di Andrea Busiello
(Foto di Lucrezia Benfatto)
Sconfitta interna per la Maceratese al debutto davanti ai propri tifosi nel 2017. All’Helvia Recina vince 1 a 0 il Padova al termine di un match rocambolesco. Gli ospiti sciupano almeno tre nitide palle gol nel primo tempo prima di passare in vantaggio ad inizio ripresa con un calcio di rigore apparso dubbio, concesso per un presunto fallo di mano di Sabato. Nel finale il palo clamoroso centrato dallo stesso difensore che poteva così riequilibrare il confronto. Per i supporter biancorossi, che avevano festeggiato i 95 anni di storia della società con un corteo prima del match fuori dallo stadio, un boccone amaro da mandar giù. Con il risultato odierno la squadra di Giunti conferma il trend balbettante fra le mura amiche (2 vittorie, 5 pareggi e 4 sconfitte, 11 punti in altrettante partite) sperando in una brusca inversione di tendenza già dalla gara di mercoledì contro il Modena (in campo alle 14.30 all’Helvia Recina). Sul fronte societario sembra invece imminente l’annuncio di Stefano Caira come nuovo direttore generale. L’ex dirigente di Roma, Perugia e Lupa Roma dovrebbe essere il prossimo ingresso nei vertici societari della Maceratese.
I tifosi della Maceratese
LA CRONACA – La prima emozione del match la regala Palmieri al 6′: Bindi si oppone. Da qui in poi solo Padova in campo. Al 21′ doppio intervento risolutore di Forte mentre al 26′ Neto Pereira si divora il gol del vantaggio. Al 27′ altra ghiotta chance per Neto Pereira: palla alta da ottima posizione. Tra il 30′ e il 31′ Forte respinge due volte le conclusioni di Altinier mentre al 45′ è Madonna a sciupare una ghiotta occasione. Ad inizio ripresa Padova subito in vantaggio. Dubbio fallo di mano in area di Sabato al 3′ e per il direttore di gara è penalty: dal dischetto Russo gonfia la rete, al 4′, e porta in vantaggio i suoi. Il Padova sfiora il raddoppio al 10′ con il colpo di testa di Madonna: Perna salva sulla linea. Al 19′ Maceratese vicina al pareggio con Quadri: la sua punizione è destinata sotto l’incrocio ma è bravissimo Bindi a deviare in corner. Biancorossi vicini al pareggio anche al 40′: colpo di testa di Franchini, gran parata di Bindi, arriva Sabato che a botta sicura colpisce il palo. Nel finale la Maceratese le prova tutte e si sbilancia: in contropiede prima Mazzocco e poi Alfageme sciupano il possibile 2 a 0. Il triplice fischio finale sancisce il blitz della formazione veneta.
A fine gara l’allenatore biancorosso Federico Giunti pronuncia parole di elogio per il Padova e di rimprovero per i suoi: “Nei primi 15’-20’ sembravamo intimoriti – dice il tecnico – Loro nel primo tempo ci ha surclassato. Eravamo riusciti a tenere comunque lo 0 a 0 al riposo”. Sull’episodio del rigore Giunti non si sbilancia: “Ero lontano e non ho visto bene. Dopo aver subìto il gol siamo venuti fuori e abbiamo avuto un paio di chance per poter pareggiare la partita. La sconfitta fa male ma siamo ottimisti per il futuro”. Mercoledì all’Helvia Recina subito l’occasione del riscatto contro il Modena: “Sarà una partita molto importante. Dobbiamo subito archiviare la sconfitta di oggi e pensare al prossimo impegno”.
Rocco Sabato
Il tabellino:
MACERATESE: Forte 7, Marchetti 5,5 (75′ Ventola sv), Gattari 6, Quadri 6, Turchetta 6, Allegretti 5,5 (75′ Petrilli sv), Palmieri 6 (60′ Colombi 6), Malaccari 5,5, Franchini 6, Perna 6, Sabato 6. All: Giunti.
PADOVA: Bindi 6,5, Favalli 6, Berardocco 6,5 (77′ Mazzocco sv), Dettori 6, Mandorlini 6, Altinier 6,5 (63′ De Cenco 6), Neto 6,5 (86′ Alfageme sv), Madonna 6,5, Russo 6,5, Cappalletti 6, Emerson 6. All: Brevi.
ARBITRO: Mantelli di Brescia.
RETI: 49′ (rig.) Russo.
NOTE: Spettatori 1000 circa (70 nel settore ospiti). Ammoniti Cappelletti, Palmieri.
