Maceratese, un rigore fa la storia:
espugnata Ancona 45 anni dopo

IL DERBY DI LEGA PRO - Il penalty trasformato da capitan Quadri nel finale regala tre punti di platino alla formazione di mister Giunti

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di Giuseppe Giannini

La Maceratese vince di misura in casa dell’Ancona e sfata un tabù che durava da 45 anni. Con un rigore in zona Cesarini trasformato da Quadri gli uomini di Giunti incassano la piena posta in palio e spingono nelle paludi della bassa classifica i dorici. La squadra di Brini resta ancora a bocca asciutta nel 2017. Ma al di là degli episodi (il rigore abbastanza evidente non concesso a Bassano, e quello di oggi, sacrosanto, concesso alla Rata) che condannano i biancorossi, la rivoluzione del mercato ha portato qualità ma ha cancellato le certezze tattiche da cui è necessario ripartire per cambiare marcia. Dietro l’assenza di capitan Ricci ha pesato, ma soprattutto dalla cintola in su il nuovo assetto non ha convinto. E cosi la banda di Giunti, che aveva già scritto una pagina di storia rompendo dopo 50 anni il digiuno al Riviera delle Palme contro la Samb, confeziona un’altra capolavoro lontano da casa. Anche se è l’Ancona a partire meglio. Brini lancia dal primo minuto Vitiello e Paolucci, ma non rinuncia a Momente’. Spedisce Frediani a fare il trequartista e cambia modulo schierando due punte. In difesa conferma Kostadinovic (al posto dello squalificato capitan Ricci) al fianco del rientrante Moi. Solo in panchina invece l’ultimo arrivato Del Sante. Anche Giunti cambia modulo e schiera il tridente, ma Allegretti largo a destra copre tutta la corsia contribuendo a fare diga a centrocampo. A sorpresa lascia Colombi in panchina e addirittura finisce in tribuna Sabato, di nuovo in biancorosso da questa settimana. Pronti via e Momente’ ci prova su corner di testa, ma è la Rata a sfiorare il vantaggio al 9′ quando Scuffia esce sui piedi di Allegretti pescato nel cuore dell’area. L’Ancona risponde con l’iniziativa del tandem Agyei-Frediani che creano scompiglio a sinistra rifornendo palle invitanti per Paolucci e Momente’. L’ex serie A viene anticipato sul primo palo dall’uscita di Forte (12′), mentre Momente’ sciupa calciando alto da ottima posizione (13′). Risponde per gli ospiti Allegretti con un tiro da fuori senza troppe pretese al quarto d’ora.

IMG_7409-400x267 E’ l’Ancona che continua a fare la gara senza però mai a riuscire ad impensierire gli ospiti che, nel finale, escono dal guscio con un paio di calci piazzati scodellati nei 16 metri. Al 41′ fa tutto da solo Turchetta che entra in area e calcia in diagonale. Si innesca un flipper fra le gambe dei difensori dorici ma Scuffia non si fa sorprendere. Al 43′ Gattari manca la deviazione su corner a due passi dalla porta. La reazione dei locali è affidata a Momente’ che impegna Forte allo scadere. Si chiude a reti bianche la prima frazione e anche nella ripresa la gara non decolla. Rompe il grigiore Turchetta che con un cross di esterno da destra serve sul secondo palo Malaccari che tutto solo arriva in ritardo. Risponde l’Ancona con Paolucci che scappa a sinistra e dal fondo taglia un traversone con Perna che svirgola verso la propria porta rischiando la frittata al 65′. Passano 5′ e Frediani dà solo l’illusione del gol calciando sull’esterno della rete da posizione defilata. Brini pesca dalla panchina Del Sante e sostituisce Paolucci.

IMG_7408-400x267Ma è la Rata a sfiorare il vantaggio con Turchetta che al minuto 79, lasciato completamente libero sul secondo palo, sbaglia il controllo e consente alla difesa dorica di fare muro sulla sua conclusione. Arriva a meno tre dal novantesimo l’episodio che decide il match. Daffara sbaglia il controllo e apre la strada a Turchetta che entra in area e fa carambolare la sfera sulla mano di Moi. Ingenuità imperdonabile del centrale e rigore netto. Dal dischetto va Quadri che spiazza il portiere Scuffia. Brini prova il tutto per tutto. Getta nella mischia anche Samb e passa al 4-2-4. Ma è troppo tardi. Giunti si copre e la Rata tiene botta senza neanche soffrire troppo. Gli ospiti, gia’ rinfrancati dalla cancellazione della penalizzazione, incassano così tre punti d’oro in chiave salvezza e contro una diretta concorrente. L’Ancona invece, ancora al palo nel 2017, inizia ad avere una classifica preoccupante. L’unico conforto arriva da un mercato invernale importante. Ma che in mancanza dei tempi tecnici per gli inserimenti dei giocatori non è riuscito ancora a dare i frutti sperati.

 

Il tabellino:

ANCONA (4-3-1-2): Scuffia 6; Daffara 5, Moi 5, Kostadinovic 5, Forgacs 5,5, Zampa 5,5 (46′ s.t. Samb s.v.), Vitiello 6, Agyei 6; Frediani 6 (36′ s.t. Bariti 5); Momentè 5,5, Paolucci 6 (30′ s.t. Del Sante s.v.)
A disp.: Anacoura, Barilaro, Gelonese, Bambozzi, Ascani, Bartoli. All.: Brini 5.

MACERATESE (4-3-3): Forte 6; Marchetti 5,5, Gattari 5,5, Perna 6,5, Ventola 6,5; Franchini 6,5, Quadri 7,5, Malaccari 6; Petrilli 6 (22 s.t. Palmieri 6), Allegretti 6,5 (47′ s.t. Broli s.v.), Turchetta 7 (46′ s.t. Bangoura s.v.). A disp.: Moscatelli, Broli, Bondioli, Colombi, Massei, Mestre, Ingretolli. All.: Giunti 7.

ARBITRO: Perotti di Legnano 6

RETI: 43′ s.t. Quadri (rig.)

NOTE: spettatori 2127 (dei quali circa 300 ospiti) per un totale di 14884 euro di incasso. Ammoniti Gattari, Paolucci, Daffara, Moi. Corner 5-3. Recupero: 6′ (1’+5′).



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