Covid, 2.519 nuovi casi nelle Marche
Lo sfogo di Acquaroli sulla zona arancione:
«La gente è stanca e sfiduciata»

I DATI dell'Osservatorio epidemiologico - Due i ricoveri in più, cinque le persone decedute. Nelle ultime 24 ore testati 7.352 nel percorso nuove diagnosi, positivo il 34%. Il tasso cumulativo ogni 100mila abitanti è in calo di circa 10mila contagi rispetto alla settimana scorsa. Il governatore ribadisce le sue perplessità sul sistema delle fasce di colore: «Oggi la percezione è diversa, nei pronto soccorso, nelle terapie intensive e nelle strutture ospedaliere»

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Sono 2.519 i nuovi casi di Covid nelle Marche. E’ quanto comunica l’Osservatorio epidemiologico regionale dopo l’esame, nelle ultime 24 ore, di 9.525 tamponi: 7352 nel percorso nuove diagnosi e 2.173 nel percorso guariti. L‘incidenza dei positivi scende al 34%, mentre il tasso cumulativo di contagi ogni 100mila abitanti è a 1.896, su base settimanale un calo di 10mila contagi circa rispetto a domenica scorsa. La provincia che ha fatto registrare più contagi è Ancona (750), seguono: Macerata (594), Pesaro-Urbino (426), Ascoli (363), Fermo (301) e 85 da fuori regione. Di questi, 699 sono tra under 18, 208 tra 19-24 anni, 678 tra 25-44 anni, 584 tra 45-59 anni, 195 tra 60-69 anni, 255 tra over 70. I sintomatici sono 534.

E in vista dell’entrata, domani, in zona arancione il presidente della Regione Francesco Acquaroli ribadisce le sua contrarietà con un post sul suo profilo Facebook. Come già detto nei giorni scorsi, il governatore ritiene ormai superato il sistema delle fasce di colore e continua a dirsi perplesso sull’impatto che queste misure possono avere sul tessuto economico e sociale.

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Il governatore Francesco Acquaroli

«Quasi sempre, seppur non perfettamente in linea con gli indirizzi del Governo, ho tenuto un atteggiamento collaborativo, riconoscendo anche la complessità della gestione della pandemia- scrive Acquaroli – Questa volta però non posso esimermi dall’esternare la mia forte perplessità non tanto per il passaggio di colore che ci toccherà da domani, ma per l’approccio alla fase che stiamo vivendo nei nostri territori. La gente è stanca, disorientata, perplessa e sfiduciata, anche dall’enorme massa di prescrizioni burocratiche che cambiano di continuo. Ormai sono trascorsi due anni dall’inizio di questo incubo, e se in tante occasioni le chiusure e le restrizioni sono state necessarie, oggi sono percepite come un accanimento ideologico, ingiustificato e dannoso. Secondo i tecnici e i consulenti del Ministero queste misure sono ancora necessarie».

«Non tocca a me esprimermi – continua Acquaroli – perché non sono né virologo né tantomeno medico ma, in questa occasione, non posso tacere le perplessità. L’impatto sociale ed economico è fortissimo, nei giovani, nelle piccole imprese e in molti ambiti però, davanti alla sicurezza e alla salute, davanti alla tenuta del sistema sanitario, nessuno ha opposto resistenza. Oggi la percezione è diversa, nei pronto soccorso, nelle terapie intensive e anche nelle strutture ospedaliere. Non voglio dire che è tutto passato, ci mancherebbe, ma la situazione è completamente diversa rispetto alle prime tre ondate.
Dal Governo ci aspettiamo semplificazione e comprensione e, se davvero ancora le restrizioni servono, allora occorre aiutare le imprese, altrimenti facciamole lavorare».

terapia-intensiva-covidI DATI DI OGGI – Ci sono due ricoveri in più rispetto a ieri nelle strutture ospedaliere della regione. Cinque i morti positivi al Covid, avevano tutti delle patologie pregresse. Questa l’estrema sintesi del report con la situazione complessiva registrata oggi dal Servizio Sanità della Regione. Per quanto riguarda le vittime sono morti un 81enne di Appignano del Tronto, una 58enne di Comunanza, una 94enne di Montecalvo in Foglia, un 90enne di Pesaro e un 55enne di Pergola.

Venendo ai ricoveri, sono due in più rispetto a ieri nelle strutture ospedaliere delle Marche. Nel dettaglio: due in più in terapia intensiva, due in più in reparti non intensivi, due in meno in semintensiva, 19 i dimessi. Nel complesso ci sono quindi 379 pazienti negli ospedali della regione, più 52 nei pronto soccorso che non sono conteggiati non essendo ricoverati (di cui 12 a Macerata, 10 a Civitanova, 3 a Camerino).

Sono così suddivisi: in terapia intensiva 54 ricoverati di cui 4 a Civitanova (il 21,1% rispetto ai 256 posti letto disponibili attualmente nelle Marche) e in Area medica 325 persone di cui 7 a Civitanova e 9 a Macerata in semintensiva e 7 a Civitanova, 15 a Macerata e 17 a San Severino in reparti non intensivi (il 31,6% dei posti totali della Regione che sono 1.027). Sono 235 gli ospiti nelle strutture territoriali e 51.539 le persone in quarantena nelle Marche, di cui 10.602 nel Maceratese. 



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