di Andrea Busiello
La Maceratese perde 2 a 1 a Pordenone. I biancorossi pagano a caro prezzo due disattenzioni difensive e non riescono a raccogliere punti in una trasferta che si presentava molto insidiosa contro la quinta forza del torneo. Dopo il gol iniziale messo a segno da Semenzato al 14′ gli uomini di Giunti avevano riequilibrato il match con il penalty trasformato ad inizio ripresa da Quadri ma un altro gol sugli sviluppi di un corner mette ko la Maceratese. A decidere il confronto ci pensa De Agostini al 34′ della ripresa: il suo colpo di testa si deposita in rete e regala tre punti d’oro al Pordenone. Nonostante la sconfitta Gattari e compagni restano a +8 rispetto alla zona play out.
LA CRONACA – Parte forte il Pordenone: al 2′ ci prova Arma con Perna che salva di testa. Al 9′ errore di Tomei con Palmieri che per poco non realizza il gol del vantaggio. Gol che invece arriva al 14′ e lo sigla il Pordenone con Semenzato: sugli sviluppi di un corner è il più lesto di tutti a gonfiare la rete. La reazione della Maceratese è nel tiro di De Grazia al 21′ con Tomei che blocca. E’ bravissimo invece Forte al 23′ sulla conclusione ravvicinata di Berrettoni. La Maceratese ha una ghiotta chance per pareggiare al 31′: assist di Malaccari per Palmieri con quest’ultimo che tira debole da buona posizione e sciupa l’occasione. Dopo 1′ di recupero tutti negli spogliatoi con il Pordenone in vantaggio 1 a 0. Nella ripresa parte forte la Maceratese che pareggia all’undicesimo. Fallo di mano in area di De Agostini e calcio di rigore. Dal dischetto Quadri realizza. La Maceratese ha anche l’occasione di portarsi in vantaggio con Allegretti al 19′ ma il suo pallonetto si spegne sul fondo da buona posizione. Il Pordenone spinge e trova il gol del vantaggio ancora sugli sviluppi di un corner: questa volta è De Agostini a mettere di testa in rete al 34′. Nel finale gli uomini di Giunti ci provano con generosità ma non riescono a trovare il pareggio.
il tabellino:
PORDENONE: Tomei 6, Semenzato 6,5, Marchi 6, Ingegneri 6, De Agostini 6,5, Suciu 6, Burrai 6, Misurarca 6, Cattaneo 6,5, Berrettoni 6,5, Arma 6,5. All: Todino.
MACERATESE: Forte 6,5, Ventola 6, Gattari 5,5, Perna 5,5, Sabato 6 (83′ Petrilli sv), Malaccari 6, Quadri 6,5, De Grazia 6,5 (67′ Franchini 6), Turchetta 6, Allegretti 6, Palmieri 6 (67′ Marchetti 6). All: Giunti.
ARBITRO: Zanonato di Vicenza.
RETI: 14′ Semenzato, 56′ (rig.) Quadri, 79′ De Agostini.
NOTE: Ammoniti Palmieri, De Grazia, Allegretti, Quadri, Burrai, Semenzato.
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La sconfitta ci può stare, Pordenone con giocatori di qualità superiore,ma abbiamo lottato fino in fondo. Attendiamo con ansia il commento di Caporaletti.
Solito neo sui calci d’angolo che si esalta con una squadra fisica come il Pordenone. Sul piano del gioco avremmo sicuramente meritato il pareggio. Il Pordenone oltre i due gol non ha creato altre azioni da gol. Comunque prestazione incoraggiante. Adesso partita fondamentale domenica con il Fano
Me sa che stavolta il commento vi farà venire l’angoscia, altro che ansia.
@Micucci, se qui c’è uno angosciato, direi che da tre anni a questa parte è il suo cococoncittadino… Ma le angosce me sa che sono di varia natura e la Rata diciamo è la ciliegina sulla torta
La Maceratese avrebbe meritato il pareggio per il gioco espresso, specie nel secondo tempo in cui il Pordenone non ha praticamente tirato in porta mentre la Rata ha avuto un paio di occasioni importanti con Allegretti e Turchetta. Per quanto riguarda il secondo goal subito mi permetto di osservare che, secondo me, il portiere, un fenomeno tra i pali, avrebbe dovuto uscire sull’avversario (il gigante De Agostini) che ha colpito nell’area piccola. Una volta si diceva che il portiere doveva essere il “padrone” dell’area piccola.
Vi ricordate di un certo Malizia?? Sempre forza Maceratese!!
