Nove minuti, sei appelli al voto. A farli però non sono i candidati sindaci, ma i candidati consiglieri che sono stati “investiti” per questo compito dai candidati sindaci stessi. Una sorta di “sorpresa” che Cronache Maceratesi ha tenuto in serbo per Vinicio Morgoni, Paolo Squadroni, Alessandra Contigiani, Mirella Paglialunga, Fabrizio Ciarapica e Silvia Squadroni (questo l’ordine degli appelli scaturito dall’estrazione inziale) durante il confronto a sei organizzato lunedì sera allo Shada di Civitanova con oltre 300 spettatori. Stasera a mezzanotte scatta il silenzio elettorale in vista del voto di domenica, poi da lunedì si riaprirà probabilmente una nuova partita per il ballottaggio. Ma questa è un’altra storia. Intanto vi proponiamo il video girato lunedì con l’appello fatto dai sei candidati consiglieri: tra battute e risate, non è mancato neanche qualche attimo di commozione.
Da sinistra: Mirella Paglialunga con Letizia Murri; Fabrizio Ciarapica con Giovanna Capodarca; Silvia Squadroni con Lavinia Bianchi; Vinicio Morgoni con Pierluigi Cipolla; Paolo Squadroni con Mirella Franco; Alessandra Contigiani con Maria Teresa Tanoni
Di seguito un estratto dei sei appelli al voto.
Pierluigi Cipolla per Vinicio Morgoni: «Sono entrato in questa coalizione perché credo non sia più possibile andare avanti in questo modo. Ci vuole qualcuno che non sia legato alla politica, siamo civici e vogliamo lavorare per la città. Ho il sogno di sistemare il porto una volta per tutte, così come chi vi lavora all’interno. Punteremo a questo».
Il pubblico presente al confronto di Cronache Maceatesi
Mirella Franco per Paolo Squadroni: «Noi abbiamo puntato sulla democrazia integrale. Sulla rendicontazione di tutto quello che l’amministrazione fa: non solo riattivare i comitati di quartiere, dare loro forza, ma creare momenti di confronto. Il punto dell’accessibilità è particolarmente importante, non credo che il turismo possa continuare se non è rivolto a tutti. Serve l’umanizzazione dei servizi, nel rispetto della persona e della libertà di scelta personale».
Maria Teresa Tanoni per Alessandra Contigiani: «Finora non ho mai fatto politica, ma se non ci occupiamo noi della politica questa si occuperà di noi. Chiedo il voto per la coerenza, l’impegno, la trasparenza. Non faremo mai qualcosa cercando soluzioni inimmaginabili, cerchiamo di avere un colloquio con la cittadinanza e di essere trasparenti».
Letizia Murri per Mirella Paglialunga: «Punteremo al cambio di passo nel metodo e nelle finalità e riteniamo che Mirella incarni questo cambiamento. L’ho conosciuta nell’ambito della scuola, l’ho vista amministrare il bene pubblico: è una donna determinata, che non fa grandi promesse se non quelle che può mantenere. Abbiamo elaborato un programma tutti insieme, divisi per ambito, sono venute fuori parole chiave in tutte le commissioni: Trasparenza, correttezza e cambiamento vero che abbia al centro la persona».
Giovanna Capodarca per Fabrizio Ciarapica: «Noi invece non vogliamo il cambiamento. Conosciamo tutti come la burocrazia sia lunga per realizzare le cose buone e Fabrizio Ciarapica è stato operativo solo tre anni. Due anni c’è stato un fermo: ci sono lavori iniziati, progetti passati, stanno arrivando i fondi per realizzati. Cambiare oggi significa bloccare di nuovo tutto».
Lavinia Bianchi per Silvia Squadroni: «La nostra candidata è vera, trasparente e coraggiosa. Ha camminato insieme a noi ragazzi in tutto il periodo della campagna elettorale, rappresenta la civitanovesità. Ho conosciuto questa donna a gennaio e per me ha rappresentato una guida, la donna che vorrei diventare. Ha preso noi ragazzi creando un clima bellissimo nella nostra lista, ha creato un gruppo coeso, di persone competenti che possono far risorgere una città che sembra morente».
I sei candidati sindaci al confronto di Cronache Maceratesi
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Ciarapica è stato molto operativo presso la stazione per richiedere il rimborso del biglietto solo andata per Ancona e per ben due volte. Poi come umano ha superato gli errori umanamente possibili che si dovrebbero concedere ad un sindaco quando non è in fuga. Restano però le tante promesse tipo “campa cavallo che l’erba cresce!”. Tutti più o meno chiedono trasparenza. Beh, l’unica cosa certa e comprovata da cinque anni non è con Forza Italia e con altri soci che si può ottenere, di sicuro non a Civitanova dove il cittadino notoriamente è stato utilizzato il giorno del voto e poi accatastato e se il maceratese, dice che lo ha soprannominato ” dieci passi” perché si ferma in continuazione a parlare con i “suoi ” amministrati, si limitasse a portare solo le paste e non portare più i Campari.