di Enrico Maria Scattolini
DI POSITIVO, ATTUALMENTE, C’E’ IL RENDIMENTO DELLA SQUADRA (+), nell’habitat biancorosso.
CHE SAREBBE POI MOLTO (+), dato che stiamo parlando di calcio.
MA CHE INVECE E’ POCO (-), nelle tribolazioni che minacciano di compromettere pesantemente il futuro della Maceratese dall’inizio del 2017.
L’OSSIGENO CHE LA TIENE IN VITA è prodotto dai giocatori di Giunti (+++).
CAPACI DI RIAGGUANTARE (+), domenica scorsa, il derby con il Fano (leggi l’articolo). Sia pure nei limiti del pareggio, però a posteriori rivalutato dai risultati che hanno bloccato le rivali dirette in classifica. Salvo il Modena.
ED ANCHE NOBILITATO (+) da una buona ripresa, dopo lo spavento dello spettacolare gol del vantaggio degli ospiti nel primo tempo. Solo la consueta carenza offensiva ha negato l’eccellenza.
CONFERMATE (+) straordinaria condizione atletica ed anche buona capacità di manovra, però sino ai limiti dell’area avversaria.
NE HA RIDOTTO L’EFFICACIA (-) la caparbia insistenza di attivarsi quasi esclusivamente sulla fascia mancina. Dove Turchetta, per altro super controllato dalla difesa del Fano, è stato sovente inspiegabilmente preferito ad un Ventola al contrario spesso indisturbato in quella opposta.
LA CONSTATAZIONE DI UNA RATA VIVA E VIVACE ha alimentato il sostegno della tifoseria (+). Consapevole delle problematiche che la squadra sta attraversando.
UFFICIALIZZATE DAL MANCATO PAGAMENTO (—) degli stipendi del bimestre novembre/dicembre dello scorso anno. Che doveva essere fatto a metà dell’altra settimana (leggi).
I PRIMI A CARICO della nuova Presidenza (-), all’indomani dell’acquisizione della proprietà della società con il contratto del 22/11 scorso.
IL CHE E’ SIGNIFICATIVO dei notevoli problemi che travagliano l’attuale gestione (-): ridondante di dirigenti in ordine sparso (manca ancora l’organigramma), traumatizzata da improvvisi ed inspiegabili licenziamenti di professionisti (l’avvocato Bargagna), ma soprattutto priva di concretezza.
NONOSTANTE LE ASSICURAZIONI (-) pochi giorni fa fornite da Spalletta – ieri non mi sembra fosse allo stadio, dopo la lunga vigilia della partita trascorsa a Macerata – a capitan Quadri e colleghi.
CHE ORA POTREBBERO METTERE IN MORA LA RATA, garantendosi la facoltà dello svincolo.
CI POTREBBE ESSERE UN RIPENSAMENTO solo nel caso in cui un’ulteriore promessa di Spalletta venisse mantenuta: cioè il versamento degli emolumenti entro giovedì, venerdì prossimi.
NELLE ULTIME EDIZIONI DI QUESTA RUBRICA ho ritenuto opportuno preannunciare l’allarme.
INTANTO PER DOVERE PROFESSIONALE, ma anche per far emergere alla luce del sole una situazione da affrontare con chiarezza (+).
NEL SENSO CHE LA CITTA’ MERITA di essere sensibilizzata (+) sul problema.
IL QUALE POTREBBE ESSERE RISOLTO se gli ultimi impegni del Presidente venissero rispettati (+), oppure dovrebbe apertamente essere affrontato nel caso opposto.
IL CHE MI RICONDUCE ALLA MEMORIA quello che accadde nella stagione 2009/2010, quando dalle ceneri del fallimento Ulissi (dilettanti) nacque la Maceratese (Fulgor) di Mosca e Paci. Con il successivo ingresso nel club della dottoressa Tardella.
MA QUESTA E’ UNA SITUAZIONE DIVERSA (-), giocando ora la Rata fra i professionisti.
GLI INVESTIMENTI SONO BEN PIU’ COSPICUI (-). Non inferiori al mezzo milione di euro se un’eventuale, tempestiva sinergia fra attuale proprietà e forze cittadine raddrizzasse in tempo la situazione e consentisse quindi lo sblocco dei contributi federali, tali da fronteggiare parte dei costi.
