Nel giorno in cui Francesco Comi a Numana, nel corso dell’assemblea regionale del Pd, ha parlato di un partito forte e unito, capace di sostenere il governo regionale (leggi l’articolo), la risposta arriva da Alessandro Biagiola, ex assessore della Provincia di Macerata che critica in toto la linea con una nota sottoscritta da 34 esponenti del Pd.
«E’ un momento difficile per il Partito Democratico. Si cerca di mettere in difficoltà con i soliti metodi scorretti ed irresponsabili il governo Renzi. A livello locale si fanno accordi che a parole esaltano l’unità, percorsi condivisi e chissà quali belle premesse per i cittadini ma in realtà sono il frutto di accordi tra capi corrente che si dividono i pani ed i pesci, pensano a come posizionarsi meglio per i prossimi appuntamenti elettorali, soffocano qualsiasi idea di rinnovamento e di buona politica e si arroccano nel loro mondo dorato mentre attorno a loro tutto brucia. In molti che a parole si autodefiniscono renziani perchè adesso va di moda e conviene, accettano accordi di basso profilo che squalificano la politica e fanno male al Pd».
Non manca il riferimento a figure cardine del partito come quella del segretario Comi, nè si fanno sconti all’ex assessore regionale Sara Giannini che proprio oggi ha iniziato a collaborare con lo staff del presidente Luca Ceriscioli come esperta di economia (leggi l’articolo). «Si fanno accordi su più tavoli. Dentro ci mettiamo la sopravvivenza del segretario regionale Comi, un posto importante per Sara Giannini e magari qualche nomina importante nella sanità? Cambiare verso, subito. Questi baratti stanno avvenendo nel silenzio assordante di troppi. Noi vogliamo troppo bene al Pd e alla politica vera per tacere. Smettetela di usare il partito per tornaconto personale e di corrente. Rispettate i cittadini, parliamo di contenuti e di progetti, non sempre e solo di posti».
A sottoscrivere la nota sono, oltre a Biagiola, i sindaci di Recanati e Ripe San Ginesio, Francesco Fiordomo e Paolo Teodori, e l’ex segretario provinciale del Pd Teresa Lambertucci. Con loro i democrat Nicola Perfetti, Remo Matassoli, Ulderico Orazi, Daniele Maria Angelini, Francesco Giubileo, Roberta Belvederesi, Chiara Procaccini, Silvia Acquaroli, Stefano Siroti, Daniele Piatti, Franco Properzi, Emiliano Liberati, Massimo Corvatta, Salvador Caporalini, Cristina Lillini, Silvia Salvi, Giorgio Berdini, Tonino Di Giulio, Massimo Sparapani, Rita Soccio, Mirella Gattari, Petro Feliciotti, Antonella Cicconi, Alberto Meriggi, Alberto Pompili, Massimo Medei, Laura Ferramondo, Sara Sabbatini, Gianfranco Censori e Mario Sabbatini.
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NO!! Non dovete assolutamente rispettare i cittadini, tanto vi votano lo stesso. Schiacciateli, umiliateli derideteli, fategli capire che siete i nuovi DEI a cui tutto è permesso, anche regalare 30.000 euro alla Giannini perché è amica di quello che hanno votato gli elettori sempre meno affezionati ma ancora con la nebbia perenne in testa. Sbagliando si impara ma per i vostri simpatizzanti ci vuole un po’ più di tempo, forse perché il tu mi dai io ti do è ancora molto forte e probabilmente anche reale.
Riceviamo da Paolo Francesco Giubileo, sindaco di Urbisaglia:
Noto stamattina con piacere che l’articolo apparso nella serata di ieri su CM è stato corretto.
Nello specifico veniva citato il mio nome come uno dei firmatari di un documento che il vostro giornale aveva riportato sotto il titolo “Il Pd usato per tornaconti personali, l’accusa di 34 democrat”.
Voglio precisare che io mi chiamo Paolo Francesco Giubileo e mi sono fortemente irritato per il fatto di aver trovato il mio nome accostato ad un documento che non ho mai ricevuto, di cui non conosco il contenuto e che pertanto non avrei mai potuto firmare.
Si è trattato di uno spiacevole equivoco dovuto al fatto che in Assemblea Provinciale del Pd esiste un mio “quasi omonimo” (Francesco Giubileo) che avrebbe, a detta dello stesso Biagiola che mi sono permesso di contattare per chiarezza, firmato l’articolo.
In ogni caso mi auguro che non si verifichino più tali situazioni è che prima di pubblicare un articolo ci si informi bene sulla la veridicità delle informazioni.
Cordiali saluti
Francesco Giubileo è il segretario del PD di Montefano.
Quindi il sindaco di Urbisaglia è d’accordo che la signora Giannini percepisca 30.000 euro come esperta di economia ? Qual’e la sua opinione vista che si è speso molto per dire che lui non ha firmato niente e soprattutto CM cosa dovrebbe fare chiamare tutti i firmatari e chiedere la carta di identità?
Rifaccio qui la solita domanda ai dirigenti ed amministratori regionali del PD: quando attuerete l’esenzione ticket 2015 ( chiamato anche E99) per le persone disoccupate o in mobilità , come era stato fatto negli ultimi anni ma in vigore da maggio-giugno. Se ancora non lo avete fatto spero che la risposta non sia : “non abbiamo le coperture finanziare ….. ” spero di essermi spiegato.
La politica è questa, gente…………….
