Martina Cicconetti, consigliera del M5S
di Monia Orazi
«Per quando gli alloggi per i terremotati saranno pronti, si rischia che molti vi rinunceranno, perché preferiranno non fare un doppio trasloco per poco tempo, ed attenderanno di rientrare nelle loro case ricostruite». A dirlo è Martina Cicconetti, consigliera comunale di opposizione del Movimento 5 Stelle di Tolentino, che da tempo segue la vicenda. Sono 17 sino ad oggi le famiglie che hanno presentato rinuncia definitiva agli alloggi sostitutivi delle Sae, in costruzione a Tolentino, per chi ha perso la propria abitazione con il terremoto. Spiega la consigliera comunale del M5S: «Se già dal 17 febbraio 2020 sapevamo che alcune famiglie avevano rinunciato definitivamente ad avere la Sae, per quale motivo non abbiamo bloccato i lavori di costruzione di alcune palazzine più piccole, perché si stanno costruendo palazzine da 7, da 5 appartamenti, quando la domanda da farsi è se ci serviranno tutti questi alloggi, oppure ne stiamo costruendo più del numero necessario. Stiamo utilizzando fondi emergenziali della Protezione civile, per costruire delle palazzine. La domanda che facciamo è se saranno tutti utilizzati dai terremotati o no gli alloggi in costruzione. L’edilizia residenziale pubblica ha altri canali di finanziamento».
Il sindaco Giuseppe Pezzanesi
Se si allungheranno i tempi di realizzazione, spiega la consigliera comunale, ci sono rischi che un certo numero di alloggi non siano assegnati: «Da quello che sappiamo parlando con i cittadini, nel momento in cui sarà effettuata l’assegnazione degli appartamenti, cioè l’abbinamento ad esempio della famiglia A, all’alloggio B, e l’inquilino mette la firma accettando, quando sarà pronto e l’inquilino rinuncia perde il diritto al contributo di autonoma sistemazione. Tante persone ci hanno detto che se l’assegnazione sarà effettuata nel 2021, potrebbero rifiutare, perché forse dopo un anno avranno la casa pronte. Dunque un inquilino dovrebbe spendere 1.500 euro, per traslocare nell’appartamento realizzato dal Comune, per poi tornare nel giro di qualche tempo a casa propria. Si rimborsa solo il primo trasloco, una tantum, non i successivi. Ad esempio un ragazzo che ha firmato per andare a Borgo La Rancia, se rifiuta l’alloggio perde il Cas, molto probabilmente continuerà a pagare l’affitto finché non rientrerà a casa. Ci ha detto che se dovrà sborsare tremila euro per due traslochi, è una spesa comparabile con un anno di affitto, dunque attenderà di rientrare a casa propria».
Angelo Borrelli, capo della Protezione civile
Cicconetti rileva come i lavori in contrada Pace, in cui nel cronoprogramma iniziale era previsto il termine del 30 ottobre 2020, in realtà siano iniziati da pochi giorni. Intanto sul fronte sisma, il Comitato 30 ottobre ha scritto al capo nazionale di Protezione civile Angelo Borrelli, per rendere noti i ritardi nella costruzione degli alloggi alternativi alle Sae per i terremotati. «Intendiamo informarla sui gravi ritardi del Comune di Tolentino, sul cronoprogramma per la consegna degli appartamenti in sostituzione delle Sae – hanno scritto i referenti del comitato – se tutto andrà bene questi appartamenti saranno consegnati a 5, 6 anni di distanza dal sisma e gran parte di coloro che ne avevano fatto richiesta, pensando all’alloggio di emergenza, saranno rientrati a casa propria. Quindi avremo utilizzato i soldi della Protezione civile per la costruzione di alloggi destinati all’emergenza, solo per costruire patrimonio immobiliare. Perché tutto si può dire tranne che saranno serviti quando le persone ne avevano bisogno. Crediamo ci sia qualcosa che non torni». Nella lettera il Comitato ricorda anche quanto scritto dalla Presidenza del consiglio, in cui si evidenziava come data di consegna agosto 2019, per gli appartamenti sostitutivi delle Sae, per cui sono stati dati contributi per 21 milioni di euro. «Continuiamo a sentirci presi in giro dalle fantomatiche date di consegna, che variano di mese in mese e premettiamo, che due mesi di fermo causa emergenza sanitaria, è l’ennesima giustificazione da parte di chi tutto ha fatto, tranne preoccuparsi dei cittadini terremotati. Chiediamo inoltre, un controllo da parte vostra sulle spese spropositate nella zona container. Lei è a conoscenza che non tutti gli ospiti hanno il diritto di permanere nella zona, in quanto introdotti dal sindaco Pezzanesi per motivi diversi dal sisma», conclude il comitato.
Flavia Giombetti, presidente del comitato 30 ottobre
Dalla risposta di Borrelli ai rilievi del comitato si evince il nuovo cronoprogramma con cui il Comune di Tolentino intende consegnare le abitazioni: piazzale della Battaglia lotto A con 48 alloggi, i lavori consegnati il 27 maggio scorso dovrebbero terminare il 16 giugno 2021; piazzale della Battaglia lotto B con 18 alloggi, i lavori sono stati consegnati lo scorso 27 maggio, dovrebbero terminare il 17 febbraio 2021; via Otto Marzo lotto A con 8 alloggi, i lavori consegnati lo scorso 31 luglio dovrebbero terminare entro il 26 aprile 2021; via Otto Marzo lotto B con otto alloggi, i lavori consegnati lo scorso 31 luglio dovrebbero terminare entro il 26 aprile 2021; contrada Paterno con otto alloggi, i lavori consegnati lo scorso 17 giugno, dovrebbero terminare entro il prossimo 13 dicembre; contrada Pace lotto 2 con 24 alloggi, i lavori sono stati consegnati lo scorso 14 settembre e dovrebbero terminare l’11 luglio 2021; contrada Pace lotto 1 con 16 alloggi, i lavori sono stati consegnati lo scorso 22 ottobre e dovrebbero terminare il 19 agosto 2021. Gli unici alloggi terminati si trovano in contrada Sant’Angelo, 4 alloggi, sono consegnati il 7 dicembre 2019. Flavia Giombetti del comitato ricorda che «i 66 appartamenti di piazzale Battaglia dovevano essere consegnati il 1 ottobre 2020 ed attualmente sono in costruzione, i 16 in via Otto Marzo il 20 giugno scorso con i lavori iniziati a settembre, i 40 alloggi in contrada Pace dovevano essere consegnati il 20 ottobre scorso e ancora non c’è nessun cantiere, gli otto appartamenti di contrada Paterno che dovevano essere consegnati il primo maggio scorso sono ancora in costruzione. Le Sae inoltre sono fornite comprensive di arredo, chi andrà a vivere negli alloggi avrà un contributo per l’arredo di 4mila euro, i mobili che acquisterà poi resteranno ai privati».
Bravo sindaco!
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