L’incontro di oggi sulla situazione pandemica nelle Marche tra il governatore Francesco Acquaroli e i vertici della sanità
AGGIORNAMENTO DELLE 16,45 – Dopo l’incontro in Regione, in cui il governatore Francesco Acquaroli aveva parlato di possibile utilizzo della mascherina tutto il giorno nelle Marche in caso di assembramenti, il neo governatore ha annunciato su Facebook: «Oltre ai provvedimenti già in essere, abbiamo deciso di emettere un’ordinanza che amplia, dalla mezzanotte di oggi, l’obbligo di utilizzo della mascherina all’aperto, in caso di assembramenti, per l’intera giornata. Per assembramento, si intende ogni agglomerato con più di 2 persone dove non è possibile mantenere la distanza di sicurezza di almeno un metro. La situazione è assolutamente sotto controllo e non bisogna creare allarmismi, ma la prevenzione si fa oggi. Dobbiamo mettere in campo fin da subito tutte le misure volte ad evitare l’aumento dei contagi. Dobbiamo mettere in campo fin da subito tutte le misure volte ad evitare l’aumento dei contagi». Di più viene spiegato nel comunicato di Palazzo Raffaello.
Il provvedimento parte dalla mezzanotte di oggi e oltre che per i locali al chiuso, vale «anche all’aperto, negli spazi di pertinenza dei luoghi e locali aperti al pubblico, nonché negli spazi pubblici (piazze, slarghi, vie, lungomari) in caso di formazione di assembramenti anche di natura spontanea e o occasionali – dice Acquaroli -. L’obbligo rimane escluso per i bambini al di sotto dei 6 anni, per i portatori di patologie incompatibili con l’uso della mascherina e durante l’esercizio di attività motoria o sportiva. L’intento non è quello sanzionatorio, ma di una responsabilizzazione di tutti i cittadini: ognuno di noi può contribuire alla prevenzione sulla quale dobbiamo continuare a tenere alta la guardia. A questo scopo l’Asur si è dotata di tamponi rapidi che potranno essere utilizzati già dai prossimi giorni per eventuali casi sospetti anche nelle scuole per accorciare i tempi di risposta. L’attenzione è molto alta sul settore scolastico: il 18 ottobre è stato fissato come termine entro cui valutare a livello nazionale e regionale le effettive conseguenze a seguito dell’inizio delle lezioni in classe».
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Nadia Storti, direttrice dell’Asur Marche
di Martina Marinangeli (foto Giusy Marinelli)
Primo giorno a palazzo Raffaello per il neo governatore Francesco Acquaroli. All’ottavo piano è partito il vertice con il gotha sanitario regionale per fare il punto sulla gestione della pandemia: seduti al tavolo, la dirigente del Servizio sanitario Lucia di Furia, i direttori generali delle quattro aziende ospedaliere – Storti per l’Asur Caporossi per Torrette, Capalbo per Marche nord e Genga per l’Inrca –, la segretaria generale uscente Deborah Giraldi, Fabio Pistarelli e Mario Becchetti.
«Cerchiamo subito di capire qual è la situazione che sta evolvendo velocemente, in questi giorni anche nelle Marche – ha premesso Acquaroli prima di confrontarsi con i vertici marchigiani della sanità –. Non siamo per creare allarme, ma per essere allertati rispetto a quelli che saranno gli effetti della ripresa della pandemia. Bisogna capire i dati epidemiologici che si stanno verificando nei territori e se si devono prendere dei provvedimenti affinché ci possa essere maggior cautela. Si potrebbe ipotizzare l’obbligo della mascherina ma non voglio prendere decisioni da solo: ci sono autorità sanitarie competenti con cui relazionarsi».
Il vertice è stato preceduto da un incontro alla Confartigianato perché, sebbene l’emergenza Covid sia al primo punto in agenda, «le priorità sono tantissime: dalla pandemia, appunto, alla ricostruzione, fino alla crisi del lavoro e gli effetti di questo ritorno dei contagi. Sono allarmanti i dati del secondo trimestre per le imprese. Dobbiamo discutere subito le strategie da intraprendere sulle infrastrutture ed intorno al Recovery fund. Tanti argomenti, tutti si attualità estrema. Cercheremo di affrontarli tutti nell’ordine della priorità e dell’emergenza». Quanto alla questione del Covid hospital, «non abbiamo approccio ideologico – ha sottolineato il governatore –. C’è, ma sicuramente non lo potremo aprire per tre pazienti perché credo sia un atteggiamento sbagliato e molto propagandistico. E significa togliere risorse di personale alle strutture ed alla normale attività. Sarà aperto quando, eventualmente, ci sarà la necessità e lo valuteremo con gli addetti del settore, nel reciproco rispetto tra chi lavora nella sanità e chi ha le responsabilità di governare la Regione. I dirigenti delle strutture sanitarie saranno determinanti per stabilire le condizioni sufficienti per stabilire se possa essere riaperto. Speriamo, e lo dico come auspicio, che non ci sia bisogno di riaprirlo perché questo significherebbe che la pandemia non produce effetti importanti per la salute dei nostri concittadini». Inoltre, «l’attenzione sulle scuole va posta in maniera fortissima: si parla del 18 ottobre come elemento di valutazione per gli effetti della riapertura». Al termine dell’incontro sulla sanità, Acquaroli partirà alla volta di Assisi, per celebrare la Festa di San Francesco.