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ALLA RATA SUONA IL “SILENZIO D’ORDINANZA”
E che è? Nessun commento alla nuova sconfitta interna della Rata (siamo a 4 su 11 gare giocate) contro il Padova? Certo i veneti hanno “rovinato la festa” del 95° della società, ma nemmeno una riga! Neanche da parte dei più assidui, pronti a “incensare” le gesta dei “beniamini”, che raramente avvengono in casa (2 vittorie su autorete, con le pericolanti Mantova e Lumezzane). Tanto vale, affidarsi all’autorevole sito “Tuttolegapro”, che a commento della gara scrive:
“Flop. Tutti della Maceratese. Giornata no per il collettivo della Rata che quest’oggi subisce per gran parte della partita l’avversario. Da rivedere la gestione delle ripartenze, troppo imprecise, ma anche le marcature dei piazzati, oggi risultati quasi sempre pericolosi e solo per casualità non decisivi. Nel secondo tempo la reazione d’orgoglio dimostra che si poteva affrontare in modo diverso l’intera partita. Insufficienti”. Analisi chiara e inconfutabile quella espressa del sito del calcio di Lega Pro. Certo che ce ne sarebbe da dire sulle scelte di mister Giunti, con la “rivelazione” Ventola e le punte Petrilli e Colombi lasciati in panchina (insieme a De Grazia) a vantaggio di sostituti che non hanno brillato. Gli esclusi sono stati proposti nella ripresa, quando la Rata era sotto su rigore (le scarse proteste avvalorano la decisione dell’arbitro), a dimostrazione dell’errore iniziale. Si dice che la “salvezza” si conquista in primis in casa e lo score della Rata in questo caso è carente. Quando si andrà verso i “verdetti finali” e i risultati si faranno pesanti, per i biancorossi sarà difficile fare punti in trasferta. Dacchè mondo è mondo le partite si vincono segnando e a ciò sono deputati gli attaccanti: sotto questo aspetto la Rata non ha risolto i suoi problemi alla recente sessione di mercato. E’ arrivato Ingretolli (il presidente aggiunge Mania, sconosciuto al sito “Tuttocalciatori”), in uscita dal fanalino Fano, dove ha giocato solo 4 partite. Sono stati trattati il giovane Starita della Fidelis Andria, ritornato però alla casa madre Pro Vercelli e l’esperto Guazzo del Parma, ma approdato al concorrente Mantova. Con le punte in rosa sarà difficile per la Rata sbloccare la “crisi” realizzativa, nonostante gli “esperimenti” di mister Giunti. Un altro reparto che bisognava irrobustire è il centrocampo, in cui a “tirare la carretta” sono i soliti, che a lungo andare potrebbero cedere. In questo settore dal mercato è arrivato, dalla Cremonese, Moroni che nelle due ultime stagioni è sceso in campo una volta. E’ stato trattato l’esperto Caponi del Pisa, ma ha preferito accasarsi nella vicina Pontedera. L’unico abile e arruolabile dei nuovi arrivati è il terzino Sabato, che però ha “35 primavere” e la Vibonese (fanalino nel girone C) ha ceduto per tentare la risalita. In questo ruolo si era pensato al ritorno di Imparato (che agisce sulla fascia destra) dal Perugia, ma è passato al concorrente Teramo, che gli ha assicurato un “biennale”. Intanto sul fronte societario si prospetta, quale nuovo DG, un ex dirigente della Lupa Roma (anche questa stagione in bassa classifica, nel girone A). Vuoi vedere che la Maceratese, dopo gli arrivi in estate di Quadri e Malaccari, si trasforma davvero nella Lupa Rata?
Signor Caporaletti….e che è ? Come mai invece nessun suo intervento quando abbiamo vinto a San Benedetto e ad Ancona ? (quanti chili di bile ha dovuto ingoiare ?) Ma lei commenta solo quando la Rata perde ??? Allora gliela racconto io la partita ( invece di commentarla solo guardando il sito tuttolegapro) : il Padova si è dimostrata la squadra forte e cinica che si conosceva, nel primo tempo non è riuscita a sfruttare le tre nitide palle gol create, poi ha usufruito di un rigorino molto discutibile (se l’arbitro ha dato quello ne doveva dare uno identico a noi dopo pochi minuti) e poi si è chiusa dietro a difendere ; la Rata a quel punto ha provato il tutto per tutto andando vicino al pareggio tre volte con due super parate del loro portiere e un palo di Sabato; nel recupero il Padova ha sprecato due grandi contropiede per chiuderla prima. Tutto sommato direi una sconfitta che ci può stare, anche se ai punti. Come vede siamo sportivi, quando un avversario merita qualcosa in più ed è più forte lo riconosciamo. Un consiglio: la prossima in casa venga a vederla dal vivo, così commenterà qualcosa che avrà visto con i suoi occhi e non facendolo basandosi solo su quello che legge qua e là…..che tenerezza, un caro saluto.
