di Gianluca Ginella
Incendio alla Orim, verdura e frutta: valori nella norma, notevolmente al di sotto dei limiti di legge. A comunicarlo è il Centro coordinamento soccorsi dopo l’incontro di oggi pomeriggio al Soi. «Arpam e Asur hanno dato conto delle prime analisi condotte sui prodotti alimentari (frutta e verdura) raccolti nelle zone interessate – si legge nella nota -. Le analisi hanno rilevato valori notevolmente al di sotto dei limiti normativi di riferimento alla presenza di metalli pesanti, idrocarburi, diossine». Il rogo alla Orim era scoppiato lo scorso 6 luglio nel capannone che tratta i solventi. Dopo lo spegnimento dell’incendio, erano partiti gli accertamenti di Arpam e Asur. I risultati erano attesi per questa sera e così è stato. Immediata poi la comunicazione degli enti interessati ai cittadini. Il comune di Corridonia ha diramato una comunicazione del Centro coordinamento soccorsi, per descrivere cosa è emerso dalle analisi, fornendo anche i risultati delle tabelle di Asur e Arpam relativamente a frutta e verdura che sono coltivate nella zona interessata dai fumi scaturiti dall’incendio.
Oggi il Centro coordinamento soccorsi si è riunito nella Sala operatativa integrata di Macerata: presenti presidente della Provincia, i sindaci di Macerata e Corridonia, l’Asur e l’Arpam, la prefettura, i carabinieri e i vigili del fuoco. «Asur e Arpam hanno dato conto delle prime analisi condotte sui prodotti alimentari (frutta e verdura) raccolti nelle zone interessate – dice la nota del Centro coordinamento soccorsi –. Sono state individuate le zone di campionamento sulla base della direzione di dispersione dei fumi desunta anche attraverso immagini da satellite visionate dal centro funzionale della Protezione civile regionale e sono stati prelevati campioni. Le analisi hanno rilevato valori notevolmente al di sotto dei limiti normativi di riferimento alla presenza di metalli pesanti, idrocarburi, diossine». Il Comune precisa però che resta l’invito «come normale prassi igienica a lavar accuratamente prodotti agricoli da destinare all’alimentazione». Per quanto riguarda invece i risultati dell’aria, dovrebbero essere comunicati domani. Sono inoltre in corso in queste ore, con la collaborazione della Orim, «ulteriori interventi necessari alla messa in sicurezza dell’azienda e per la salvaguardia della salute e dell’ambiente». «Nei prossimi giorni saranno rendicontate le risultanze dei campionamenti effettuati – a puro titolo precauzionale – alle fonti di approvvigionamento idropotabile». Le attività di monitoraggio e campionamento dell’aria e dell’acqua proseguiranno, per verificare l’evoluzione dello stato ambientale «al fine di approntare eventualmente ogni azione utile alla salute dei cittadini ed alla salvaguardia dell’ambiente». Il procuratore Giovanni Giorgio ha autorizzato, come chiesto nel corso della riunione alla Soi che si è svolta oggi pomeriggio, l’ispezione della sede della ditta da parte delle autorità competenti (Asur, Arpam, Vigili del fuoco) al fine di individuare gli interventi immediati diretti a garantire la messa in sicurezza degli impianti onde evitare fenomeni inquinanti. La procura inoltre provvederà a individuare cause e conseguenze dell’incendio nominando propri consulenti che effettueranno quanto prima una propria ispezione dei luoghi.
LE TABELLE:
Vediamo, ora però ci sono tanti produttori che hanno fatto eseguire privatamente le analisi sui loro prodotti per essere sicuri al 100%. Appena hanno i risultati li pubblicheranno anche loro.
Non so perché ma mi risulta difficile crederlo...
È ora di farla finita con questa storia, .... attività di smaltimento o affini sono delicate....o cè la massima sicurezza oppure sono attività da chiudere tramite provvedimenti della PA, senza arrivare al giudice.
Eravamo sicuri di questa risposta! È la stessa di quando è andata a fuoco tutta la plastica del cosmari, in quella occasione la diossina era nella norma!
Sarebbe cosa buona e giusta sapere se ci sono stai accessi ai pronto soccorso di persone che hanno accusato malori.
E le rondini come sono morte in quella zona ?
Ma voi commentatori seriali siete gli stessi che denunciano che nei vaccini ci sono scie chimiche, code di drago e zampe di facocero? Analizzatele voi se ne avete lo competenze, così come potete scegliere di farvi da soli un’appendicectomia.
Te pareva diversamente....i risultati devono essere pubblici...e con possibilità di comparazione
Ma va. . è una settimana che sto col mal di gola e tosse per lo schifo che sì respira
Siete in trecento a lamentarvi con 2 euro per uno fate fare le analisi privatamente altrimenti attenetevi a ciò che dicono le analisi ufficiali e basta
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Perché qualcuno aveva dei dubbi? Scommetterei che se viene eseguita l’autopsia agli animali trovati morti vicini e più lontani alla ” Nuvola Biologica ” saranno tutti morti d’infarto, impauriti dalle fiamme che alte si innalzavano al cielo in un bagliore che rendeva il tramonto ancora più infuocato, mentre il sole si sbrigava a ripararsi dietro i Sibillini, in attesa degli esami dell’Arpam. Domani, mi sa che non ci sarà la solita classica Aurora sull’Adriatico. Ah, qualcuno si preoccupava per il bruciore avvertito alla gola dopo quattro giorini dall’incendio. Sembra che siano bruciati rami di eucalipto che hanno così dato una rinfrescatina all’aria.