Vale per il PD ( tutto, non fatemi ridere con ” qualcuno” che si indigna….per favore..)
…e vale per qualsiasi altro partito.
Io ne ho viste tante di porcherie, per questo me ne sono tornato ai miei affari.
Se pensate che l’ alternativa a questa politica dovrebbe essere il M5S, è meglio emigrare in Groenlandia.
Almeno lì c’è fresco.
Questi tipo di articoli fanno male al PD Provinciale, una classe dirigente giovane e intelligente quale Alessandro Biagiola e Teresa Lambertucci dovrebbe sapere quando deporre le armi, (dopo che gli elettori, attraverso le elezioni, hanno scelto da chi in regione vogliono essere rappresentati) fare un passo indietro e mettersi al servizio del Partito, per il bene del PD!Smettiamola di farci la guerra, di evocare fantomatici patti che non esistono. Esiste invece un percorso unitario che con difficoltà si sta portando avanti e pregherei’ tutti di abbassare i toni e di condividerlo. Un ultimo appunto sulla consulenza alla Giannini, è vergognoso sparare a zero su questo argomento, il Presidente, ritiene l’esperienza di Sara una risorsa per la Giunta, ed è questo l’unico motivo dell’incarico conferito, com’è tra l’altro successo al sempre verde Daniele Salvi
@Andrea Caprodossi: avrei voluto tale coraggio difensivo anche in tante altre circostanze in cui il partito si è fatto male da solo. Qui non si tratta di armarsi o di deporre le armi ma semplicemente di parlare da uomini e donne libere. E proprio con questo spirito trovo grave che un giovane dirigente promettente come te consideri che un incarico pubblico a carico della fiscalità collettiva e conferito a chi non ha nè titoli nè competenze sia una “risorsa” per la Giunta regionale. Mala tempora….
@Fabrizio Principi: Fabrizio, io, come sai, non sono un indignato per finta. E come al solito ci ho messo la faccia e la firma.
Non si confonda il PD con il comunismo e con Marx, così come una volta non si confondeva la DC con il Cristianesimo e con Dio.
Si deve essere pentito e di brutto il sindaco di Recanati, Fiordomo, per il sostegno dato alle primarie per Governatore a Ceriscioli. In quella occasione egli, tra la sorpresa di tutti, si staccò dal grosso dei renziani, in cui era dalla prima ora, per portare l’ex sindaco di Pesaro. Con i 900 voti raccolti nella città leopardiana, Fiordomo è stato determinante per il successo di Ceriscioli. Se il sindaco recanatese l’ha fatto per solidarietà di carica, ha creduto al progetto di rinnovamento del collega di Pesaro, ha sbagliato. I primi atti del Governatore sono di chiara natura partitocratica: dalla nomina dei vertici della Sanità, all’incarico di consulenza per l’Economia concesso al’ex assessore, Rag. Giannini (30.000 euro dei marchigiani!). Oltretutto Ceriscioli si mostra privo di collegamenti fuori dal Pd. In una città, Ancona, dove c’è una nobile facoltà di Economia e l’Istituto nazionale fondato da Fuà. Se invece Fiordomo ha optato per Ceriscioli per far crescere il Pd recanatese, ha sbagliato doppiamente. Il suo candidato alle regionali, Biagiola, si è piazzato quinto su sei candidati e Recanati è stato territorio di caccia della Giannini, che ha portato centinaia di voti a Micucci. E’ stato invece premiato oltre i meriti il Pd di Civitanova: città il doppio più grande di Recanati, ma ha portato meno voti a Ceriscioli. Ha avuto eletto Micucci – troppo per quello che egli esprime politicamente – e collocata la Giannini nello staff del Governatore. Ciò per mantenere il nome caldo in vista, si ne parla, della candidatura in Parlamento. Laddove si attende l’arrivo della Giannini per risolvere i problemi del Paese. Non dimentichiamo che un’altro elemento della “scuderia” Silenzi ha fatto parte della commissione Finanze, presieduta da Visco. Vede, Fiordomo, un Governatore che mantiene a galla soggetti come Silenzi, in campo da oltre 40 anni, e compagnia, non può parlare di rinnovamento e per quanto la riguarda, come si suol dire: “chi è causa del suo male pianga se stesso” ed a nulla servono piagnistei espressi da lettere di protesta.
Senza tanti giri di parole: il conferimento dell’incarico di consulenza a Sara Giannini è uno schiaffo in faccia a chi ha votato per il cambiamento promesso da Luca Ceriscioli. Promesso e non mantenuto. E’ vero che a crederci non eravamo stati in tanti vista l’alta percentuale di astensione alle elezioni regionali. Il fatto che saremo sempre di meno non sembra interessare i nostri eletti, i quali sono afflitti da una cieca autoreferenzialità che li rende incapaci di capire il momento che stiamo vivendo. Così compiono scelte incomprensibili se ci si rapporta col bene comune, ma comprensibilissime in relazione a interessi esclusivamente personalistici . Ceriscioli, con questa scelta, puramente ricompensativa e aliena da ogni considerazione e metodologia meritocratica, non ha tenuto in considerazione il grave danno d’immagine che ha arrecato al suo governo. Per non dare fiato ai populismi montanti occorre avere coraggio e sapere scegliere senza guardare in faccia a nessuno. Ceriscioli è partito male.