PIU’ CONSISTENTE SE INTERVENISSE LA PROCEDURA CONCORSUALE (-), che potrebbe essere indotta dagli stessi esponenti della Maceratese o da un’istanza dei creditori.
QUESTO NEL CASO – restando nell’ipotesi di aiuto delle forze economiche della città – si formasse un gruppo di finanziatori (+) in grado di fornire alla curatela adeguate garanzie per il tempestivo acquisto della società. Sarebbe la circostanza del cosiddetto fallimento “pilotato”. Comporterebbe l’ulteriore costo dell’acquisto del titolo sportivo. Come di recente accaduto altrove.
CIFRE IMPORTANTI, con l’aggiunta di delicati problemi d’intesa fra le parti (-). I miei restano probabilmente voli pindarici.
PERO’ QUALCOSA DEVE ESSERE FATTO per salvaguardare il futuro della Maceratese (+).
SE NON PROVVEDERA’ SPALLETTA DIRETTAMENTE, come sarebbe suo dovere.
QUINDI LANCIO L’APPELLO ALLA TIFOSERIA, pensando in primo luogo agli “Amici della Rata”. Un’associazione che potrebbe svolgere un’importante azione di promozione/mediazione; e di prezioso sostegno alla squadra impegnata a difendere l’appartenenza alla Lega Pro.
CHE NON PUO’ ESSERE GETTATA ALLE ORTICHE dopo mezzo secolo di attesa.
SALVO CHE NON SIA LA STESSA DOTTORESSA TARDELLA a togliere le castagne dal fuoco (+).
POTREBBE RIPRENDERSI INFATTI LA MACERATESE se si dovesse materializzare l’inadempienza contrattuale della controparte. Nei primissimi giorni di marzo si conoscerà l’esito della escussione della fidejussione con cui Spalletta ha garantito il residuo del cash previsto dal negozio giuridico del 22 novembre scorso.
MA E’ ALTAMENTE IMPROBABILE!
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Dunque, ricapitolando: gli stipendi dei tesserati non sono stati pagati nei termini; il residuo dovuto alla Tardella non è stato pagato, tanto che quest’ultima ha dovuto attivare la fidejussione che si era fatta rilasciare da Spalletta; la campagna acquisti di gennaio, che doveva rinforzare la squadra, è stata molto al di sotto delle attese e delle promesse; è in corso sin dal momento dell’acquisto della Maceratese l’affannosa, e sinora vana, ricerca di altri soci finanziatori che portino soldi nelle casse della società.
Insomma, passate le prime settimane delle promesse mirabolanti (la serie B in pochi anni, il nuovo stadio, il campus, il rilancio del settore giovanile), le difficoltà aumentano giorno dopo giorno e il re sembra già nudo: tutti ormai se ne stanno accorgendo.
A questo punto, mentre già si evocano scenari fallimentari, è inevitabile tornare a chiedersi perchè Spalletta è venuto a Macerata, per quali reali scopi, e con quali soldi egli pensava di far fronte, e per diversi anni (come all’inizio sostenuto), ai gravosi impegni finanziari conseguenti alla gestione di una squadra di Lega Pro.
Nè, a mio avviso, è sostenibile che tutte queste difficoltà vengano da debiti in surplus ereditati dalla vecchia gestione Tardella, addirittura per 3-400.000 euro, e non risultanti dai libri contabili. Questi ultimi, infatti, sono stati esaminati per un paio di mesi da professionisti del settore incaricati dallo stesso Spalletta. E comunque, in genere, quando si acquista una società, si pattuisce, proprio per evitare sorprese sgradite, che l’acquirente risponda dei debiti della vecchia gestione solo sino ad un certo importo, e non oltre.
Spalletta raccolga quindi l’invito di Enrico Scattolini e parli chiaro alla città e soprattutto ai tifosi. Spieghi con sincerità, prima che la situazione sfugga completamente di mano, le sue motivazioni e le sue intenzioni.
La cosa alquanto singolare e’ che dei problemi economici legati ai pagamenti degli stipendi e quindi di una possibile penalizzazione o di altri scenari non si parli minimamente in nessuno dei siti web che si occupano capillarmente di legapro…
HELVIA DI RICINO
Vado controcorrente e cerco di trovare una giustificazione al comportamento di Spalletta.