Perfetto, quindi i fiori da balcone si sono seccati per il caldo, gli uccelli si sono suicidati, il mal di gola mi è venuto per una corrente d’aria in contemporanea a decine di persone, le scorie nere levate dai balconi e dalle serrande, sono decorative ed a Piediripa faremo nascere un centro termale…..
La frutta e la verdura dell’agricoltura non biologica devono essere sempre lavate bene in superficie prima di mangiarle per via degli anticrittogamici. Anche l’effetto dell’esposizione agli agenti inquinanti prodottisi nel corso dell’incendio può essere eliminato con un accurato lavaggio superficiale.
I dipendenti della Orim:
«Siamo pronti a ricominciare
più determinati che mai»… penso che loro sanno bene cosa è successo e cosa è bruciato, quindi se vogliono tornarci forse la cosa non è così grave.
Il potere amministrativo, gli enti preposti, dovrebbero interrogarsi su quale sia l interesse pubblico. Inoltre in queste attività ci dovrebbero essere le telecamere sempre attive e dislocate su ogni mq dell ‘attività, per legge. È impossibile accettare che qualora si riprendesse questa attività non si siano accertate le responsabilità. Con il rispetto per tutti i dipendenti, ma prima si dovrebbero accertaree responsabilità. Attività del genere sono delicate, e non può finire tutto con una stretta di mano.
Nelle analisi effettuate per la valutazione dell’inquinamento provocato dalla ORIM uno dei parametri valutati è stata giustamente la concentrazione del Cadmio, uno dei metalli più tossici.
Negli ultimi quattro anni sono stati emanati due regolamenti comunitari (Reg. 420/2011/CE e Reg. 488/2014/CE) che fissano i limiti massimi di Cadmio consentiti negli alimenti, e delle opinioni scientifiche (EFSA 2009 e 2011) che definiscono e confermano il limite di assunzione settimanale ammissibile ponendolo pari a 2,5 microgrammi per chilogrammo di peso corporeo (1 µg = 1 millesimo di mg).
Ad esempio, il limite massimo settimanale di Cadmio per una persona di 60 kg = 0,150 mg (cioè 150 µg).
Nelle verdure a foglia delle zone contaminate sono state trovate concentrazioni di Cadmio fino a 0,010 mg per porzione, cioè se mangiassimo 1 porzione al giorno di quella verdura assumeremmo meno della metà del limite consentito.
Ma noi ci troviamo in ambiente tutto contaminato, per cui tutte le verdure, tutta la frutta, i cereali, il foraggio (e quindi latte e latticini), e mangimi derivati saranno contaminati.
Il calcolo del rischio per il Cadmio deve essere valutato sommando i rischi derivati da TUTTI i prodotti contaminati da Cadmio che compongono la dieta. Quindi mangiando solo prodotti a Km0 supereremmo di molto il limite massimo.
Ma il Cadmio è solo uno dei marcatori dell’inquinamento, ad esempio la Orim trattava molti metalli con elevati gradi di tossicità, che andranno valutati complessivamente.
In altre parole, esistono Istituti di Tossicologia, la Commissione si affidi ad esperti.
Per Sparapani. A me pare invece che la concentrazione di Cadmio sia espressa in mg/kg, non in mg/porzione. Se è così il suo ragionamento cade. Mi sbaglio?
Per Iacobini.
Come ho scritto l’ Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA), cioè l’organo di consulenza UE per la protezione della salute dei consumatori europei e la sicurezza del cibo e della catena alimentare, ha definito il limite massimo di Cadmio che può essere ingerito nella dieta. Se ad esempio una popolazione mangia contemporaneamente 4 porzioni di prodotti diversi contaminati con la metà del Cadmio consentito per legge, il risultato è che avrà ingerito il doppio della concentrazione tossica.
In casi come questo le autorità devono prendere provvedimenti più restrittivi.
Quindi non basta dire che ogni singolo prodotto esaminato rientra nella norma, se la contaminazione contamina tutti i prodotti la precauzione delle autorità deve essere maggiore.
Alcuni anni fa bruciarono delle fabbriche/magazzini lungo la costa (se non ricordo male mastice e prodotti plastici) relativa nube e le analisi dissero che tutto era nella norma.
Un paio di anni fa bruciarono, per molte ore, materie plastiche al Cosmari (e relativa nube) e le analisi dissero che tutto era nella norma.
Ora bruciano rifiuti speciali, con tanto di scoppi e nube densa e nera, ed ancora ci dicono che le analisi sono nella norma.
.
Ci credo, certo che ci credo, come no ci credo….