I 23.000 euro alla signora Giannini sono solo da qui al 31 dicembre; temo che per il 2016 possa esserci in altro incarico e un ulteriore esborso. Staremo a vedere poi a chi poi sarà assegnato l’ ulteriore posto vacante nello staff del presidente: secondo me se ne potrebbe anche fare a meno.
Da Alberto Meriggi riceviamo:
“Avendo visto il mio nome tra i firmatari del documento desidero precisare di non aver mai dato il mio consenso per tale sottoscrizione. Chiedendo informazioni al riguardo mi sono state presentate le scuse e mi è stato detto che si è trattato di un errore. Accetto le scuse e ribadisco la mia estraneità alla sottoscrizione”.
Scusami Andrea, poiché condivido i tuoi inviti, in particolare a fare tutti un passo indietro, vorrei chiederti come mai non hai sollevato il problema di arrecare danni al pd nel caso della pubblicazione del documento approvato nel corso di una direzione un po’ anomala, direi, per modalità e termini di convocazione , nonché di contenuti non proprio politici e con toni quasi diffamatori, che hanno letto in tutta la provincia e non solo ? Forse perché lo avevi sottoscritto ? Non si danneggiava in quel caso l’immagine del partito ? Che cosa avranno pensato iscritti e simpatizzanti ? Ed il rispetto, se non altro umano, per chi e’ stato segretario di quella federazione anche per il tuo sostegno al congresso ? Anche da te, giovane dirigente, mi sarei aspettata coerenza, rispetto di regole e per le persone , perché il cambiamento passa proprio per la genuinita’ tipica della giovinezza. A presto. Roberta
Cara Teresa il fulcro del mio intervento aveva un senso distensivo al fine di abbassare i toni e di lavorare tutti per il bene del PD! Per la questione Giannini, io non me la sento di cominciare a criticare il Presidente per un incarico, avrà ritenuto Sara importante.
Io sarò ingenuo però se devo affrontare dei problemi e penso di avere bisogno di aiuto non chiamo pagandolo chi quei problemi li ha affrontati fino a ieri ma cerco chi mi possa dare delle nuove idee o nuovi approcci. Anche perché se mi devo far raccontare cosa e’ stato fatto la convocò come dirigente del mio partito e quelle informazioni me le faccio dare gratis. O no ?
@ Caprodossi. Se si pensasse meno al bene ( traduzione: INTERESSI PRIVATI E PUBBLICI ) del Pd e un po’ di più alla gente molto, molto, molto in difficoltà che le politica fallimentare di Renzi, ( così dicon quasi tutti anche tanti famosi personaggi del vostro partito seduti a Montecitorio e a Palazzo Madama) non aiuta di certo). Renzi si è ingrassato come un ippopotamo, ( l’animale giusto è un altro ) ma se lo scrivo CM mi mette in moderazione fino all’OK della redazione, mentre tanti si dimagriscono. Che facciamo,cambia dieta Renzi o la cambiano quelle poche decine di milioni di persone che annaspano? Su questa pagina non mi pare che anche a livello locale andate tanto d’accordo e addirittura i due signori Giubileo, sindaco di Urbisaglia e Meriggi che non conosco,sembrano invasi dal terrore per aver avuto i loro nomi messi per errore sulla lista dei protestanti. Forse ricorreranno a qualche esorcista per essere stati sfiorati dalle ali del diavolo rosso. Il Pd di rosso non ha neanche più la bandiera, ma l’espressione mi piaceva e ce lo ficcata. Come diceva, mi sembra Totò: ” Meglio abbondare che deficere “.
Pastoie e pastine….
Incarico ricco, mi ci ficco…
La verità è che. con Renzi in fase calante e le schiere locali renziani frammentate e (almeno qui nelle Marche) date in pasto ai Dem comiani e sciapichettiani, è venuta meno la pur minima parvenza di rinnovamento e di ricerca di valori importanti da portare avanti nell’attività politica.
Il PD è tornato ad essere solo ed esclusivamente un’arena per violentissimi scontri politici, dove i contendenti, impegnati solo in tattiche e manovre sottobanco, non si risparmiano nulla e dove predomina solamente la ricerca del tornaconto personale. Una tragedia, insomma.
Giuseppe amico mio, sarò anche un’idealista ma rifiuto – come ho sempre rifiutato (ben prima di Renzi) – l’idea di una politica che si occupa solo del tornaconto dei propri dirigenti (peraltro inevitabilmente solo di qualcuno di essi e spesso sempre degli stessi). Così come rifiuto l’idea che di politica si debba “campare” a vita perchè così facendo si perde quel giusto spirito che deve necessariamente accompagnarla…quello del contatto con la realtà. E la realtà è ben altro di chi per amicizia, ubbidienza o disciplina di partito o di corrente ottiene lauti e immeritati riconoscimenti: la realtà è quella di tanti giovani ragazzi, di tante madri e padri di famiglia che il lavoro lo cercano per anni, lo perdono e non lo ritrovano. La realtà di oggi poi è quella di una collettività strangolata da una tassazione eccessiva che non giustifica il benché minimo spreco o la gestione poco attenta del denaro pubblico. Denunciare tutto quello che va “fuori via” non significa perpetrare “violenti scontri interni” come tu dici ma significa informare gli elettori e gli osservatori politici di quanto accade nelle “segrete” stanze, spesso con l’avallo più o meno consapevole di militanti a cui si racconta la favola del “benaltrismo”. Mario Iesari ha dipinto lucidamente la fotografia del “come dovrebbe essere”.
