Anita Galasse
di Michele Carbonari
«E’ sempre stata lucida e non aveva patologie pregresse. Penso che se non fosse arrivato il Covid avrebbe vissuto fino a cento anni». Con queste parole Anna Maria Vitali ricorda la madre Anita Galasse, morta ieri sera all’ospedale di Camerino a 93 anni. Era ospite della casa di riposo Lazzarelli di San Severino, messa in ginocchio dai tanti contagi, e da quindici giorni era risultata positiva, ma la situazione è peggiorata criticamente sabato scorso e nel giro di poche ore è deceduta. «Mia madra è sempre stata asintomatica. Sia io che mio fratello la salutavamo tramite videochiamate, era contenta e stava bene. Lunedì scorso ha iniziato a non mangiare e a non bere. I medici avevano intenzione di metterle un sondino gastrico, ma poi ha ripreso normalmente e quindi hanno rinunciato. Poi sabato ha avuto la febbre ed è stata portata all’ospedale di Camerino: era grave e con i polmoni finiti, era in coma. Mi chiedo come sia stato possibile, evidentemente era asintomatica ma la malattia circolava nei polmoni. Nonostante tutto ringrazio i dottori del nosocomio camerte – sottolinea la figlia -. Mia madre è sempre stata casalinga. A ottanta anni ha avuto una colecisti, mentre tre anni fa era caduta e si era rotta il femore. È stata operata sempre all’ospedale di Camerino e autonomamente ha deciso di andare a vivere in una casa di riposo». Anita Galassi era originaria di Pollenza, dove si svolgeranno i funerali (domani o mercoledì), ma viveva a Macerata prima di trasferirsi alla casa di riposo di San Severino.
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R.i.p Anita
Condoglianze
R.I.PAnita cara
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