Maceratese, l’allergia all’Helvia Recina
e le rassicurazioni di Spalletta

SOMMA ALGEBRICA - L'ennesimo risultato negativo in casa, dove i biancorossi hanno ottenuto solo due vittorie su undici incontri, non cambia la classifica: mercoledì subito l'occasione del riscatto contro il Modena. L'aver passato l'ispettiva della Covisoc, come comunicato dal presidente nella sua lettera-saluto ai tifosi, infonde fiducia ma il passaggio decisivo ci sarà a metà mese quando dovranno essere pagati stipendi e contributi dell'ultimo bimestre

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Enrico Maria Scattolini

 

di Enrico Maria Scattolini

SPIETATA LA LEGGE DELL’HELVIA RECINA. Di nuovo ko la Maceratese (leggi l’articolo). Una maledizione! (-).

QUARTA SCONFITTA in undici incontri. Solo due vittorie, per mezzo di altrettanti autogol degli ospiti, e cinque pareggi.

UN TERZO CIRCA DEL PUNTEGGIO TOTALE DI CLASSIFICA (-), al lordo della residua penalizzazione.

UN BILANCIO CATASTROFICO. Irrimediabile per il destino della Rata, se lo score non fosse stato provvidenzialmente rattoppato dagli strepitosi risultati in trasferta (+++).

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Federico Giunti, allenatore della Maceratese

NEANCHE LA SUGGESTIONE DELLA TRADIZIONE dei 95 anni di attività biancorossa, con tanto di maglia celebrativa, l’ha aiutata contro il Padova. Fortissimo (+), pur se sprecone.

INFATTI HA AVUTO BISOGNO di uno specifico e pure discusso episodio per vincere (-). Ed anche di un pizzico di fortuna nella frazione conclusiva della partita.

SUI DUE CALCI DI PUNIZIONE DI QUADRI: il primo magistralmente intercettato da Bindi (+) all’incrocio dei pali. Poco dopo ancora protagonista, il portiere veneto, sul colpo di testa di Franchini, inseritosi con i tempi giusti sulla traiettoria del tiro franco del capitano biancorosso. Ed infine salvato dal palo sul successivo tap-in di Sabato.

SI POTREBBE ANCHE SPECULARE sulla concessione del penalty, essendo ai più apparso involontario il fallo di mano di Sabato sul tiro di Madonna (protezione del corpo). Al punto che l’attaccante patavino si stava dirigendo verso la lunetta del corner, per la ripresa del gioco, un attimo prima del risolutivo intervento (-) dell’arbitro.

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Il difensore della Maceratese Rocco Sabato

MA SAREBBE ACQUA CALDA (-), dal momento che il Padova ha meritato il successo.

PER ALTRO I RIGORI VANNO E VENGONO. E’ stato sicuramente più importante quello con cui domenica scorsa la Maceratese ha battuto a domicilio l’Ancona. Vittoria storica (+) dopo mezzo secolo di astinenza. All’incirca.

CI SAREBBE PIUTTOSTO DA CHIEDERE per quale motivo la società biancorossa ha limitato al minimo il potenziamento dell’attacco (Ingretolli) nella recente attività del mercato invernale (-). Preferendo ritocchi negli altri reparti.

HO GRADITO IL RITORNO DI SABATO (+). Per personale stima e trascorsi ricordi. Come Giunti, evidentemente: potrà migliorare il livello degli esterni bassi.

PERO’ LA DIFESA è sicuramente il reparto di maggiore garanzia della squadra; addirittura al top dell’intero girone (+).

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L’attaccante della Maceratese Federico Palmieri

NELL’ATTUALE SITUAZIONE DI RISTRETTEZZE ECONOMICHE, e pertanto nella necessità di scelta (-), sarebbe stata più opportuna, a mio parere, l’opzione a favore della linea di punta. Invece fra le più sterili in assoluto.

AL DI LA’ DELL’INGAGGIO DI INGRETOLLI, giocatore che merita attese (+).

OVVIAMENTE si sarebbe speso qualche euro in più. Ma sarebbe stato un investimento (+).

D’ALTRA PARTE ieri pomeriggio Giunti, lasciando in panchina Ventola sino ad un quarto d’ora dalla fine, ha confermato fiducia a Marchetti. Difensore da ammirare per la duttilità con cui ha saputo sistemarsi nella nuova posizione (+).

A QUESTO PUNTO, il destino biancorosso all’Helvia Recina è tracciato (-).

SARA’ DI SOFFERENZA, alla ricerca del gol stiracchiato che permetta alla Rata, in un modo o nell’altro, di concretizzare le altre virtù. Che anche ieri, nella ripresa, non sono mancate (+).

SALVO QUELLE OFFENSIVE (-), naturalmente. Mai una conclusione degli avanti, sia da parte dell’iniziale tandem Allegretti-Palmieri, sia dai piedi dei sostituti Colombi e Petrilli.

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Filippo Spalletta, presidente della Maceratese

LA PORTA DEL PADOVA è stata infatti minacciata, ed anche pericolosamente (+), da due centrocampisti (Quadri e Franchini) e da un terzino (Sabato).

QUESTA è la realtà! (-).

E’ PERO’ COMPITO (DOVERE) della squadra di tentare di aggiustarla. Caso per caso. Perchè – come ha sempre lucidamente sostenuto Giunti – la salvezza della Maceratese passa attraverso l’Helvia Recina.

INCOMINCIANDO DAL RECUPERO di mercoledì prossimo contro il Modena (biglietti in vendita). Tutto ciò che sarà ottenuto (+) varrà infatti il doppio, essendo inattivo il residuo delle avversarie dirette.

LE QUALI DOMENICA SCORSA non hanno saputo approfittare del passo falso biancorosso nella quasi totalità…Un significativo segnale (+). Su cui però non indugiare.

QUESTA E’ SICURAMENTE L’INTENZIONE DI SPALLETTA (+). Che ha rivolto un saluto alla tifoseria con un comunicato diramato all’unisono con il match contro il Padova (leggi l’articolo).

APPREZZABILE E CONDIVISIBILE (+), anche se avrei preferito un incontro pubblico o, quanto meno, la sua presenza in sala stampa nel dopo partita.

O ALMENO di un componente del suo staff. Incredibilmente ancora in via di gestazione, oltre la metà campionato. Forse in attesa di affidare il ruolo di direttore generale alla new entry Stefano Caira.

IMPORTANTE E’ AVER APPRESO l’esito positivo dell’ultima visita ispettiva (3 febbraio) della Covisoc (+).

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Perna, Sabato e Forte prima del calcio d’inizio di Maceratese-Padova

MA IL PASSAGGIO DECISIVO ci sarà a meta mese, con il pagamento dell’ultimo bimestre di stipendi e contributi.

DELICATO ANCHE QUELLO –naturalmente non citato nella lettera – della definitiva sistemazione dei rapporti fideiussori con la dottoressa Tardella.

FA PIACERE anche la notizia (+) del rinnovo e prolungamento del contratto di Perna e Gattari.

IN OGNI CASO deve essere riconosciuta (+) l’intenzione del presidente di operare per il meglio. “Questo è quello che ho fatto sino ad oggi e che continuerò a fare con sempre maggiore impegno”, è la conclusione di Spalletta.

UN PERSONAGGIO a cui non dovrebbero essere negati l’aiuto di finanziatori locali (se ci sono) e la riconoscenza della tifoseria. Al di là di qualche disillusione. Ma siamo nel mondo del calcio.



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