I RAMARRI AZZANNANO IL “PISTACOPPO”: RATA BATTUTA
A proposito d’angoscia, chissà quanta ne avrà provata durante il viaggio di ritorno mister Giunti, che al Pordenone ha lasciato 6 punti su 6 nei due confronti. A segno il tridente Arma (2), Berrettoni e Cattaneo a Macerata e i due terzini Semenzato e De Agostini in Friuli. Viceversa, il nostro è stato un viaggio di “risate e battute”: più di 2 vittorie indiscutibili non si può ottenere. “Ringalluzzito” dal successo nel recupero con il Modena, Giunti puntava a vincere a Pordenone (lo aveva anche dichiarato), schierando la stessa formazione (eccetto Colombi). In quel caso mister Capuano con il turn over ci aveva messo di suo. Fuori nuovi arrivi ben inseriti (Ambrosini e Remedi) e dentro altri come efficaci, come Accardi che ha “patito” Palmieri. Cambi di ruolo, che hanno toccato anche l’ex Pisa Fautario, la cui espulsione ha precluso al Modena la possibilità di rimonta. Non si comprende perchè Giunti si difenda in casa con il Padova (in campo Marchetti e Franchini, fuori Ventola e De Grazia) e poi pensi di espugnare il campo dei forti Ramarri. Il Pordenone (privo di capitan Stefani e Martignago) domina il primo tempo va a segno su azione di calcio d’angolo con Semenzato, per poco non chiude la partita con il “funambolo” Berrettoni e si vede annullata la rete del raddoppio di Misuraca. Ad inizio ripresa la Rata pareggia con rigore di Quadri, concesso per fallo di mano apparso involontario. Di penalty la Rata ne ha avuti abbastanza, non tutti limpidi (risibile quello di Gubbio) – Quadri è divenuto il goleador biancorosso – mentre l’Ancona ne conta appena uno. A questo punto del match Giunti pensa di portare a casa il pari e gioca le solite carte: Marchetti e Franchini (al posto di De Grazia e Palmieri). Non sempre i “furbetti” sono premiati e i Ramarri lo castigano con il gol di De Agostini, solo nell’area piccola, ancora su angolo. Dopo aver preso parecchie reti su corner, Giunti “ottusangolo” (il caso di dirlo) ancora non ha sistemato le marcature (addestramento!). A nulla serve l’inserimento tardivo di Petrilli (giocatore duttile lasciato troppo spesso in panchina) in luogo di Sabato, la sconfitta è servita. Nel finale l’indomito Berrettoni manca il tris. Non viene impiegato Ingretollio dopo i fischi della gara precedente all’Helvia Recina, mentre non si hanno notizie di Moroni (si è perso durante il viaggio da Cremona?). In questo turno i biancorossi perdono 3 punti dalle “concorrenti”: Santarcangelo, Forlì, Modena e Mantova (sbanca Salò con Guazzo, trattato dalla Rata a gennaio). Il fondo classifica si muove, non si vedono dopo le recenti operazioni di mercato squadre “materasso”. Badi la Rata a battere il Fano, che poi ha una striscia di gare “insidiose”: in trasferta le “competitor” Mantova e Lumezzane e in casa le “temibili” Reggiana e Gubbio (pari a Padova con capitan Romano). Lascio un Pordenone in salute, una società ben organizzata dal presidente Lovisa (imprenditore friulano, non elvetico), in grado di ripetere i playoff della passata stagione (eliminato in semifinale dal Pisa). Indicativa a tal proposito la prossima trasferta di Venezia (i Ramarri debbono anche recuperare con il Teramo). Segnalo da Pordenone il centro sportivo “De Marchi”, all’avanguardia in Italia (6 campi, palestra e mensa) e il progetto di uno stadio di 15 mila posti che sostituisca il “velodromo” Bottecchia. Una realtà che progetta seriamente il futuro, mentre la Rata fa fatica a completare l’organico societario. Nomi che vanno e vengono (ultimo l’ex procuratore Caira quale DG). Nel frattempo gli ex dirigenti Nacciarriti e Spadoni si accasano ad Ancona (esperti della “piazza”, cureranno quella dorica). Tra pochi giorni la scadenza periodica di stipendi, contributi e tasse. Bisognerà tirare fuori tanti soldi (dopo il mercato “al risparmio”) altrimenti altre penalizzazioni in classifica. La società farà fronte a tutti gli impegni o si chiuderà in silenzio come fa puntualmente ad ogni fine gara? Mandi frut!
E’ arrivato il commento di sua saccenza lo aspettavamo trepidanti,vorrei sapere dove ha letto,lui fenomeno osservatore, che Giunti avrebbe detto “a Pordenone x vincere” la sua fantasia arriva a compensare le sue incapacità e il suo profondo conoscimento delle cose nostre,mentre a casa sua profondo rosso.Il prossimo anno derby con il Porto Sant’Elpidio