Dall’Inno ai lavoratori della banda di Loro Piceno fino al Cantamaggio matelicese. Niente può fermare l’entusiasmo di musicisti e stornellatori il primo di maggio, nemmeno il lockdown. Così, armati di pazienza, videocamere e internet, hanno realizzato dei video e delle dirette per rimanere vicini alle comunità che, se non ci fosse stato il pericolo coronavirus, avrebbero raggiunto vis a vis come ogni anno.
Robertino Paoloni
A Loro Piceno la banda cittadina il Primo maggio ha sempre suonato per le vie della città per festeggiare i lavoratori. Quest’anno invece ogni musicista si è registrato a casa propria, componendo poi il tutto in un video fatto girare tramite i social. Il brano scelto dalla banda è a tema: l’Inno ai lavoratori. L’idea è stata molto apprezzata dall’amministrazione e dai cittadini. «Le nostre comunità si basano su rapporti umani, fatti di dialogo, incontri e momenti conviviali e dover rinunciare a tutto questo dall’oggi al domani per un periodo lungo e non ben definito ci mette a dura prova – dice il sindaco Robertino Paoloni -. Ecco perché gesti come quelli del Corpo bandistico hanno un valore enorme in questo momento, ci fanno capire che siamo comunità, che anche senza poterci incontrare come prima nutriamo in noi un forte senso di appartenenza».
Il Cantamaggio matelicese in streaming
A Matelica e Fiuminata invece sono andati in scena in streaming gli stornellatori del Cantamaggio matelicese. Un modo di portare allegria nelle case in un modo diverso dall’usuale porta a porta che contraddistingue i canti del primo maggio. Tanti i commenti sotto la diretta Facebook, durata ben due ore. Una tradizione popolare portata avanti dal gruppo (guidato dal caposquadra Roberto Ubaldi di Matelica) che ha saputo reinventarsi grazie a internet.
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