redazione CM)
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“when the going gets tough, the tough get going”.Tocca cercare il certificato elettorale
Ciarapica vuole essere votato per finire senza interruzioni il progetto già iniziato. Fesseria del tutto dimostrabile, ma a questo punto ci deve pensare chi di dovere. Del resto lui il domicilio ce l’ha e se dovesse servirgli si eviteranno tutte le poco umoristiche battute sui domiciliari ai rom, senzatetto vari e redditi di cittadinanza che quando sono immeritati e fraudolenti sono del tutto uguali a quelli di chi vorrebbe amministrarci, sì ma a modo loro, con tonnellate di reclami, esposti in procura che però non trovano la carta per la lettera di ritorno. Comunque non si sa mai. E poi, visto i nomi che circolavano tra le liste, sarà una bella lotta interna che al punto in cui siamo arrivati presenta l’unico metodo per riportare i civitanovesi che non si sono fatti risucchiare dallo squallore infiocchettato che circonda Ciarapica la quale maggioranza non raccomandava nemmeno lui, ma questa è un’altra storia. Mi auguro che la lotta tra loro, sia dura perché arriverà il momento che qualcuno penserà di stare per essere fregato e allora darà il via a lotte interne ,intestinali con diverticoliti, meteorismo, emorroidi e ragadi e non potranno fare a meno di prendersi a randellate o a colpi di purghe per sciogliere i nodi. Certo ci sarebbe da dare una piccola preferenza a quel partito non per niente primo in zona, guidato da chi quando urla, riesce a dare il meglio di se, dicendo bestialità insensate e vorrà continuare a farlo senza che nessuno ci metta bocca. Date ai civitanovesi quel che vogliono e a Ciarapica ciò che merita. Però era bello vedere quegli industriali presenti alle feste di Ciarapica pronti a portare ricchezza per tutti.