Dicesi poveruomo.. tradotto :
Epiteto che esprime commiserazione talvolta associata a una affettuosa solidarietà
MISTER GIUNTI E IL MODULO DOPPIOUSO
La “tenerezza”, è evivente, la esprime chi nei commenti non riesce a “spicciacere” altro che la cronaca della partita (che si può leggere e confrontare in tanti siti on line), senza riuscire a proporre nulla di concreto su ciò che sta più a monte. Mi riferisco all’assetto tattico della squadra, verificato che mister Giunti si affida ad un unico modulo. Sia che giochi in trasferta, quindi nella necessità di contenere l’avversario e poi colpire di rimessa. Sia che giochi in casa, dove si deve provare a vincere: può capitare di perdere come ieri, ma almeno ci si è provato. Voglio dire: si affronta in casa il Padova e si schiera – partendo dalla difesa – un centrale adattato terzino (Marchetti) lasciando in panchina il “talento” Ventola, inserito solo nella ripresa. A metà campo si schiera un terzino adattato centrocampista (Franchini) e si lascia in panchina un giocatore offensivo come De Grazia. Parliamo dell’attacco: se si gioca col “trequartista” (Turchetta), posizione per cui non stravedo (preferisco giocatori definiti nel ruolo), c’è bisogno di un riferimento certo in area. A tale proposito la Rata ha un solo vero “centravanti” in rosa, per stazza e ruolo, e non può prescindere da Colombi, ieri inizialmente in panchina. In casa, forse a mister Giunti non è chiaro (come ad altri che si occupano di “cronaca” e non di “tattica”), non ci si deve difendere ma tentare di vincere e perciò bisogna presentare lo schieramento adatto. Non tutti i giocatori sono uguali tecnicamente e non tutti producono lo stesso risultato in campo, è evidente. Senza tralasciare il fatto che la Rata ha limiti dalla “cintola in su” non colmati nella sessione di mercato di gennaio, che si porterà dietro a proprio “rischio” fino alla fine del torneo. Per coerenza non si può promettere, come ha fatto la nuova dirigenza, giocatori che “fanno la differenza” e poi effettuare un mercato da “poveretto me”. Due arrivi da squadre ultime in classifica quali Fano e Vibonese (Ingretolli e Sabato), un elemento della Cremonese fermo da due stagioni (Moroni) e “carneade” Mania non si sa da dove. L’auspicio è che vi sia maggiore coerenza dalla società per le scelte future e “elasticità tattica” da parte di mister Giunti rispetto alle squadre da affrontare, pur nella limitatezza del parco giocatori a disposizione. Seguo le gare della Rata, la prossima dal vivo sarà la trasferta contro i miei “ramarri” del Pordenone, nell’auspicio di bissare la vittoria dell’andata, di cui riferirò. Quanto alla sportività dei tifosi Rata, che aspettato il mio commento per intervenire sulla partita, basta leggere il post precedente per farsi un’idea della “miseria umana” in cui taluni affondano.
Il Padova è stata di gran lunga la squadra più forte vista all’HR,si legge sempre da più parti che la promozione diretta sarà un duello all’ultimo respiro tra Venezia e Parma ma penso proprio che il Padova reciterà fino in fondo la parte del terzo incomodo.
La partita è stata fin troppo ben giocata dalla Maceratese che ha avuto il merito di tenerla aperta fino all’ultimo al cospetto di una squadra superiore è bene ricordarlo, al punto di costruire 2 nitide occasioni che solo 2 “miracoli” del portiere e un palo hanno negato la gioia del pareggio.
Sig. Caporaletti lei si chiede del perché in avvio Mister Giunti abbia optato x una formazione troppo abbottonata,Marchetti x il più portato ad offendere Ventola,Franchini x De Grazia abile incursore di centrocampo,l’assenza di Petrilli…..ebbene penso che schierare contemporaneamente dall’inizio De Grazia,Ventola,Turchetta,Petrilli,Malaccari giocatori eccellenti che stanno disputando un Signor campionato ma che non hanno di certo dalla loro una struttura fisica importante,sarebbe costato una differenza “fisica” troppo evidente con una squadra,il Padova,assolutamente forte anche sotto quel punto di vista.Abbiamo comunque anche così sofferto i tanti corner che il Padova ha battuto,ma Marchetti e Franchini sono stati abili nel gioco aereo e alzato non di poco la presenza in area nel contendere i tanti palloni ai patavini,quindi dal mio punto di vista è stata una scelta del mister più che azzeccata,d’altronde lei ben saprà visto che dimostra di seguire le sorti della Rata con tanto fervore,che nella prima parte della stagione proprio la mancanza di fisicità in area ci è costata innumerevoli goal incassati da palle inattive,solo x citarne 1 che lei senz’altro ricorderà,il terzo o il quarto non ricordo subito contro il suo amato Pordenone,autore Arma,che colpi’ da calcio d’angolo non di testa ma bensì di piatto dopo che facendo valere il suo fisico aveva “scansato” due nostri difensori.Per quanto riguarda il mercato di riparazione è vero che sulla carta altre squadre è giusto x citarne alcune,Ancona,Mantova,Modena,Teramo,Fano hanno comprato molto e in alcuni casi stravolto i loro organici,ma x ora non se ne vedono i benefici,anzi….lei paventa chissà quali sofferenze x la classifica futura alla luce di questo nostro mercato di gennaio,a suo parere, così misero negli innesti di nuovi giocatori,ebbene le rispondo che le squadre si costruiscono ad agosto, dove la Rata non arriva con la tecnica ci arriva con la forza del gruppo,non avremo un bomber da 15 reti ma ne abbiamo sicuramente di quelli che lottano e non si risparmiano e questo ci va più che bene.
