Il governatore Francesco Acquaroli
«Credo che prima di chiudere una Regione all’interno dei propri comuni, i dati vadano analizzati a ragion veduta. Può esserci un contagio diffuso che cresce in maniera forte oppure dei focolai circoscritti che invece sono assolutamente sotto controllo. Sarebbe stato quantomeno opportuno che da martedì, giorno in cui abbiamo presentato i dati, ci fosse stato un confronto preventivo tra l’Iss e le nostre strutture sanitarie regionali, anche per valutare l’andamento conosciuto di questa ultima settimana. Comunque sarebbe stato auspicabile un maggiore preavviso che avrebbe evitato disagi a quelle attività economiche già penalizzate che si trovano improvvisamente chiuse». Con queste parole il governatore Francesco Acquaroli ha commentato l’inserimento delle Marche nelle aree arancioni, cioè quelle con il rischio medio, che impone il divieto di spostamento dal proprio comune di residenza e tra regioni e la chiusura di bar e ristoranti 7 giorni su 7 tutto il giorno. Secondo quanto spiegato da Acquaroli a “condannare” le Marche è stato l’indice Rt della prima settimana di novembre in rapporto a quello dell’ultima settimana di ottobre, passato da 1,01 a 1,55. La decisione è diventata ormai ufficiale ed è stato proprio il ministro Speranza a comunicarlo sul suo profilo Facebook ieri sera, quando ha scritto: «Ho appena firmato un’ordinanza che istituisce due nuove aree rosse (Campania e Toscana) e tre nuove aree arancioni (Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Marche). So che stiamo chiedendo ancora sacrifici, ma non c’è altra strada se vogliamo ridurre il numero dei decessi, limitare il contagio ed evitare una pressione insopportabile sulle nostre reti sanitarie. Ce la faremo. Ma è indispensabile il contributo di tutti». Decisione dunque fortemente contestata da Acquaroli.
Roberto Speranza, ministro della Salute
«Il ministro Speranza mi ha spiegato – sottolinea infatti il governatore – che negli indicatori in loro possesso, riferiti alla settimana dal 2 all’8 novembre, confrontata con la settimana dal 26 ottobre all’1 novembre, si è registrato un incremento rispetto a quella ancora precedente che aveva valori molto bassi. Questa variazione ha creato un’allerta che ha determinato questa decisione. A condannarci sarebbe stato dunque l’indice Rt riferito alla sola scorsa settimana, pari a 1,55. Ma allora paradossalmente, l’Rt della settimana precedente, che era pari a 1,01, avrebbe dovuto darci la possibilità di riaprire tutto, e questo chiaramente non è avvenuto. Servirebbero maggiore buonsenso e concertazione quando si determinano decisioni che costringono un milione e mezzo di abitanti all’interno del perimetro dei propri comuni e stabiliscono la chiusura di decine di attività economiche. Qualora questa scelta dovesse essere necessaria, noi non la avremmo contestata o criticata, con la responsabilità tipica della popolazione marchigiana. Ma tutto questo deve avvenire con un criterio oggettivo e non solo tramite un indice che ormai non è più riferito alla situazione attuale. Dispiace sicuramente veder ulteriormente compresse le nostre libertà e penalizzata la nostra economia, ma invito comunque a rispettare le misure previste dal Dpcm che avranno una validità di almeno due settimane, per garantire la salute pubblica e ridurre la pressione sul sistema sanitario».