E’ innegabile che si sia trovato a coprire spese non previste e fuori da quelle denunciate dalla parte venditrice. Domandatevi perchè Bargagna è stato allontanato in malo modo!!! Bargagna ha trattato con la vecchia proprietà e avrebbe dovuto illuminare Spalletta sui debiti della Società.
La partita con il Padova è stata in dubbio fino alla fine perchè l’ambulanza non veniva se non fosse stato saldato il mancato pagamento dei servizi precedenti.
Di queste situazioni Spalletta ne ha dovute coprire diverse.
Perchè i creditori si sono recati a Firenze a far bloccare il contributo federale con l’arrivo di Spalletta e non lo hanno fatto nei confronti della Tardella? Smobilitare cifre importanti e farle venire in Italia o viceversa non è rapido e non certo di uno/due giorni. Poi ai più che dicono che “ma nemmeno i primi stipendi paga quissu?” Vorrei ricordare che ha già pagato gli stipendi ed i contributi di novembre. Perché dovrebbe pilotare un fallimento dopo aver tirato fuori decine di migliaia di euro? Dopo aver acquistato nuovo materiale sportivo, non solo per la prima squadra ma per tutto il settore giovanile? Perché portare i Lo Schiavo, i Caria, i Benassi a Macerata. Perché assumere un nuovo segretario e fare un contratto quadriennale per la nuova sede.? Perché assumere un nuovo direttore sportivo per il settore giovanile? Perché iscriversi al Viareggio ( 18.300 l’iscrizione più una settimana di albergo per 30 persone (giocatori, allenatori dirigenti medico e massaggiatore quindi forse anche di più) pullman per una settimana.
La realtà è che gli hanno fatto un bello scherzo. Creditori sbucati improvvisamente dal nulla, di cui non c’era traccia nei libri contabili, come la questione Collevario
Creditori che solo ora sono andati in Lega, ottenendo il blocco dei contributi. Ma entro giovedi arriveranno i soldi. Non deve essere lui nel centro del mirino. Ha idee molto chiare su cosa fare un domani.
Forse mi sbaglio e Scattolini e Bommarito sono dalla parte della ragione, tutto sarà chiarito in ogni caso entro la settimana. Se gli stipendi saranno onorati avrò avuto ragione io altrimenti sarebbe veramente inspiegabile il motivo per il quale Spalletta ha acquistato la società. Ma in questo caso significa fallimento e retrocessione.
L’unica spiegazione possibile sarebbe il ritiro di qualche finanziatore forse garantito dallo stesso Bargagna.
Carlo,per la precisione:sono stati pagati i contributi del bimestre novembre/dicembre(limitati a circa il 20%del totale per le agevolazioni del terremoto),ma nessun stipendio.Ciao.
Enrico, a novembre ma riferiti a mese o mesi precedenti, altrimenti la Covisoc ai primi di fabbraio non avrebbe dato l’ok!! Ciao
Quando sei qui con me
Questa stanza non ha più pareti
Ma alberi,
Alberi infiniti
Quando sei qui vicino a me
Questo soffitto viola
No, non esiste più.
Io vedo il cielo sopra noi
Che restiamo qui, abbandonati
Come se non ci fosse più
Niente, più niente al mondo.
Suona un’armonica
Mi sembra un organo
Che vibra per te e per me
Su nell’immensità del cielo.
Per te, per me
Nel cielo
O magari un bel Hully gully:
Se prima ero solo
a ballare l’hully gully
adesso siamo in due
a ballare l’hully gully
se prima eravamo in due….
Caro Carlo,
anche a me risulta che la scadenza del 16 febbraio scorso fosse la prima che gravava sulle spalle del presidente Spalletta. E, sia detto per inciso, a me risulta che anche i bonifici dall’estero possono arrivare in un paio di giorni.
Svincolare 200 mila euro all’estero e trasferirli in Italia, scusa se insisto, non si fa in due giorni.
Caro ingegnere, vorrei essere cosi’ fiducioso come Lei.
Io personalmente sento puzza di bruciato, speriamo sia un focherello , ma potrebbe se non circoscritto in tempo diventare un rogo.
Che volgavità, pavlave sempve di denavo davanti ad una signova!
Vedvete che pvima o poi le sue pvestazioni savanno vicompensate. Eppoi come dice il pvovevbio: Mal comune mezzo Godo! Ciaone.
Valentini, gli stipendi di settembre/ottobre sarebbero stati pagati,a tempo debito, con i soldi della Maceratese(contributi federali).