Teresa, guarda che purtroppo la situazione è oggettiva. Con i renziani in rotta ovunque nelle Marche (colpa anche e soprattutto del fatto di non aver imposto, quando i numeri c’erano, un renziano doc alla guida del partito regionale, e di avere invece creduto al duo Sciapichetti-Comi) nel PD si discute solo di assessorati, di consulenze ignobili pagate a peso d’oro, di incarichi Asur, dei tanti trucchi e delle tante manovre di Comi, e così via raccontando.
Comunque, lamentandomi per questo stato di cose, che francamente mi dispiace, non intendevo certo riferirmi a quella parte del partito che a sua volta denunzia questa deriva clientelare (anche se molti dirigenti del PD provinciale, che il fronte renziano l’hanno spaccato proprio in casa loro, farebbero meglio a tacere, per un elementare senso del pudore).
Non critico la critica mossa dai 34 firmatari ( specie sul duo Comi-Giannini , che se ci fosse stato un incarico da consulente in “sgambettismo e carrierismo politico” sarebbe stato il top per i due da pagare, come esperti, a peso d’oro ) ma quello che non riesco proprio ancora a capire, è che significhi ” renziani doc” e di quale” cambioverso ” ( e tosto !) parlino. A me sembra che il verso preso in Regione vada proprio nella direzione della realpolitik data da Renzi, se dal giorno stesso in cui ha messo piede a Palazzo Chigi, lui per primo ha iniziato a distribuire incarichi Cencelli in mano, e ad alloggiare in ogni posto di prestigio e potere i suoi, e solo i suoi.
” I renziani doc” – moralmente, politicamente- chi sarebbero quindi ? quelli che cacciano via a calci nel posteriore Rosy Bindi per metterci le varie Madia, Boschi, Moretti, che per fare una Bindi ce ne vogliono 3? O perdono un Cofferati per tenersi un Faraone? Mi sfugge completamente in questa logica nuovista il valore aggiunto apportato dai renziani. Se invece parliamo di contributo di persone per le loro qualità e competenze , senza recriminazioni per appartenenza a questa o quella corrente di partito, e ad una fantomatica ” politica vera ” di stampo renziano, allora è un altro discorso, serio, dal fare appello al renzismo per denunciare i soliti comportamenti spartitori e di tornaconto personale.
Altrimenti, espressa così la lamentela, somiglia molto a quella storiella dei due amici a tavola, in cui uno mette nel piatto dell’altro una fetta di carne e l’altro ci rimane male perchè a lui è stata data la più piccola, e che non riuscendo a trattenersi ,dice:
– ma non si fa così, che chi dà le parti si tiene quella più grossa
– perchè, tu che avresti fatto al posto mio ? risponde l’amico
-Io? Io avrei dato la fetta più grossa a te e quella più piccola a me
– e allora di che mi riprendi ? E’ quello che ho fatto
@Tamara Moroni. Tamara, mille volte abbiamo discusso di politica e di rinnovamento. Mettere sullo stesso piano vicende regionali e nazionali, mi sembra però lievemente forzato ed utile a dimostrare la propria contrarietà quasi a prescindere al rinnovamento che almeno a monte si sta avvertendo, non senza difficoltà anzitutto di natura politica. Il modo in cui è stata gestita l’intera partita delle regionali anche nelle Marche, dimostra l’insufficienza di una classe dirigente aggrappata ad un sistema che piace ancora a molti. Ma contestarlo non vuol dire necessariamente farlo perchè qualcuno (come lasci intendere) è rimasto fuori. Perchè ci sono momenti in cui è doveroso restare all’esterno di certe dinamiche proprio per marcare anche una netta discontinuità. Da firmatario della nota mi rallegro di non far parte di un gruppo sempre uguale e con i soliti obiettivi da mera logica spartitoria, sperando che una volta tanto si abbia anche il coraggio di arrivare sino in fondo per dimostrare (con i fatti) che esiste anche un modo altro di vivere e di concepire la politica, anche nei territori. Molti di noi da anni contestano l’impostazione esistente, ben sapendo che questo frutta solo esclusioni ai limiti dell’emarginazione politica. Eppure si va avanti ugualmente, coscienti che tutto ciò che fin qui disinvoltamente s’è definito “renziano”, per molti versi è stato solo un modo per ricollocarsi. Ecco perchè preferirei che ci definissimo “Democratici”, intendendo con questo quello spirito originario che ci vide protagonisti nel 2007. Salvo poi assistere al ritorno di soggetti che a vari i livelli tengono in ostaggio politica e partito, gli stessi che attualmente nominano consulenti non so quanto necessari, sulla scorta di un contentino da elargire in attesa di futuri incarichi in ambiti superiori. Anche se non esistono figure indispensabili ed insostituibili. Sul governo nazionale perdonami: se preferisci la Bindi a chi hai citato, evidentemente a te le cose vanno bene come sono.
Emiliano, non sono io a mettere sullo stesso piano vicende locali e nazionali, ma chi si fregia di un titolo per avanzare una sua presunta superiorità morale e politica, che va sotto il nome di renzismo, i cui metodi non sono dissimili a quelli della vecchia politica di sempre, e di ogni colore.Quale rinnovamento vedi?
Sono le parole lette nel comunicato. Le avete dette voi. Non dare colpe a me.
