Il consigliere Corrado Carminelli
«Sisma Centro Italia 2016: a Sefro è stato adottato uno dei primi piani attuativi dell’intero cratere. La ricostruzione post terremoto muove piccoli passi, ma non si ferma». Con queste parole inizia la nota del Comune che dopo aver ricordato che ci sono «ben due borghi interamente devastati dal sisma del 2016. Entrambi sono stati oggetto di perimetrazione, una sorta di zona rossa, a seguito delle scosse del famigerato ottobre, poiché la percentuale di inagibilità gravi rasenta il 100% degli immobili presenti» annuncia il provvedimento scaturito dal Consiglio comunale del 14 dicembre scorso: «all’unanimità, l’intera assise ha approvato l’adozione dello strumento urbanistico per la frazione di Sorti-Cerreto, che ora consentirà ai proprietari di poter far partire la ricostruzione. Maggioranza e minoranza hanno infatti collaborato attivamente affinché questo strumento essenziale per la ricostruzione potesse vedere la luce in tempi brevi». Grande soddisfazione del consigliere con delega alla ricostruzione Corrado Carminelli: «Siamo molto contenti di avere messo nero su bianco il percorso amministrativo che ora consentirà di avviare gli interventi di ripristino. Purtroppo i tempi non sono brevi. Le norme prevedono percorsi articolati, ma ora siamo al punto di arrivo amministrativo e al punto di partenza edilizio. Speriamo di vedere presto impalcature e gru».
Si accoda anche il sindaco Pietro Tapanelli: «Sicuramente siamo soddisfatti poiché è stato fatto un grande lavoro da parte dei nostri tecnici comunali e dello studio Trampini di Cerreto d’Esi. Grande collaborazione anche da parte della minoranza che ha suggerito alcune correzioni, prontamente recepite prima della pubblicazione. Da oggi, infatti, il piano attuativo è pubblicato e tutti gli interessati possono proporre osservazioni andando sul sito istituzionale del Comune. A breve seguirà l’approvazione definitiva, ma il piano è già operativo e la ricostruzione può iniziare». A Sefro è presente anche un’altra perimetrazione, quella di Sorti-Butino. «Qui la questione è molto più complessa – prosegue il primo cittadino – in quanto ci sono importanti problemi di dissesto idrogeologico che indirizzano la prima analisi verso la delocalizzazione dell’intero abitato. La parola finale spetterà al commissario straordinario Giovanni Legnini, al termine della mappatura degli immobili e del loro livello di danno, che entro febbraio dovremmo riuscire ad avere. Il consigliere Carminelli e i tecnici comunali stanno lavorando senza sosta per abbreviare quanto più possibile il complesso iter».
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