Matelica emigrato ad Ancona, Ricotta:
«Stadio non idoneo, è il vero motivo»
Sacchi: «Problema risolto in pochi giorni»

MACERATA - Il capogruppo dem ha interrogato l'assessore sulla vicenda Canil. Temi caldi affrontati nella seduta di questo pomeriggio il gattile vicino al cimitero, gli alberi tagliati alle ex Casermette e il sottopasso in via Roma. I consiglieri hanno salutato il sindaco Parcaroli il quale, uscito ieri dall'ospedale, non ha partecipato all'assise

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Narciso Ricotta

di Luca Patrassi

Notti magiche per la nazionale di Mancini, pomeriggi meno magici in Consiglio dove oggi la seduta è iniziata dalla vicenda Canil con il Matelica Calcio emigrato ad Ancona. Alla ricerca di dare la colpa all’amministrazione comunale, e in particolare all’assessore Sacchi, il capogruppo dem Narciso Ricotta ha presentato un’interrogazione lamentando come in tutto questo la giunta abbia finito – secondo l’ex candidato sindaco – con il cogliere un unico risultato, quello di umiliare la Maceratese di Crocioni. «Sbagliato anche il metodo – ha detto Ricotta -, non è stato fatto un tavolo come è invece stato fatto ad Ancona dove hanno subito coinvolto tutte le forze in campo. La giunta invece ha trattato con il Matelica escludendo Crocioni, Canil ha discusso con le società minori escludendo il Comune ed alla fine si sarebbe dovuti arrivare all’assurdo che la Maceratese nell’anno del centenario doveva andare a giocare a Villa Potenza. Poi è saltato tutto perché il motivo vero è che la giunta non ha mai adottato la delibera richiesta di sistemazione dello stadio per rendere idoneo l’Helvia Recina nei tempi indicati. Ad Ancona Canil ha trovato tutto e subito ed ha accettato quello che chiedevate voi, vi siete fatti strumentalizzare per nulla».

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Riccardo Sacchi

L’assessore Riccardo Sacchi ha fatto una lunga cronistoria, asserendo che c’erano diversi imprenditori che si erano dichiarati disponibili (non sono stati indicati nomi ed importi, ndr): «Ci tengo a ringraziare gli uffici comunali – ha detto l’assessore – per aver risolto in pochi giorni una serie di problematiche legate alle richieste fatte per sistemare lo stadio. Sostanzialmente l’unico punto fermo era che nel giro di un anno o due il nome sarebbe diventato quello della Maceratese». La questione è appunto finita con Canil ad Ancona dove ha trovato porte aperte, non solo chiacchiere e promesse di sostegni economici.

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Alberto Cicarè

Dalla Maceratese si è passati a un altro tema caldo dell’estate maceratese: il gattile, il resort a cinque stelle al cimitero per la colonia felina. Il consigliere comunale di Strada Comune Alberto Cicarè ha chiesto chiarimenti sull’iniziativa, sull’esclusione delle associazioni animaliste dalla discussione sul progetto e sull’utilizzo dei fondi pubblici. L’assessore Laura Laviano ha ribadito la sua posizione: «Le colonie feline sono protette per legge, in tutta Italia ce ne sono nei cimiteri. A Macerata si è trattato di intervenire per risolvere un problema sanitario che era emerso con la morte di diversi gatti, i riscontri sanitari effettuati hanno confermato l’esistenza di patologie. In precedenza si era rivelata un flop l’iniziativa della ex amministrazione di far lasciare il cibo all’esterno delle mura del cimitero, cosa che ha prodotto soltanto l’afflusso ulteriori di cani e di fauna selvatica. La spesa di 11mila euro è per seimila euro dovuta alla sistemazione dell’area adiacente al cimitero e per la rimanente alla realizzazione dei due box che peraltro sono mobili e dunque usabili anche altrove». Ricotta ha poi chiesto informazioni all’assessore Marco Caldarelli su una questione tecnica legata alla Tari con possibilità per le utenze non domestiche di conferire i rifiuti solidi urbani ad altri operatori diversi dal Cosmari, qualora sia ritenuto vantaggioso.

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Andrea Boccia

Poi il consigliere Andrea Boccia dei 5 Stelle ha toccato il tasto dolente dell’ex bosco dell’area Casermette, raso al suolo, o quasi come è stato detto, per far posto a un supermercato. Un supermercato Eurospin nato per effetto di una concessione edilizia ottenuta dall’ex giunta Carancini e di una autorizzazione recentissima dell’ufficio tecnico ad abbattere anche una ventina di piante che inizialmente dovevano rimanere al loro posto. Boccia ha ripetuto le argomentazioni già sollevate, osservando come la questione sia stata segnalata alle forze dell’ordine per le verifiche di competenza. «Piante con 70 anni di vita sostituite da piante di un metro. Parlavano di un campus, ed invece di boschi e servizi ci siamo trovati con uno scatolone di cemento. Fini a pochi mesi fa le piante erano state visionate e segnate come da salvare, poi si sono tutte ammalorate». L’assessore Andrea Marchiori ha replicando facendo la cronistoria degli eventi, sottolineando la perfetta sinergia esistente tra giunta ed uffici, ed aggiungendo come «negli ultimi venti anni ci sia stata un’assenza totale di una qualunque manutenzione che ha portato al degrado dell’area delle Casermette. Ora i sacrifici fatti sono stati compensati con alberature autoctone, c’erano rischi di sicurezza. Peraltro il tutto tende a un miglioramento dell’ecosistema della area».
Convenevoli in casa Lega poi con l’interrogazione del capogruppo Claudio Carbonari al collega di partito ed assessore Andrea Marchiori sul sottopasso per togliere di mezzo il passaggio a livello di via Roma. Marchiori ha detto che «c’era un progetto del 2008 che giaceva nella soffitta dell’ufficio tecnico del Comune, inutilizzabile perchè prevedeva uno scavo su sede stradale con blocco della strada per un anno, perchè era alto solo tre metri e perchè presentava una pendenza del 13%. Ora invece abbiamo il finanziato la realizzazione del progetto definitivo, qualche mese e Rete Ferroviaria Italiana bandirà poi l’appalto la cui spesa sarà sostenuta da Rfi, Regione e Comune . Un anno il tempo previsto per i lavori». Carbonari ha ringraziato l’assessore per la risposta, anche se Marchiori nulla ha detto sulla ripartizione della spesa tra gli Enti citati.

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Ninfa Contigiani

Infine Ninfa Contigiani, consigliere dem, ha chiesto a che punto sia la questione della realizzazione della nuova sede della Questura, frutto alcuni anni fa di un protocollo di intesa con il Ministero, allora a guida Minniti. Marchiori ha detto che la giunta Parcaroli è disponibile a trovare le strade per realizzare l’opera, azione immobiliare e di riorganizzazione dei servizi, che interessa Cassa depositi e prestiti e il ministero. Intanto ieri sera il sindaco Sandro Parcaroli è stato dimesso dall’ospedale ed è dunque tornato a casa dove osserverà alcuni giorni di riposo, oggi diversi consiglieri gli hanno rivolto un saluto nel corso della seduta dell’assise cittadina.

 

 

 

 

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