Detto questo, tu ripeti quello che ho detto già, quando affermi che per te sarebbe preferibile chiamarvi tutti ” Democratici” , dare peso alle persone, e non per il cappello che si porta in testa dove c’è scritta sopra la corrente. Ma ad ogni modo, se vuoi portarmi esempi in cui Renzi , inteso come “modello Renzi” si è differenziato da chi l’ha preceduto nella scelta dei propri uomini e dirigenti , ben venga. Pronta a ricredermi.
Tamara, i continui attacchi molto pretestuosi della cosiddetta minoranza Dem, sono la riprova del cambiamento avviato dal Premier e dell’infondatezza di quanto affermi. I nomi scelti da Renzi sono proprio per farle le riforme, non certo per affossarle. Altrimenti sarebbero rimasti quelli che tu sembri gradire. Nessuno, poi, intende avanzare una superiorità morale, anche nella nota. Dove viene semplicemente denunciata una situazione evidente da anni, al netto dei personaggi che possono sentirsi toccati e di cui, sinceramente, mi interessa meno di zero.
Ah, scusa non avevo letto il finale sulla Bindi. A me non va bene neanche Renzi, figurati la Bindi, e tanto meno le altre. E’ tutta” roba vostra”. E poi basta, con questa arroganza che chi non condivide le vostre scelte e i vostri metodi non vuole il cambiamento! Io lo voglio il cambiamento, ma migliorativo, proficuo e senza perdita di diritti. Con Renzi, avete disastrato più di quello che era il Parlamento, relegato a ruolo di firmacarte,demolito le Istituzioni con una riforma peggiore dell’altra, non avete ridato slancio all’economia, aumentato di molto il debito pubblico, avete abbassato il livello della classe dirigente, avete solo acquisito, in pratica, potere clientelare e fatto favori alle lobbi. E ancora mi vieni a predicare? Dopo un anno e mezzo di Renzi, un’idea concreta su chi è realmente ce la siamo fatta tutti. E molto diversa dal rottamatore iniziale, da quando preso il posto di Letta in modo moralmente discutibile, è diventato il più conservatore di tutti coi suoi metodi da democristiano doc.
Peggio è per te, che vieni dal PCI.
Tamara, ora che ti sei sfogata spero che starai meglio. Ribadisco … a te le cose vanno bene come sono sempre state. E’ una mia opinione, per carità, ma la penso esattamente così.
Ma non dire fesserie Emiliano! a me le cose non sono mai andate bene come sono andate. Men che meno adesso. Io sfogarmi? Voi vi mettete in piazza sui giornali, e io dico la mia opinione. Ciao.
Nessun mettersi in piazza. Solo dire con chiarezza certe cose. Un saluto.
E altrettanto ho fatto io. Ariciao
Renzi ha trasformato il Pd nella vecchia Dc per idee modi di pensare e di essere esta’ facendo ed ha fatto piu’ danni di Forza Italia il che e’ tutto dire.Speriamo che presto gli italiani decidano di liberarsene in maniera definitiva..io un canotto per lui ed i suoi sodali per mandarlo verso la Libia k’avrei pronto….pero’ lo affonderemo prima che arrivi ovviamente.
Torniamo per un attimo alla Sara Giannini, beneficiata dal buon Ceriscioli in vena di regali per cambiali politiche da pagare (ovviamente con i soldi della collettività) e menzionata pure nel documento dei dirigenti del PD che hanno sollevato rimostranze rispetto alle sceneggiate di Comi.
Qui la faccenda è seria, molto più seria di quanto a prima vista si possa pensare, perché non si tratta solo di una questione di clientelismo e di malaffare politico. Infatti l’art. 21 della legge regionale n. 20 del 2001 consente sì di conferire incarichi di collaborazione a persone estranee all’amministrazione regionale (qual è la Giannini), ma ciò solo ad una condizione: che di queste persone sia “notoriamente riconosciuta la competenza in almeno uno dei seguenti settori: giuridico, economico, culturale, dell’informazione”.
Ebbene, la Giannini, semplice ragioniera e fatta rientrare nel settore dell’economia, quale “notoria competenza” aveva in tale materia? Nessuna!!! E quindi l’incarico di collaborazione non poteva essere a lei conferito
A mio avviso, pertanto, essendo la stessa Giannini pagata con soldi pubblici, questo caso da manuale di clientelismo politico, oltre ad essere scandaloso di per sé, ha pure degli evidenti risvolti di carattere penale e contabile, che potrebbero e dovrebbero essere rilevati anche d’ufficio.
Invito comunque quei consiglieri regionali della maggioranza e dell’opposizione che non sono d’accordo con questi metodi da basso impero a presentare precise interrogazioni sul punto e ad interessare la magistratura penale e quella contabile.
Non è che dicendo di aver ragione uno ce l’ha. L’unico modo è averla. Dicendo che si vogliono cambiare le cose che prima andavano male, adesso sempre male vanno,ma con un notevole margine di peggioramento è solo assurdo. Come è assurdo che qualcuno ancora difenda Renzi che riesce persino a far rimpiangere D’Alema, il peggio del peggio, un Silenzi nazionale per capirci meglio. Ma smettetela di fare politica, voi e tutti quelli come voi. Siete dannosi anche se non contate politicamente un cassius perché tira di qua, tira di là, qualche fessacchiotto anzi tanti che votano ancora PD ci sono. Chi è riuscito a trasformare il Pci in una cosa informe, corrotta, come il Pd non ha tanto da dire. Chi cassius volete portare per il cioppolo. Ogni giorno sia a livello nazionale che regionale, non parliamo di provinciale maceratese che non esistono più ma continuano ad incassare ne tanto meno locale dove Silenzi ne ha di amici per non sentirsi solo ma molto male accompagnato, ne fate e dite senza contegno. Sembra che vi si sia sciolto il cervello in acqua di palude, torbida e non certo potabile. Mah io spero che il più delle volte parliate in buona fede, sennò ricoveratevi, fate una riforma per riaprire i manicomi solo per politici.
