Il gol di Gattari
di Andrea Busiello
(foto di Lucrezia Benfatto)
Finisce 1 a 1 all’Helvia Recina il derby tra la Maceratese e il Fano fanalino di coda. Al gol di Gabbianelli messo a segno al 12′ del primo tempo ha risposto al 20′ della ripresa il guizzo, sugli sviluppi di un corner, del centrale difensivo biancorosso Filippo Gattari. Con il punto conquistato oggi gli uomini di Giunti salgono a quota 32 in classifica, otto in più rispetto alla zona play out. In attesa della penalizzazione da parte della Lega Pro per il mancato pagamento degli stipendi nei tempi previsti dal regolamento (leggi l’articolo). Il presidente Spalletta, oggi assente allo stadio, avrebbe comunque garantito ai tesserati di pagare le mensilità di novembre e dicembre la prossima settimana: con ogni probabilità il pagamento delle spettanze dovrebbe arrivare tra giovedì e venerdì. Da segnalare, nel corso della gara, anche diversi cori dei supporter biancorossi contro l’ex presidente Maria Francesca Tardella.
I tifosi della Maceratese
Il gol del Fano
LA CRONACA – Ritmi alti in avvio. All’8 ci prova il Fano con il tentativo di Schiavini: bella la risposta di Forte. Al 12′ arriva il vantaggio degli ospiti: calcio di punizione per i granata con il tiro, bellissimo, di Gabbianelli che si va ad infilare all’incrocio dei pali. Gol da cineteca per il giovane granata. La reazione della Maceratese è rabbiosa ma i biancorossi non creano grandi palle gol. Al 44′ colpo di testa di Colombi con l’estremo del Fano Andrenacci che blocca la sfera. Dopo un minuto di recupero tutti negli spogliatoi con la Maceratese in svantaggio. Nella ripresa la Maceratese parte forte: al 10′ bella punizione calciata da Quadri, para Andrenacci. Il pareggio dei biancorossi arriva al 20′: sugli sviluppi di un corner è Gattari il più lesto di tutti a girare in porta e mettere il pallone in rete per il gol dell’1 a 1. Gli uomini di Giunti ci provano e sfiorano il vantaggio con Colombi al 24′: il suo colpo di testa termina di poco sul fondo. Fino al termine sono più i biancorossi a cercare la via della rete rispetto al Fano ma il risultato non muta: dopo quattro minuti di recupero tutti sotto la doccia con il risultato finale di 1 a 1.
Il tecnico Federico Giunti
Mix di soddisfazione per il pareggio raggiunto in rimonta e delusione per la questione societaria nelle parole del tecnico della Maceratese Federico Giunti: “Il gol iniziale ci ha tagliato le gambe – sottolinea il mister – Nel secondo tempo siamo stati bravi ad entrare in campo con la giusta personalità e il pareggio è un risultato ampiamente meritato. E’ un punto che muove la classifica e lo accogliamo al termine di una settimana difficile. Il presidente ci aveva detto che oggi non sarebbe venuto alla partita ma ci ha garantito che per i primi giorni della prossima settimana verranno rispettati gli impegni. Noi accettiamo quanto successo ma ci auguriamo per il futuro che quanto promesso venga mantenuto”.
Il tabellino:
MACERATESE: Forte 6,5, Gattari 7, De Grazia 5,5 (46′ Franchini 6), Quadri 6, Colombi 6, Turchetta 6, Ventola 6, Palmieri 6 (57′ Allegretti 6), Malaccari 6, Perna 6,5, Sabato 6. All: Giunti.
FANO: Andrenacci 6, Zigrossi 6, Carotti 6,5, Ferrani 6, Lanini 6, Fioretti 5,5 (77′ Camilloni sv), Taino 6, Gabbianelli 7, Gualdi 6 (72′ Filippini 6), Germinale 6, Schiavini 6 (87′ Bellemo sv). All: Agatino.
ARBITRO: Natilla di Molfetta.
RETI: 12′ Gabbianelli, 65′ Gattari.
NOTE: Spettatori 1500 circa (200 nel settore ospiti). Ammoniti Germinale, Ferrani, Zigrossi, Gualdi, Gabbianelli, Lanini, Perna, Franchini.
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Vi ha raccolto dal fondo di qualche classifica, vi ha salvato dall’estinzione e dalla memoria calcistica, vi ha innalzato alla gloria degli altari facendovi toccare con piede cime che non avreste mai sognato neanche sotto l’effetto del Gran Moscatello anno 2014, e voi tifosi irriconoscenti dalla memoria corta dopo non averla mai amata,a volte anche contestata, che magari avrebbe potuto ripensarci e farvi giocare un buon campionato in Eccellenza, magari con la Civitanovese attualmente leggermente in crisi per la scarsa qualità dei palloni che si infilano sempre nella porta sbagliata, vi permettete di oltraggiarla con orridi cori. Mah!?!
micucci,invece de discorre tu e quell’altro perchè non ce li coprite voi tutti li buffi che ha lasciato questa scienziata…
facile a fare lu padro’ come faceva lei e non pagare nessuno.
Principi ha perfettamente ragione. Non ha pagato nessuno e la cosa più grave è che ha tenuto nascosti i buffi a Spalletta!!!!
Niente da dire per i campionati ma comportarsi così è grave e non corretto.
https://www.cronachemaceratesi.it/2017/02/16/maceratese-silenzio-sui-pagamenti-i-creditori-battono-cassa-in-lega/925542/
Ingegnere, rileggendo l’articolo linkato, leggo di una forte somma non versata. Il nuovo presidente dice di non saperne niet,
la Tardella che ne era a conoscenza. Perché i tifosi propendono più a credere al nuovo pres.?
Micucci la domanda che si pone e’ legittima…ovvero perche’ credere al nuovo presidente e non al vecchio??? solo i legali potranno dare una risposta al quesito di chi abbia ragione.Una cosa pero’ mi chiedo…se uno acquista una squadra di legapro…dovrebbe avere il portafoglio gonfio abbastanza da sostenerla oppure no???? perche’ qui parliamo di quanto 100000 euro di stipendi??? e con che cosa pensava di pagare con i contributi di lega???? qui qualcosa ahime puzza e penso sia il cioccolato svizzero…o la legna fate voi…
@ Ceresani
E’ stato messo in difficoltà da pagamenti imprevisti. Sai che con il Padova si rischiava di non giocare perchè l’ambulanza non sarebbe venuta se non si faceva fronte alle vecchie pendenze? Di queste situazioni ve ne sono diverse.
Si aspettava anche il contributo federale che è stato bloccato e poi per avere i soldi dalla Svizzera un bonifico occorre almeno una settimana.
Mi chiedo piuttosto perchè coloro che hanno fatto bloccare il contributo prima non hanno parlato con Spalletta e perchè con la Tardella non hanno fatto nessuna azione?
Valentini…tutto vero ma rimane sempre una domanda…per cantare serve la voce.E qui sembra che siamo diventati afoni.E’ vero che dalla svizzera ci vuole una settimana ma sapendo che gli stipendi andavano pagati la settimana scorsa qualcuno si sarebbe dovuto attrezzare e se le pendenze mettono a gambe all’aria la dirigenza…con che cosa lo facciamo il prossimo campionato…vendendo le sedie dello sferisterio???
Spalletta faceva affidamento sul contributo che non è arrivato per i motivi che sappiamo. Del resto gli stipendi di Novembre sono stati regolarmente pagati.