Riguardo alla partecipazione al torneo di Viareggio,a me risulta che la spesa sia in gran parte a carico dei genitori dei giocatori.
Ma spero di sbagliarmi e che abbia ragione tu.
Una domanda al Dott, Scattolini. Ma Lei da che parte stà ?? Posso capire la troppa fiducia che l’ingegnere ripone nell’attuale presidente, ma lei che sembra conoscere bene le attuali vicende , stipendi pagati e non, viareggio pagato dai genitori, fidejussione farlocca , delle mancanze della dottoressa non sapeva nulla ??Non ricordo a tal riguardo nessun articoletto. Tutte queste beghe sono spuntate cosi’ all’improvviso o se si sapevano bisognava tacere per imposizioni superiori ?? Grazie per l’eventuale risposta e buonasera
Ricci,perdoni la mia immodestia:come sempre,io sono dalla parte dell’obiettività della notizia.Anche se non gratificante per il calcio biancorosso.La cerco e,se la trovo,dopo adeguata verifica la pubblico. Com’è mio dovere di cronista.Forse per questo qualcuno mi legge.Non ricevo “imposizioni superiori”per la semplice ragione che non mi paga nessuno.Scrivo quello che so e commento in relazione.L’ho sempre fatto anche nella gestione Tardella.Tant’è vero che più volte sono stato oggetto di sanzioni “ad personam”(es:improvvisi ed imbarazzanti silenzi stampa imposti “in diretta” dalla Presidentessa),alla quale tuttavia ho sempre espresso riconoscenza di fondo, a nome dei tifosi, per i cinque splendidi anni che ha fatto vivere alla Maceratese.Che difficilmente ritorneranno.
Una doverosa precisazione:è lei che sta scrivendo di fidejussioni farlocche;io non l’ho mai fatto.Forse lei,in questo caso, è più informato di me.
Mi fa molto piacere aver ricevuto la sua risposta, ho parlato di fidejussioni farlocche perchè sinceramente mi è sembrato di leggere tra le sue righe il dubbio della validità di queste. non mi ha risposto però alla domanda in cui le chiedevo, ma sotto la presidenza tardella erano tutte rose e fiori ?? Nessun problema tipo la mancanza di stuart le ha fatto fare ricerche per conoscere il vero motivo di quella situazione a dir poco ridicola ?? Con una società che per il momento non sembra esserci le notizie arrivano da ?? Non voglio sapere i nomi per carità capisco il segreto professionale.
Come sempre molto gentile e simpatico. sempre forza Maceratese dott. Scattolini, qualsiasi sia la nostra fine.
Anche questa volta gli stipendi sarebbero stati pagati con i contributi federali (almeno in parte). Qualcuno però, ex collaboratore della società, ha voluto bloccarli. Perchè non l’ha fatto durante la gestione Tardella? E’ evidente che all’ultimo momento ha messo in difficoltà Spalletta.
Non vedo niente di strano se i genitori partecipano alle spese per il torneo di Viareggio, è una vetrina che può essere utile ai ragazzi. Del resto durante la gestione Tardella molti genitori pagavano la società per avere i figli in rosa senza giocare mai!!! Nessuno ne ha mai parlato. Come nessuno non ha mai parlato delle scadenze non rispettate che hanno generato la penalizzazione.
Prima di impiccare sulla pubblica piazza Spalletta aspettiamo almeno venerdì, dopo di che sapremo quale sarà il nostro futuro e faremo i processi!!!
Speriamo che questa situazione non faccia salire lo spread.
Caro Ricci,sì!,anche nella gestione Tardella i problemi economici non sono mancati.Fastidiosi ,più volte replicati, ma mai così clamorosi come quelli attuali.Si è avuta sempre la sicurezza di fondo che la Presidentessa avrebbe avuto ,in ogni caso,la capacità e le possibilità di risolverli.La conferma è arrivata a fine stagione,con il versamento di tasca propria di oltre 250.000 euro per salvare il titolo(la sentenza d’appello le avrebbe poi dato clamorosamente ragione).
Il tutto in uno splendido contesto di risultati.
Questo sicuramente ha contenuto l’incisività delle critiche.Che tuttavia non sono mancate,anche da parte mia.
Le ho già detto che le notizie io le cerco.Nessuno me le domicilia al mio computer,in un senso o nell’altro.Saluti.