molto bene, comunque, l'ho sempre indossata
Praticamente nulla di diverso da adesso, se non si può mantenere la distanza giusto indossare la mascherina.
io ho superato questo periodo storico di una mamma con la figlia all universita' .Ma e' tutto il giorno in trincea per lavorare non so quale e' meglio delle due situazioni.Le universita' si sono organizzate bene con lezioni non in presenza,possono sostenere gli esamj da casa .Cosa io farei mi dispiace per tutti i ragazzi che dovono fare questo sacrificio ma se fosse mia figlia la farei tornare a casa.E l universita' sibpuo' fare da casa senza problemi .Oramai sono grandi.
Sul trasporto pubblico locale con tutte le sue problematiche , cosa intende fare il nuovo governatore? .......SIlenzio assordante.
Allora perché non inizia col farla indossare al suo capo, o ai suoi alleati.... A no... Erano loro che a giugno andavano in giro a manifestare senza mascherina contro il governo... Adesso hanno cambiato idea?!?!? Che strano.....
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Ottimo approccio, totalmente non ideologico e non asservito, come in passato, ad esigenza di mera visibilità mediatica.
Tamponi rapidi e richieste d’aiuto altrettanto rapidi. E’ già sarebbe un bel progresso.
Spero che l’ordinanza venga recepita come un invito alla salvaguardia della saluti di tutti.
Questo e’ il risultato che non lo volevamo arrivare e dobbiamo ringraziare a tutti coloro che non portano mai la mascherina all’aperto e non dovesse bastare questa ordinanza ritorneremo di nuovo al lockdown dove eravamo stati a marzo.
Pragmatismo e buon senso; cose che, finora, non hanno contraddistinto la sua parte politica nella gestione dell’epidemia.
Per il momento, e per quel che vale, è un buon inizio.
Incredibile che i commenti siano tutti a favore. Veramente ci hanno gabbato per bene. Sono riusciti a instillare il terrore e ci siamo cascati come allocchì
BENE, ora vediamo se i genitori indisciplinati mettono la mascherina quando accompagnano i propri figli a scuola fino all’ingresso, peccato che si rovinano il trucco.
Come al solito la confusione regna sovrana! Ognuno si aggiusta la norma come gli pare. Con riferimento all’ordinanza n. 36 del 3 ottobre 2020 l’articolo 1 al 1° comma specifica molto chiaramente che l’obbligo è nel caso in cui all’aperto vi sia “assembramento” poi al 2° comma si esclude tale obbligo per coloro che fanno attività “motoria e o sportiva”. Ora quel povero cittadino privo di mascherina che si vede comminare una contestazione elevata dall’autorità costituita cosa deve intendere per “assembramento”? e attività motoria? (passeggiare) o attività sportiva con amici? si è o no sottoposti a tale obbligo? in considerazione che non è stato chiarito dai vari DPCM che si sono susseguiti dal primo dell’8/3/2020 cosa si intenda per queste due ipotesi.Il decreto in parola non è tassativo in merito alla questione assembramenti, dunque si può ipotizzare che costituisca assembramento anche un gruppo composto da due persone. Ne è stato specificato cosa si intenda per attività motoria. Pertanto sarebbe quantomeno opportuno non liquidare la questione dicendo e soprattutto far credere di portare la protezione delle vie respiratorie (mascherina) per tutti sempre e comunque. Sarebbe altresì molto più consono e corretto non specificare “l’assembramento” come è stato scritto nell’articolo l’interpretazione data …”per assembramento si intende ogni agglomerato con più di due persone dove non è possibile mantenere la distanza di sicurezza”…non rispecchia certamente la citata Ordinanza!
https://www.regione.marche.it/Portals/0/Salute/Coronavirus/Regione%20Marche_Ordinanza%20COVID_19_n%2036%20del%203%20ottobre%202020.pdf
La nuova ordinanza ribadisce quello che le persone di buon senso già mettevano in atto, difronte alle scuole dei miei nipoti, in attesa della loro uscita, tutti abbastanza vicini, ma tutti con la mascherina!
Sempre a proposito di confusione alla quale vogliono portarci…….
https://tg24.sky.it/mondo/2020/09/03/coronavirus-francia-mascherine-aperto-tar?fbclid=IwAR0MbwTSq_L9CA0Kl9I_oyAWYQLUznxteVVpnnBNU9TFF1JPNFuV5nWIygQ
https://www.ilparagone.it/attualita/vaccino-lazio-tar-zingaretti/?fbclid=IwAR2oM8bsHp8D-GYETXfiVLQch8MJG4UTlmdO5aVYctoABQYyqY9nEVTarZU
h24 o in caso di assembramenti? Non è chiaro.
(ANSA) – “Sì, sono positiva. Ai primi sintomi ho subito effettuato il tampone che ha confermato la positività al Covid. Se me lo sono presa io che sto sempre attenta, uso sempre la mascherina, devo dire che il Covid è una brutta bestiaccia”. Lo dice all’ANSA Beatrice Lorenzin, deputata Pd ed ex ministro della Salute.
Le vie del Covid sono infinite…