Incendio alla Orim,
interrogazione in Consiglio

MACERATA - I consiglieri Marchiori e Sacchi chiedono risposte: pericoli per la salute, impatto sull'ambiente, modalità operative d'intervento, e l'idea di approntare una indagine specifica sui rischi derivanti dall'insediamento industriale

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Incendio alla Orim, i consiglieri Andrea Marchiori e Riccardo Sacchi chiedono chiarimenti alla giunta. I due esponenti di Forza Italia hanno presentato una interrogazione in Consiglio. Diversi i punti che vorrebbero venissero chiariti. Il primo è «in che tempi e modi il sindaco è stato informato dell’evento, se è stata attivata l’Unità di crisi locale e quale è stata la proceduta tecnica di intervento adottata dalle autorità competenti». Poi altro aspetto è su quali siano le tecniche usate da Arpam e Asur per eseguire gli accertamenti «sui fattori inquinanti». E ancora: «per quanto accertato, qual è stata la consistenza, la durata, l’entità e l’estensione spaziale della contaminazione della produzione del fumo, del gas e del vapore sprigionato dal rogo», domandano.

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Andrea Marchiori

Altro aspetto è sui valori di alcune sostanze come il monossido di carbonio, gli ossidi di azoto, le diossine. E in generale se a causa dell’incendio, scoppiato il 6 luglio, siano state emesse altre sostanze che magari si possono essere depositate su piante, acque, fabbricati.  E ancora, domandano «se sono state individuate particelle più grandi cadute velocemente al suolo vicino alla sorgente e particelle più piccole che hanno percorso distanze più lunghe» e poi «se sono stati utilizzati metalli come marcatori della nube tossica per effettuare una analisi rapida e se sono state approntate tecniche specifiche per una analisi particolareggiata dell’intera zona interessata dall’evento».

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Riccardo Sacchi

Ultimi aspetti: «quali strategie intende adottare l’amministrazione, anche in relazione al piano di protezione civile, per affrontare le fasi successive all’emergenza al fine di garantire la massima tutela per la salute pubblica della cittadinanza e, nell’ipotesi in cui vengano accertate responsabilità nonché danni e pregiudizi per la collettività, se sussistono i presupposti per attivare tutele risarcitorie anche in ragione della bonifica e ripristino del territorio interessato dall’evento». Ultimo punto: «se l’amministrazione intende approntare una indagine specifica sul rischio derivante dall’insediamento industriale così come trattato nel piano di Protezionale civile, anche in considerazione dello sviluppo urbanistico che negli anni ha avuto il territorio comunale».

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