La classifica è ottima,la squadra è in salute e anche x questo anno si rassegni,magari può coltivare la speranza x l’anno prossimo,chissà sperare è lecito.
Saluti.
Mi trovo d’accordo con i commenti dei Sigg. Vannucci e Clementoni in quanto il Padova si è dimostrata la squadra più forte vista all’Helvia Recina sia dal punto di vista tecnico che atletico, quindi approvo la scelta di Giunti di puntare su alcuni giocatori dalla maggiore struttura fisica e forti nel gioco aereo come Marchetti e Franchini. Però, una volta in svantaggio, mi sarei aspettato che Ventola e Petrilli fossero stati inseriti prima.
Con l’occasione non si può non constatare che qualcuno interviene solo quando la Rata fa un risultato negativo mentre non si fa sentire quando vince compiendo una storica impresa come ad Ancona. A proposito in trasferta la Maceratese ha un passo da grande con 5 vittorie, 4 pareggi e 3 sconfitte.
Nel frattempo bisogna riconoscere che la Civitanovese sta migliorando passando dal 7 a 1 di San Marino al 3 a 0 con l’Agnonese quindi al 2 a 0 di Fermo ed infine all’ 1 a 0 di Matelica!!! C’è da aspettarsi un risultato positivo per la prossima partita.
L’Helvia Recina, per intendersi non lo stadio ma la squadra di Villa Potenza, aspetta la Civitanovese. Sempre di derby trattasi.
Patetico :….
Che suscita compassione e commozione o tristezza SIN commovente, toccante.
Penoso ed insignificante,non crede nemmeno lui a quello che scrive
ah ma caporaletti ancora è vivo?
pensavo gli avesse preso il coccolone dopo le ultime 2 trasferte vinte….non si faceva piu’ sentire e io chiaramente non ho mai dubitato della sua sportività,quindi mi preoccupavo giustamente,pero’ vedo che ancora sta bene e puo’ tornare a commentare la sconfitta della maceratese,poi magari già domani sparirà di nuovo…
Notizia di questa sera : LA MACERATESE PARTECIPERA’ AL PROSSIMO TORNEO DI VIAREGGIO.
Sicuramente un grande onore e rappresenta il premio ad una società che in questi ultimi anni è stata all’avanguardia.
Macerata Marittima parteciperà al torneo di San Marone organizzato dal sig. Caporaletti,ah ah ah
Toh Principi (al secolo “Er Monnezza”) commenta le partite della Rata a giorni di distanza (i biancorossi stanno abbonandosi alla sconfitte interne) a seguito dei miei post. Perde colpi l’ultras “pistacoppo”, non gli hanno detto che in Lega Pro si gioca la domenica? Finora avrà “giocato” – lui che ha familiarità con quell’ambiente – con er “cane di Mustafà”. Stia attento però, che quello ha “particolari propensioni” e così accredita l’ipotesi di quel mio concittadino che nei giorni scorsi lo aveva definito “busone”. Noi, ovviamente, estimatori di Giuli_ano, non gli crediamo ma potrebbero farlo i “celoduristi” della lega che non gradiscono “pirla” dalle loro parti e pronunciare il “raus”. Ma attento Principi-Er Monnezza, tra pochi minuti la Rata scende in campo nel recupero con il Modena e se non dovesse andare bene (sai che catenaccio allestirà mister Capuano!) dovrà tornare a “coccolare” er “cane de Mustafà”. D’altra parte, è noto, che in dialetto torinese “piciù” significa “pirla” e al povero Principi-Er Monnezza toccherà cambiare il soprannome!
Un momento sta uscendoooooooo…PRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRR, una grande pernacchiona