Ma c’è un altro dato che ha portato al decreto del ministeriale, quello dell’incidenza dei positivi sul totale dei tamponi effettuati: pari a 30,8%, cioè uno 0,8% al di sopra del valore soglia. Acquaroli sottolinea come il contesto epidemiologico della nostra regione risulti in questo momento «in una fase di rallentamento della crescita progressiva dei casi positivi, e l’andamento dell’incidenza, ossia i nuovi casi giornalieri, nell’ultimo periodo – aggiunge – risulta in una fase di stabilizzazione seppur con numeri totali elevati che risultano, oramai da una settimana, attorno ai 700 casi al giorno. Gli indicatori che hanno determinato l’inserimento nella zona arancione si riferiscono al dato Rt e ad uno dei 21 indicatori monitorati, ossia quello che determina la “percentuale di tamponi positivi sul totale dei tamponi effettuati”. Nel primo caso, è stato considerato il dato di Rt 1,55, che fa riferimento alla settimana dal 2 all’8 di novembre, l’ultima settimana monitorata, che il Governo pubblica solitamente il venerdì sera. Nel secondo caso, il dato riferito all’indicatore che determina la “percentuale di tamponi positivi sul totale dei tamponi effettuati”, che si calcola su base settimanale, risulta pari al 30,8% (di solo 0,8% superiore al valore di riferimento che corrisponde al 30%). Questo indicatore – sottolinea il presidente – risente del sistema di contact tracing che attraverso i medici di medicina generale e i pediatri, i Dipartimenti di prevenzione, le Usca e i Distretti, mira a individuare i soggetti sintomatici e i loro contatti stretti, che hanno una elevata possibilità di risultare positivi. Questa metodologia ha l’obiettivo ad interrompere le catene di contagio, individuando direttamente il caso a rischio evidenziato dalla rete dei servizi ed è meno rivolto ai soggetti non a rischio. Proprio per questo motivo risulta alto il rapporto tra i tamponi positivi e quelli effettuati. Inoltre, nell’ultimo periodo il tasso di occupazione dei posti letto dedicati a pazienti Covid-19, anche se nell’ultima settimana è rimasto stabile, risulta superiore al 40%. Un dato che è continuamente monitorato e tiene alta l’attenzione».
Devi farti valere non chiacchiere
Eh per fortuna cerisciò che aveva creato il covid center, sennò eravamo già in rosso..
Si ma le terapie intensive come stanno messe???? Sarà da dire anche questo o no?
Con i dati di oggi indice a 32.8 forse sta crescendo?
Ma smettetela con questo scarica barile e assumetevi le vostre responsabilità come regione, la situazione è grave e abbiate il coraggio di affrontare le scelte difficili! 13 novembre 35,66% di tamponi positivi, 11 morti .... non siete più in campagna elettorale!
Letizia Catarini signora in questo caso decide il ministro della salute e i suoi tecnici.. Vedi il governatore della regione Campania urla ma non può fare niente
Giorgio Menichelli potevano muoversi prima.... Come Regione avevano dei margini decisionali per arginare l'aumento di contagi. La verità è che assumersi delle responsabilità non è semplice perché si perde il consenso popolare.....
Sonia Guiggi l altro come dice lei ha chiuso alcune zone delle marche il 24 febbraio senza un positivo, il primo uscì il giorno dopo, questo, Aquaroli, con quasi 800 positivi al giorno e morti ieri ha dichiarato che rimanevamo in zona gialla è un genio poi c'è chi gli crede. Lui non è presidente di un condominio ma di una regione e non può fare simili dichiarazioni anche sapendo dei problemi che ci sono negli ospedali.
Letizia Catarini tamponi positivi al raffreddore,se lo fai al gatto pure lui ce l ha il covid,ma di cosa state parlando bo
Mauro Corsetti infatti l' undici ottobre in Italia c erano 420 ricoverati in terapia intensiva oggi 3.300 quindi sono tutti raffreddati, che pena fate voi che negate il virus, poi fra un mese se i numeri sono questi le terapie intensive saranno piene e per voi la colpa sarà del governo.
Andrea Bianchi difendere Ceriscioli è un impresa impossibile. Ha fatto due cose e nemmeno indispensabili.... Questo sta prendendo la stessa piega.....
Mauro Corsetti negazionista?
Sonia Guiggi semplicemente mente aperta
Inizia pure a dire le stesse cose di Fontana
Che dire? Tutti uguali, stiamo cadendo nel baratro dellincompetenza in tutti i settori.
Siete tutti ugualiiiiiii! Scuse,scuse.... è sempre colpa di qualcun'altro vero? Perché non ti opponi???
Rt più basso d'Italia insieme a quello della Sardegna. Non c'è stata la voglia e la personalità di andare contro ad una decisione assurda, soprattutto se si osservano in toto i 21 parametri. Fine della storia.
Daniele Petrelli ma gli ospedali??
Annarita guarda i dati dei parametri, siamo quelli messi meglio anche nelle strutture. Meglio addirittura di regioni che sono ancora gialle.
