di Gianluca Ginella
«Non abbiamo intenzione di far precipitare la Maceratese in Terza categoria. Il concordato preventivo in bianco è a tutela del club e dei creditori, a cominciare dai calciatori. Come avevo previsto ci sono una serie di pignoramenti partiti dopo la fine della sospensione per il sisma. La Cava ha già incontrato tre volte Spalletta a dicembre, sono lieto che abbia rotto gli indugi e si sia fatto avanti. Il presidente Gravina abbia fiducia, qui nessuno sta giocando». L’avvocato Federico Valori replica alle dichiarazioni del presidente della Lega Pro, Gabriele Gravina, e fa il punto sulla situazione della Maceratese. Gravina, tra i punti toccati nell’intervista uscita ieri su Cronache Maceratesi, ha parlato del rischio che il club possa essere messo in mora dai calciatori e precipiti nell’inferno, calcisticamente parlando per il club di una città capoluogo, della Terza categoria, che è l’ultimo campionato di calcio.
L’imprenditore Giorgio La Cava questo pomeriggio in Galleria del commercio per incontrare l’avvocato Gabriele Cofanelli (Foto di Lucrezia Benfatto)
FINIRE IL CAMPIONATO – «Vogliamo evitare la terza categoria. Per questo vogliamo chiedere al giudice delegato l’esercizio provvisorio con autorizzazione a usare i crediti per pagare i giocatori. La nostra idea è di avere giocatori pagati, Maceratese che finisce il campionato di Lega Pro, e la possibilità per i nuovi imprenditori interessati di valutare la complessa situazione debitoria e giudiziaria. D’altro canto perché aver paura della magistratura? Noi non la temiamo» dice l’avvocato Valori che assiste il club da ieri insieme al fratello Alfonso e al commercialista Ermanno Vitali (che in passato è stato protagonista del salvataggio della squadra di basket Premiata di Montegranaro). Dalla Lega «matureremo crediti, da qui a giugno per 380mila euro» spiega Valori.
GLI ARTICOLI 6 E 7 – E proprio questi crediti rendono inesigibile la fidejussione fatta con la Lega Pro. Lo dicono gli articoli 6 e 7 del contratto generale. In base a questi «La Lega, come beneficiario, e la Maceratese, come contraente, sono tenute a comunicare alla società assicuratrice l’esistenza di crediti della Maceratese verso la Lega Pro – spiega Valori –. Poiché in tal caso la compagnia non paga. Chi non lo facesse commetterebbe un illecito civile e noi non siamo abituati a commettere illeciti».
I PIGNORAMENTI – «Attualmente ci sono una serie di pignoramenti, tutti relativi a fatture precedenti alla cessione delle quote. La maggior parte sono effetti dell’esecuzione di decreti ingiuntivi ottenuti da legali dei creditori e non eseguiti in precedenza per via del decreto terremoto». Tra le ingiunzioni c’è anche quella della Sasp, società di trasporti, che chiede 5.568 euro. «Gravina lamenta che ci sono tanti decreti ingiuntivi perché ho suscitato allarme. In realtà l’allarme c’era già prima» chiarisce Valori. E cita un pignoramento della Fifa Security per 53mila euro, con un primo tentativo di riscossione già il 19 ottobre dello scorso anno, che però non era andato a buon fine. Un altro pignoramento lo ha fatto la stessa Lega, per 70mila euro. «La situazione prospettata da Gravina era da me stata anticipata precedentemente. Io, per ovvi motivi, di carte sulla società ne ho di più di Gravina, e sarebbe interessante venisse a vederle, lo stesso vale per chi è interessato all’acquisto. La situazione contabile è abbastanza definita, occorre calcolare gli oneri finanziari necessari in concreto ed i tempi di necessità» dice Valori.
LA CAVA – Il nome di Giorgio La Cava, imprenditore perugino che sembra interessato all’acquisto della Rata, anche se in passato non era circolato a Macerata non è sconosciuto al patron Filippo Spalletta. «La Cava con Spalletta si è già incontrato tre volte, era stato a dicembre – dice Valori –. Sono molto lieto che un serio imprenditore come La Cava abbia rotto gli indugi e grazie all’avvocato Cofanelli si sia fatto avanti. Ma ritengo che a questo punto ci si debba incontrare».
IL CONCORDATO – «Gravina dice che il concordato preventivo in bianco è la morte. Invece non è così, si tratta invece di attenersi a criteri legali. Quindi anche a consentire la valutazione da parte di quegli interlocutori seri che vogliono risolvere la situazione». Il concordato preventivo in bianco è una procedura che serve a tutelare i creditori stessi, e dunque anche i giocatori e lo staff del club. «E’ l’esigenza di tutelare il conto corrente evitando che i soggetti privilegiati, cioè i lavoratori, cioè i giocatori, possano essere danneggiati da creditori individuali, chirografari» spiega Valori. Inoltre può consentire di trovare un accordo con i creditori per definire la programmazione di una società nel rientro del debito. «La scelta non solo è giusta e opportuna, ma inevitabile qualora il signor La Cava o il signor XY non intervengano nei prossimi giorni tirando fuori una cospicua somma di denaro. Segnali in questo senso per ora non ne abbiamo» dice Valori. Domani all’assemblea della società quella del concordato sarà una delle soluzioni che verranno prospettate. Oltre a quella anche la ricapitalizzazione e l’ingresso di nuovi soci. La prima delle due sembra la strada meno percorribile, mentre sulla seconda le speranze sono maggiori.
GRAVINA – Al presidente della Lega, Valori dice: «Sono abituato a fare i fatti e stiamo lavorando per evitare di fare disastri. Siamo a disposizione del presidente Gravina qualora volesse approfondire la situazione societaria e le prospettive che ho esposto. Abbia fiducia che nessuno qui sta giocando, la mia famiglia svolge attività di avvocatura e notarile a Macerata da quasi cento anni. Non amiamo giocare sulla pelle dei clienti e dei cittadini».
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«Il profumo dei fiori non va controvento, non quello di sandalo, tagara o gelsomino; il profumo dei buoni va controvento, in tutti i sensi lo effonde il virtuoso.»
(Dhammapada, verso 54)