di Enrico Maria Scattolini
UN PUNTO avrebbe fatto comodo alla Maceratese in Alto Adige. A Bolzano (leggi la cronaca). Sarebbe stato perfino meritato (+) se il Sudtirol, nella ripresa, non fosse riuscito a trovare il bandolo di una matassa piuttosto aggrovigliata, a causa di proprie carenze offensive e della resistenza della difesa avversaria, con un bolide su calcio di punizione dalla lunga distanza. E con Forte un po’ distratto (-). Battuto dai tiri franchi altoatesini per la terza volta in questo campionato. Un record.
L’INERZIA DELL’INCONTRO ha negato possibilità di recupero ai biancorossi (-). Non solo perché mutilati di mezzo attacco, ma anche per via di una concentrazione non proprio al massimo dopo il salvifico exploit di Forlì.
SI E’ COSI’ CONCLUSA UNA SETTIMANA MOVIMENTATA per la Maceratese. Però positiva (+), dal momento che sembra si sia finalmente trovata la quadra per il pagamento ai giocatori delle quattro mensilità arretrate (leggi l’articolo).
INIZIANDO DA QUELLI DEL PRIMO BIMESTRE 2017 (+), al fine di non incorrere nella recidiva che potrebbe privare la Rata del titolo sportivo. Martedì prossimo verrebbero infatti liquidati gli emolumenti di gennaio e febbraio. Rispetto pertanto dei tempi canonici.
TEMPI RAPIDI SAREBBERO PREVISTI anche per onorare (+) i due impegni di fine 2016. Con una tranche (circa 180mila euro) dell’escussione della fidejussione presentata in Lega Pro da Spalletta a fine gennaio.
GIUDICHEREI FISIOLOGICO QUEST’ULTIMO PASSAGGIO, nonostante i dubbi negli ultimi giorni affiorati a Palazzo sulla tenuta della garanzia maltese (-).
INVECE MENO SCONTATO, e quindi molto più significativo, l’altro (+). Esprime l’intenzione del vertice fiorentino di sostenere, ovviamente nel rispetto delle regole, il processo di normalizzazione biancorosso.
RICORDO PERFETTAMENTE LA DISPONIBILITA’ in tal senso dichiarata dal presidente Gravina nell’intervista che mi concesse nel corso della sua visita all’Helvia Recina. Riguardo appunto alla possibilità di sbloccare, nei limiti del possibile, parte dei contributi da accreditare sul conto della Rata.
QUESTA SITUAZIONE apre inevitabilmente una parentesi di riflessione sul futuro biancorosso. Che mette a confronto due correnti di pensiero.
LA RECENTE RINUNCIA DI LA CAVA è stata letta dalla proprietà biancorossa con la secca riproposizione del concordato in bianco. Sia pure stemperata con il subordine della speranza di ulteriori manifestazioni d’interesse in extremis avanzate da altri operatori (leggi l’articolo). Comunque da ufficializzare non oltre l’assemblea del club biancorosso del prossimo mercoledì(+).
UN PO’COME INVOCARE un miracolo pasquale!
DA ALTRI INVECE METABOLIZZATA in elaborazioni (+) più adeguate al contesto; meno confliggenti con la prassi federale.
INTESE A SOLLECITARE SINERGIE DI SOSTEGNO DOMESTICHE /ESTERNE(+), in assenza delle quali il ricorso alla suddetta procedura concorsuale condurrebbe inevitabilmente al fallimento.
GRAVINA STA DIMOSTRANDO che non è sua intenzione spingere la Rata verso il default. Problemi del genere ne ha fin troppi altrove (-).
MA HA BISOGNO di atti di buona volontà dalla controparte(+).
TUTT’AFFATTO DIVERSI (-) dalle…invocazioni dell’Amministrazione comunale, nel doloroso ricordo degli ottocentomila euro spesi la scorsa estate per la messa a norma dell’Helvia Recina.
IL “TAGLIO” DEL DEBITO verso i giocatori di fatto dimezza (-) l’impegno finanziario di un milione di euro che martedì scorso ha spaventato Giorgio La Cava.
LA LIQUIDITA’, stavolta… umana, eventualmente prodotta da una nuova società potrebbe ridurre anche l’esposizione commerciale (+) attraverso accordi transattivi, considerata l’alternativa di un fallimento probabilmente con irrilevante massa attiva. (Mi permetto di rinviare a quanto ho scritto nell’ultima edizione di questa rubrica).
E’ PERO’ NECESSARIO CENSIRE subito le reali intenzioni di chi ha motivi e voglia di attivarsi (+).
INCOMINCIANDO DALLO STESSO LA CAVA, la cui eventuale disponibilità potrebbe essere verificata dall’avvocato Cofanelli (+). Principe del foro che sta prodigandosi per la salvezza della Maceratese: lui che non è ne “pistacoppo”, né rigorosamente calciofilo.
PROSEGUENDO con il gruppo di operatori locali che dovrebbe far capo ad un noto studio commerciale di Macerata, di cui da mesi è conosciuta la…confortante esistenza (+) , ma non ancora
l’autentico sentimento biancorosso e l’effettiva consistenza.
INFINE L’AZIONE DI AGGREGAZIONE E DI STIMOLO non può non coinvolgere il sindaco di Macerata. Soprattutto dopo la perdita della Lube. Nella corretta interpretazione dei suoi compiti istituzionali, dal medesimo giustamente puntualizzati (+) in più d’una circostanza.
DIETRO L’ANGOLO, infine, l’eventuale resilienza di Spalletta (-). Che ha in mano il 95% del capitale della Rata.
TUTTO CIO’ PER DARE UN’IDEA (purtroppo solo approssimativa!) di quanto la strada sia maledettamente in salita (-).
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Speriamo altrimenti sarebbe un peccato
Troppi giri di parole . Cosa significa dire che la strada e’ MALEDETTAMENTE IN SALITA ! Se c’e’ volonta’ e credo ci sia perche’ continuare a parlare di difficolta’ Si dia piuttosto un giusto necessario incoraggiamento a che la situazione si aggiusti prima possibile e torni il sereno con una Societa’ forte, ambiziosa coraggiosa e che dica chiaramente da subito dove vuole arrivare.
Scusi Ferroni, non mi sono accorto che la Maceratese stia pedalando in discesa.Deve preoccuparsi soltanto di frenare!