Daniele Petrelli eh capisco, ma meglio prevenire... I dati indicano ancora tanti contagi, meglio non superare certe soglie...
Annarita si può prevenire con ordinanze anti-assembramento come ha fatto ad esempio il Veneto, senza ricorrere ad un lockdown che obbliga attività alla chiusura totale, come bar e ristoranti. E ripeto, se le valutazioni sono fatte sui 21 parametri, noi dovremmo essere non gialli, giallissimi.
Daniele Petrelli condivido
Daniele Petrelli ha ragione, infatti il Veneto ha provveduto in autonomia, se le marche no, ci ha pensato il governo.
Daniele Petrelli provaci a metterti contro al ministro del consiglio Conte... PM 5 vs fratelli
Daniele Petrelli esatto!
Condivido!
Salvini e meloni vi hanno insegnato bene la frasetta da dire, eh! Stesse parole di fontana in Lombardia che ora, però, dice che è troppo presto per allentare le misure. Non ha mai fatto pace col cervello!
Ma è possibile che si faccia riferimento ai positivi quando i tamponi sino inaffidabili dal 95% ?Si devono contare solo i malati . La verità è ci vogliono rendere schiavi della paura !
La regione Marche è rientrata nell'ordinanza per un solo parametro , non si meritava la zona arancione e posso solo capire la rabbia del governatore acquaroli
Acquaro' gna che te svegli!!! Do' stavi quando avete fatto l'accordo tra ministero e regioni?!? Volete più autonomia solo per spendere i soldi ma per assumervi le responsabilità no eh?!? Vi piace vincere facile?!?!?
Se è così rosea la situazione fra 15 giorni si ravvederanno...
Poi ci spiegheranno perche'fra una settimana diventeremo zona rossa.... Aspettiamo.
Leggero? Mah...
lockdown leggero che tra qualche giorno sara' totale...
Se non era oggi era doma'.. erdaje co sti teatrini.
Ma se i positivi aumentano di giorno in giorno... Boh ... Come si fa a cascare così dal pero?
Angie Marchesani ma voi gli rt li leggete? Avete ascoltato cosa ha detto? Io boh
Roberta Angeli 21 indicatori...
Angie Marchesani io dico di ascoltare la.spiegazione dettagliata del presidente Acquaroli dove spiega la motivazione data dal governo centrale e spiega il suo iniziale stupore.
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Mi sembra che i dati parlino chiaro.
Invece di fare chiacchiere dopo…fatti mostrare i dati del Lazio e del Veneto…che sono ancora gialle…e potevi almeno sforzarti a fare chiudere da lunedì…in modo che i poveri ristoratori smaltivano merce(tanto per il giorno lunedì o domenica che cambiava?)…ma niente da fare con te!!!!
Ieri Linkiesta ha definito quella della Meloni un’opposizione “gnè gnè gnè”.
Speriamo che il nuovo Presidente della Regione non segua la stessa strada.
scusate, ma i pronto soccorsi della provincia di Macerata sono pieni di malati, la palazzina ex-infettive a MC è piena (43 posti letto dedicati), al Covid Ospital di Civitanova mancano i medici e gli infermieri per aprire gli altri moduli: siamo giallissimi?????
A me,visto come si sono messe le cose,pare che la sola strada da prendere sia quella di lasciare ogni decisione ad un solo organismo medico nazionale.La politica è condizionata da elementi troppo disomogenei.
Ma quando capirete che c’è da fare più tamponi? Con un duplice effetto positivo: maggiore controllo della diffusione e abbassamento della percentuale di positivi. Come in Veneto. Se li facciamo solo a chi sta male e famiglia, per forza che sforiamo…
leggendo vari e molteplici vostri interventi, mi rendo conto che la Provincia di Macerata pullula di Virologi!
Bona giornata a tutti,
come già evidenziato in altra sede, appare incomprensibile il metodo di calcolo dell’indice R(t) sulla base dei soli positivi sintomatici che erano la maggioranza nella rima ondata di primavera mentre sono ora largamente maggioritari quelli asintomatici. Delle quattro tipologie di asintomatici solo una non è contagiosa e appare inderogabile mutare il calcolo dell’indice R(t) su tutti i positivi. Il resto è demagogia visto che dobbiamo tutti superare l’emergenza in atto, con prudenza e consapevolezza.