Sulla “disinvoltura” (per usare un eufemismo) dell’attuale dirigenza PD provinciale e regionale “ho già dato” sula mia pagina FB ed altrove e pesantemente e ben prima di questo articolo di CM. Sono iscritto al PD. Ritengo, come altri qui, che la consulenza economica regionale della Sig.ra Giannini (seppure temporanea ….vuol dire, per caso, che a Gennaio 2016, i problemi economici della Regione Marche saranno risolti? ahahahah ….) è giuridicamente impugnabilissima. Che, dentro al PD, si parli di questo ora, la ritengo cosa assolutamente democratica ed utile. Finalmente!!!! Giannini, se ha il senso dell’onore, rinunci al suo improbabile incarico!
Per Alfredo Maulo
Se la Giannini avesse il senso dell’onore (cosa da escludere per quanto si è visto in materia di biogas speculativo, in relazione al quale ella è stata quella che, fregandosene totalmente delle esigenze dei cittadini, nella giunta di Spacca più ha spinto), non avrebbe nemmeno pensato di concordare previamente con Ceriscioli questo incarico lautamente remunerato, immeritato, ingiustificabile da tutti i punti di vista, arrogante e moralmente offensivo verso migliaia di giovani in cerca di occupazione e molto più titolati di lei a ricoprire il ruolo di consulente/esperto economico.
Ancora esiste l’idealismo oppure si tratta di un idealismo di facciata? Perché a livello di fatti mi pare che la realtà vada in direzione totalmente opposta… Maestro Ciliegia (basta che traducete in maceratese per capire chi è) si sta facendo i cazzi suoi alla grande e si sta facendo aiutare dai suoi accoliti, si vede nella sanità, si vede a livello di ERSU e tra un po’ magari si arrogherà il diritto di chiudere la Stagione Lirica Maceratese perché per i suoi elettori è meglio che rimanga solo il ROF (Rossini Opera Festival), quindi è meglio anche per lui… ma che ci volevamo aspettare dal Maestro Ciliegia (chissà se è anche un vero maestro con tanto di pannellino) se non questo ?!?!?
Un ex PD pentito che dice quello che pensa e che ovviamente ha smesso da un pezzo di votare PD.
AD MAJORA 🙂
P.S. Non risponderò ad eventuali insulti e provocazioni, quindi risparmiatevele pure o magari impiegatele meglio dirigendole altrove…
Per Giuseppe Bommarito
Concordo. Personalmente, in generale, non mi va di crocifiggere le persone elette dal popolo (vedo, tra questi commenti, rabbiose allusioni che lasciano il tempo che trovano). Vedo, al contrario, che Lei parla (come altri qui) chiaro, non allude omertosamente ed ha tutta la mia stima. Come detto nel mio precedente commento, sono da sempre e resto iscritto al PD per ragioni che non debbo spiegare a nessuno (è il PD, seppure a pochissima distanza dal M5S, il maggior partito d’Italia; non chiedo ad altri di rendermi ragione di altre scelte di voto). Mi sono saltati i nervi a leggere la risoluzione del PD provinciale del 20 Giugno scorso (omertosa, neppure tanto latentemente minacciosa, peracottara), che Lei, credo, conoscerà (diversamente posso sempre inviargliela). Mi sono sentito male quando ho saputo, pochi giorni fa, che la Sig.ra Giannini (che nulla ha avuto a che fare con le elezioni regionali 2015) è stata nominata consulente economica del Presidente della Regione (ovvio, non gratis). E nonostante i fieri ciarlataneschi (sono legittimato ad usare questo aggettivo ex post) propositi di quella risoluzione di cui sopra. Finalmente dunque la nota in questa direzione di oltre 30 scritti del PD della prov. di Macerata. Certamente ci sarà qualcuno che li vedrà come perturbatori o, d’altra parte, come “compagni” di lotta al PD (lotta molto di moda …ahahha). Personalmente li ritengo miei compagni di strada dentro al PD. Mi hanno fatto ……posso? …..respirare!!!!
Sulla Giannini ho detto anch’io. La Giannini è la Giannini di sempre – la stessa che intralciò la seconda elezione di Silenzi alla Provincia per la sua contropartita personale, e che sconfinò territorialmente dal suo bacino elettorale all’ultima elezione provinciale. Per lei fare politica è questo, do ut des, non conosce altri modi. Però, sentire i piddini orgogliosi di esserlo, che oggi sputano sul piatto dove hanno fatto mangiare la Giannini (perché qualcuno di loro l’avrà pure eletta fino a l’altro ieri – io no, perciò sono libera di criticare le scelte di ieri e di oggi del PD- fa star male a me, Signor Alfredo Maulo.
