Mirella Paglialunga
Paglialunga sfida Ciarapica a un confronto pubblico. Nella settimana che porta al ballottaggio la candidata del centrosinistra invita il sindaco uscente a un confronto in sala consiliare. «Invito Fabrizio Ciarapica giovedì 23 giugno alle 18,30, ad un confronto pubblico e trasparente, nel luogo simbolo della democrazia cittadina che è la sala del consiglio comunale. Propongo questo modello: senza giornalisti, solo cittadini liberi che vogliano essere presenti senza applaudire e senza poter intervenire a favore dell’uno o dell’altra. Ci rivolgeremo reciprocamente 5 domande, non conosciute, a cui ciascuno di noi avrà 2 minuti per rispondere. Spero che il sindaco uscente mi risponda positivamente. Attendo una conferma pubblica. Ad oggi non risulta che il sindaco uscente abbia accettato di aderire a confronti pubblici con me, in questo modo limita il diritto dei cittadini alla piena informazione elettorale e compromette la par condicio impedendo anche a me il confronto pubblico con lui».
Paglialunga fa poi alcune considerazioni in vista del voto di domenica e sulla base dei risultati del primo turno. «Tra i tanti proclami postati sui social in questi giorni dagli esponenti del governo Ciarapica – dice – leggiamo anche di enfatizzazioni del loro risultato elettorale, con cui si vorrebbe far credere che il 46,58% dei cittadini civitanovesi abbia votato per Ciarapica. Niente di più falso, perché sappiamo bene che con un’astensione al voto del 48.29%, la percentuale attribuita alla coalizione di Ciarapica, va parametrata al 51,71% di votanti e non al totale della popolazione civitanovese avente diritto. Ciò sta a significare che poco più del 23% dei cittadini civitanovesi ha scelto Ciarapica. Sta anche a significare che chi non ha votato nella prima tornata elettorale è più che mai importante che lo faccia ora perché non è accettabile delegare a meno di 1/4 della popolazione civitanovese, scelte così determinanti per il futuro della città. L’espressione di voto è la ragione e la manifestazione suprema della democrazia, conquistata con sacrificio dalle generazioni precedenti ed io faccio appello a tutte le donne e a tutti gli uomini civitanovesi perché vadano a votare, per il bene della nostra città e delle future generazioni».
Paglialunga sottolinea anche altri dati emersi dal voto del 12 giugno. «Personalmente io, come candidata sindaca – sottolinea – ho ricevuto 400 preferenze personali, oltre ai voti corrispondenti alla sommatoria dei voti dati alle liste. Ciarapica ha ricevuto invece solo 176 preferenze. La partita quindi è ancora tutta da giocare ed è una partita decisiva per il futuro della nostra città. Altra riflessione riguarda l’esito del voto riferito a ciascuna lista della coalizione di centro destra di cui Ciarapica è candidato sindaco. Faccio notare che il suo elettorato non ha premiato due sue liste che non avranno consiglieri comunali e che Ciarapica entrerà in consiglio comunale con 5 liste anziché 7; la mia coalizione mantiene forti e salde tutte le 6 liste che entreranno tutte con rappresentanti qualificati, in consiglio comunale».
Infine un appello agli elettori “moderati”. «Il suo elettorato – continua Paglialunga riferendosi a Ciarapica – con il voto, ha premiato le posizioni più estreme della sua coalizione. Personalmente credo che l’elettore moderato della coalizione di centro destra di Fabrizio Ciarapica debba riflettere molto e decidere di favorire invece un impegno che eviti lo slittamento ideologico e culturale del governo della città verso posizioni estreme. Diversamente, potranno esserci conseguenze impattanti sul futuro della nostra città rispetto ai valori fondativi della nostra democrazia».
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Francesco Micucci
Intanto il capolista del Pd Francesco Micucci (eletto consigliere con 330 preferenze) punta il dito contro il sindaco uscente sulla questione movida molesta e sicurezza. «Mentre Ciarapica si bea con il suo ennesimo video autocelebrativo in cui ribadisce che la città è sicura perché non si vedono più in giro gli abusivi, la città reale si trova ad affrontare quotidianamente problemi di droga, alcool e movida molesta e violenta – dice Micucci – Non passa giorno, soprattutto dopo i weekend, che la cronaca locale non faccia registrare fermi per guida in stato di ebrezza, pronto soccorso intasato anche per casi di abuso di alcoolici e, come nello scorso weekend, risse fuori dai locali della movida civitanovese. E questi sono solamente i casi denunciati – attacca Micucci – Numerose purtroppo anche le segnalazioni di pali stradali divelti ed usati a mo’ di percussioni in piena notte e poi abbandonati per strada o di risse e schiamazzi non denunciati perché per fortuna non lasciano feriti, ma che creano forte disturbo a residenti e passanti. In tutto questa situazione brilla per assenza l’amministrazione comunale, col sindaco tutto impegnato in foto e tagli del nastro, ma completamente assente quando si tratta di sicurezza e prevenzione».
«Se da una parte va apprezzato l’investimento dei privati nella movida civitanovese, che evita di far girare i nostri giovani verso altre località (con tutti i rischi del caso) e che crea attrattività alla nostra città – continua l’esponente dem – dall’altro però va assolutamente biasimata la mancanza di una organizzazione comunale che preveda un piano di controllo con un presidio anche notturno della polizia municipale, almeno nelle zone nevralgiche della città. Tutto viene lasciato al buon senso dei ragazzi e gestori dei locali, come se il lungomare sud e non solo siano terra di nessuno. Un vecchio spot pubblicitario recitava che “la potenza è nulla senza controllo”: ecco, parafrasando, si potrebbe dire che una città ricca e vivace anche di notte è nulla senza un presidio di sicurezza per le conseguenze che potrebbe lasciare sul campo una movida incontrollata. Ciarapica in questi anni purtroppo ha dato più volte dimostrazione di non curarsi del problema e di preferire il caos incontrollato ad un sano divertimento, anche notturno, più che legittimo per i nostri tanti giovani. Domenica ognuno di noi potrà dare un segnale di cambiamento, anche per la sicurezza ed il controllo del territorio di Civitanova votando Mirella Paglialunga».
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…certo, dichiarare, a sinistra, che “bisogna favorire un impegno che eviti lo slittamento ideologico e culturale verso posizioni estreme”, è perlomeno curioso, se non bizzarro, ma di sicuro coloro che credono (e mi pare che ce ne siano molti a manca…) che la cultura stia solo a sinistra e che la sinistra stessa sia la cultura, saranno decisamente d’accordo!!! gv
Tutto sommato, conoscendo già l’altissima qualità dell’ eventuale maggioranza con giunta non da meno, meglio stare all’opposizione. Ci sarà da divertirsi con un sindaco che hanno dovuto votare soprattutto quelli che non lo volevano per riconfermata incapacità di intendere e il volere dei pochi che effettivamente usufruiranno dell’intelligente esito elettorale. Ma sì, meglio fare come la volpe che non arrivava all’uva. Che se ne abbeverino loro del velenoso succo!
Forse, anche se è tutto da appurare, Ciarapica e il suo degno seguito festeggera’ questa seconda vittoria; ma senz’altro la maggior parte dei cittadini di Civitanova dovranno mangiarsi i gomiti; ma putroppo sara’ troppo tardi e il danno diventera’ancor piu’ grave ed irreparabile!