Ci sono sei ricoveri in meno rispetto a ieri nelle strutture ospedaliere della regione, con il tasso d’occupazione delle terapie intensive inferiore al 20% e quello delle aree mediche di poco superiore al 30%: un trend che se confermato riporterà le Marche in zona gialla. Una persona morta, positiva al Covid, si tratta di un 82enne di Cingoli che era ricoverato a Jesi e aveva delle patologie pregresse. Questa l’estrema sintesi del report con la situazione complessiva registrata oggi dal Servizio Sanità della Regione.
Venendo ai ricoveri, sono sei in meno, come detto, rispetto a ieri nelle strutture ospedaliere delle Marche. Nel dettaglio: uno in meno in terapia intensiva, sette in meno in reparti non intensivi, due in più in semintensiva, 41 i dimessi. Nel complesso ci sono quindi 361 pazienti negli ospedali della regione, più 48 nei pronto soccorso che non sono conteggiati non essendo ricoverati (di cui 7 a Macerata, 5 a Civitanova e 3 a Camerino).
Sono così suddivisi: in terapia intensiva 50 ricoverati di cui 5 a Civitanova (il 19,5% rispetto ai 256 posti letto disponibili attualmente nelle Marche, parametro entro il limite per la zona gialla) e in Area medica 311 persone di cui 7 a Civitanova e 8 a Macerata in semintensiva e 6 a Civitanova, 8 a Macerata e 17 a San Severino in reparti non intensivi (il 30,2% dei posti totali della Regione che sono 1.027, se si scendesse sotto il 30% con altri 3 ricoveri in meno sarebbe anche questo parametro da zona gialla).
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Suggerimento: per ascoltare l’articolo, anzichè leggerlo cliccare sul triangolino nero a sinistra sotto la foto grande. Poi si capirà quando siamo, in Italia ormai penosi!!! https://www.nicolaporro.it/covid-johnson-libera-anche-i-positivi/?fbclid=IwAR1Og5CZsImcGPz8-GrNCjN4lmnvUvkUOgNvG7b6C4cL5jIByqNVhJQ9_8o
Da un sito terrapiattista:
Sta diventando la nuova e inquietante normalità censurare chi ragiona con la propria testa, ma questa volta, per avere la disapprovazione da parte del Sistema, è bastato scrivere sulla lavagnetta del locale un messaggio che infonde coraggio a chi vive nel terrore.
È accaduto a Urbino, al Caffè del Sole, un bar molto conosciuto dagli abitanti. I due proprietari, stanchi dell’oppressione che i cittadini stanno vivendo, hanno pensato di rianimarli con una frase esortativa:
“Raccomandiamo alla gentile clientela di non smettere di vivere per paura di morire.”
Il potere omologante e totalitario non ha fatto attendere la risposta. Poco tempo dopo l’esposizione, fuori dal locale si sono presentate due pattuglie, una della Polizia e una dei Carabinieri, intimando i gestori del locale di cancellare quanto scritto sulla lavagna: “Toglietela altrimenti saranno presi provvedimenti”.
La polizia del pensiero colpisce ancora!
È bastato poco per passare dalla limitazione della libertà di circolazione alla limitazione della libertà d’espressione, e ciò è un’ennesima gravissima minaccia ai principi democratici.
Nonostante le intimidazioni, i nostri due eroi hanno deciso di non piegarsi. “Non c’è scritto nulla di illegittimo” commenta il proprietario. Forse per i tempi che corrono hanno fatto qualcosa di peggiore: esortano la gente a riflettere.
Il messaggio non è stato cancellato, è ancora visibile, e chiunque voglia passare da loro per gustarsi qualcosa, si vedrà accolto calorosamente.
(Massimo A. Cascone, 10.02.2022)
”Tutto quanto voi abbandonerete per me lo ritroverete centuplicato sin da quaggiù”. L’abbandono stesso è questo centuplo.
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