Altra e ultima cosa. Va bene attaccare la Giannini per l’incarico ottenuto come ricompensa personale ( anche se non sono ottimista come Bommarito ,che sia legalmente e penalmente attaccabile, dal momento che la legge da lui citata non parla di titoli, ma di ” notorietà” e allora , visto che non deve andare a fare il ministro delle finanze, penso, possa bastare alla scopo, la sua esperienza quinquennale come assessore regionale all’innovazione e alle attività produttive. Mi sbaglierò, ma difficile che un Presidente di Regione sia così sprovveduto ) cerchiamo tutti di mantenerci nei limiti, per far sì che non diventi il solo capro espiatorio che mette a posto le coscienze di tutti. A me, ad esempio, e lo dico apertamente , ha dato altrettanto fastidio il fatto che l’ex segretaria provinciale Teresa Lambertucci, qui in veste di firmataria, alle ultime regionali si sia presentata con questo slogan ” Al lavoro in Regione” ben sapendo tutti che lei è funzionario della Provincia ( che presto chiuderà i battenti) nel settore lavoro. E no! Anche questo non è corretto, Signora Teresa, e signori moralizzatori tutti a corrente alternata. Non è corretto nemmeno avvantaggiarsi elettoralmente sfruttando la propria posizione lavorativa in un ente pubblico statale.
Ad maiora.
a Tamara Moroni
Signora, io non ho detto che sono orgoglioso di essere del PD (legga bene!), ma che sono sempre stato e resto del PD e non devo renderne conto a nessuno, perché la legge italiana lascia a me, a Lei ed a tutti la libertà di scegliere chi votare. Ho condiviso pienamente qui la nota dei 34 (meno due, mi pare) del PD, perché mi sono riconosciuto nella loro posizione democratica, critica ed utile, fino al punto di confessare, sempre io, che quella nota (riassunta e tutolata da CM con ” Il PD usato per tornaconti personali”) mi ha fatto “respirare”. Per altro, io non credo di essere “un moralizzatore a corrente alternata”. Ma prendo atto del suo pensiero sulla consulente regionale Giannini, e cioè, come Lei afferma testualmente, “visto che non deve andare a fare il ministro delle finanze, penso, possa bastare alla scopo, la sua esperienza quinquennale come assessore regionale all’ innovazione e alle attività produttive”. E perché mai, mi chiedo, la Giannini sarà consulente economico solo fino al 31 Dicembre 2015? Comunque, il suo pensiero semplicemente non è il mio. Semplice! Tutto qui!
sempre a Tamara Moroni
Leggo meglio adesso che, per differenti motivi, qualcosa ci “fa stare male” entrambi. Tutta la mia solidarietà, allora. Staremo meglio entrambi! E’ un augurio!
Scusi Signor Maulo: quindi essere del PD rende fieri perchè stando lì dentro si può sostenere tutto ed il contrario di tutto e rimanere “ortodossi” e dentro il perimetro del partito?
Scusi, sarebbe più onesto dire che scelte come quelle della Giannini siano indifendibili politicamente, e basta- Non trova?
Scusi la franchezza.
Signor Maulo, non era rivolta esclusivamente a lei la mia espressione che voleva sintetizzare il sentimento di appartenenza- ognuno, certamente, per suoi motivi – al Partito Democratico.. Ma al di là delle formalità verbali, non le sarà sfuggito l’essenziale del mio intervento, ovvero:
-qualcuno nel PD, prima Ds etc etc. avrà fatto crescere nel suo vivaio la Giannini: e non sapevate chi era da scoprirlo solo ora ?
– è stata ” politicamente corretta” , per i tanti indignati come lei dell’incarico alla Giannini, la campagna elettorale di Teresa Lambertucci, altrettanto pagata per lavoro coi soldi dei contribuenti , che sfrutta la sua posizione da dipendente statale con lo slogan ” Al lavoro in Regione”, per arrivare al Consiglio Regionale , forte dei suoi rapporti e contatti sul territorio con quanti in cerca di lavoro agli sportelli della Provincia. ? Lei non ha proferito parola nel merito ,però :perchè?
Infine. Su quel che ho detto – no affermo, non ho competenze in materia – rispetto la possibilità di contestare legalmente l’incarico come consulente per l’economia alla Giannini, è quanto penso potrebbe essere addotta come motivazione, o se vuole, giustificazione, rispetto una legge che non richiede titoli accademici ma una generica” notorietà” – termine che si presta a tante interpretazioni, non ultima quella che tutti sanno dell’ esperienza acquisita sul campo dell’economia reale, a contatto cioè con le realtà economiche in ambito territoriale regionale di cui la Giannini è stata protagonista ( con quali risultati non conta ai fini ) in Regione per 5 anni.-
Quindi. II mio pensiero a stretto riguardo di Sara Giannini non è diverso dal suo – attenzione- distingua bene quello che io vorrei da quello che io penso possa conseguire dall’interpretazione di legge. .Ho anche aggiunto, infatti, posso sbagliarmi
Cordiali saluti
a Tamara Moroni
mi scusi, ma io non ce la faccio più a tener dietro alla Sua solerte energia di indefessa writer/commentator di CM. Vada avanti con altri! Buonanotte! Dorma bene e si riposi, la vedo molto affaticata, e ne sono preoccupato.
Ma per carità, io affaticata? O forse ho più energie e risorse di lei che non sa che rispondere? Lei non mi conosce! Si riposi lei , e poi con comodo ,mi risponda.
Fa un po’ ridere sentire gli alti lai di coloro che si sentono traditi perché Ceriscioli non starebbe tenendo fede alle promesse di “rinnovamento”.
