«Assembramento alla stazione
dopo la soppressione di un treno»

MACERATA - La denuncia di un pendolare che stamattina ha immortalato una ressa di studenti dopo l'annullamento della corsa del convoglio 7089 delle 7,34: «Forse sarebbe bastato farli scendere in modo ordinato, ricordare loro di mantenere il distanziamento, farli disporre lungo il binario e se serviva richiamare l’attenzione con un colpo di fischietto. Purtroppo non è andata così»

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L’assembramento che si è creato stamattina alla stazione di Macerata immortalato dal nostro lettore

 

Soppresso un treno, assembramenti alla stazione. E’ successo stamattina a Macerata a a denunciare quanto accaduto è un nostro lettore, Fabrizio, che preferisce rimanere anonimo e si definisce un padre pendolare. «Stamattina, mentre mi recavo al lavoro – racconta – mi domandavo tra me e me, ma a chi affidiamo la sicurezza dei nostri ragazzi mentre si recano verso la loro scuola? Certo abbiamo ricevuto tante direttive e norme di comportamento, ma siamo sicuri che vengano tutte rispettate? Ma soprattutto, se accade una situazione inattesa, non prevista dalle norme definite, chi è chiamato ad adattare quelle norme alla situazione contingente? Sinceramente sono domande difficili alle quali rispondere, ma di certo ora so come non si deve fare. Può capitare infatti che un treno (magari un treno utilizzato da tanti studenti) venga soppresso, come accaduto questa mattina al treno 7089 delle ore 7,34 sulla linea Civitanova Marche-Fabriano? (in questa situazione non è nemmeno rilevante indicare il motivo della soppressione). Ci si aspetterebbe allora che venga fuori da chi dovrebbe controllare quella capacità di vedere o meglio prevedere i pericoli ai quali potremmo esporre i nostri ragazzi. Forse sarebbe bastato farli scendere in modo ordinato, ricordare loro di mantenere il distanziamento, farli disporre lungo il binario e se serviva richiamare l’attenzione con un colpo di fischietto. Purtroppo non è andata così». E infatti come testimonia la foto scattata stamattina, si è creata una ressa. «Conseguenza, – continua infatti il lettore – un enorme assembramento (per circa 30 minuti) è stato creato alla stazione di Macerata quando tutti i ragazzi (che ripeto, abbiamo il dovere di proteggere) sono stati fatti traslocare da un treno all’altro senza il minimo rispetto delle norme anti-covid. Il risultato è quello che vedete in foto. Si evidenzia tuttavia che quei ragazzi, avevano già da soli capito il pericolo e il 100% di loro indossava la mascherina. Prendiamola con filosofia diceva la mia professoressa di lettere. Pensiamo che tutto questo serva per imparare e non farlo capitare di nuovo, perché “in ballo” non c’è soltanto un giorno di scuola o centocinquanta ragazzi, ma c’è la nostra salute, la nostra economia, la nostra identità nazionale e, se i lettori mi permetteranno – conclude – personalmente non la lascerò portare via da chi pensa che si possa continuare a fare finta di nulla».

 

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