A parte che certe parole sono talmente vaghe che basare una scelta su di esse è da sprovveduti; ma davvero credevate che il PD, questo conglomerato di conventicole personali dentro il quale si trova tutto e il contrario di tutto, questo caravanserraglio di che imbarca chiunque sia interessato alla mera gestione del potere, e che con Renzi sta facendo come e peggio di Berlusconi, potesse interpretare un modo diverso di amministrare la cosa pubblica, nel merito e nel metodo?
@ Tamara. Santucci. Messe alle strette le persone che vogliono tenersi a galla tra moralismo Pd e condanna al Pd oltre che equilibristi sottoposti a notevoli sforzi psichici, non hanno molta tenuta, forse perché come diceva Aristotele non si può essere e non essere allo stesso tempo.
@ Valenti. Chi si sente tradito dal Pd, non è che non conosce Ceriscioli ma non conosce il partito e magari lo vota da anni e non si è accorto che è un po’ cambiato trasformandosi da Pci a tutto quel che di peggio c’era in Dc e in Psi con la piccola differenza, a parer mio, di dare tutto il peggio che da in modo sfrontato, che non ammette repliche e strafregandosene di chi è ricaduto nella trappola dando ancora quel votino che sommato ad altri votini delle persone che credono che votare Pd significhi votare a sinistra e quindi tenere alto un partito che ha nel bene degli operai, dei pensionati dei malati e dei poveri lo scopo della sua intima essenza.
@Tamara Moroni: come lei ben saprà non è mio costume polemizzare o ribattere alle polemiche a cui lei è ben avvezza, ma stavolta mi chiama in causa per fatto personale e non posso non farlo. Quale sarebbe stata la scorrettezza di scegliere uno slogan che testimoniava una sensibilità e un impegno? Il fatto che io sia un dipendente pubblico e che mi occupi di servizi per il lavoro? E allora? E se fossi stata un architetto o un geologo non avrei dovuto parlare di ambiente o territorio? La informo che per non confondere i ruoli io per la campagna elettorale mi sono messa in aspettativa, cosa che non tutti hanno fatto. Il lavoro l’ho trovato, anni fa, vincendo un regolare concorso pubblico e non per grazia ricevuta. Per le elezioni ci ho messo la faccia, sono arrivata ad un pelo dall’elezione, senza grandi appoggi o endorsement, e posso dirmi soddisfatta di come sia andata. A risultato acquisito non sono andata a pietire nessuno per avere che so, una prebendina o uno strapuntino in regione.
Sauro, sintesi perfetta con quel riferimento ad Aristotele. Da stampare e incorniciare. Sul fatto che i democratici non ammettano repliche è più che acclarato, specialmente in questo clima renziano, e quando lo fanno, la buttano sul personale con la solita chiosa finale: chi critica il nostro operato di governo non vuole il cambiamento. Piuttosto misero, direi, come argomento per mettere a tacere le critiche sempre più vaste, dentro e fuori il PD.
Ad Emiliano Liberati, ad esempio, vorrei tornare a smentire che non è per niente vero, come lui mi attribuisce, che a me le cose stanno bene come sono sempre state, e lo faccio con una critica circostanziata sulla riforma della scuola. Se io sento parlare di una riforma che porta il nome ” la buona scuola” , e poi vado a vedere in che consiste e trovo che i miei parametri su quella che dovrebbe essere per me la buona scuola non coincidono, penso, si possa ancora democraticamente criticare senza essere accusati di conservatorismo. Ma se non basta, aggiungo i perché,più velocemente che posso , ché non è questo” il post giusto”.
Una riforma della scuola che parte dal presupposto di dare le pagelle agli insegnanti, in quanto non tutti sono qualificati ad insegnare, parte a mio avviso col piede sbagliato.
Primo. Perchè gli insegnanti che vengono formati nelle scuole e università italiane, per accedere all’insegnamento devono sostenere prima corsi e poi concorsi pubblici di assunzione, e pertanto, io do per scontato che le selezioni siano tali da escluderei n partenza i non preparati a dovere. Di conseguenza, se di peccato di meritocrazia si deve parlare, lo Stato faccia autocritica sui suoi metodi di preparazione e selezione , anzichè aprire il mercato della concorrenza ai docenti col metterli sullo scalino più basso al pari delle merci.
Secondo. Come si fa ,allo stesso tempo, a dire che la riforma non produrrà perdita di lavoro per quegli insegnanti che dopo essere stati valutati verranno esclusi da una scuola? Non penso sia infatti un concetto difficile da raggiungere, che in una scuola così impostata sulla “meritocrazia” , non si vede ragione per cui il preside di un’altra scuola dovrebbe assumere l’insegnante mandato via da un’altra scuola perché giudicato non idoneo o scansafatiche. Giusto o non giusto, il singolo provvedimento, se tutte le scuole italiane dovranno essere di livello, gli effetti della riforma daranno questo. Ah, però , mi si potrebbe rispondere che perderanno eventualmente il posto di lavoro, ma non la retribuzione. Allora, torniamo all’Aristotele di Micucci: è libero mercato, o ancora assistenzialismo mascherato da mercato?
Terzo. Io da una riforma che si chiama” buona scuola” mi aspetterei che guardasse avanti di 30 anni, che riformasse cioè innanzitutto l’impostazione scolastica con particolare riguardo alle materie da insegnare. La buona scuola per me sarà tale, quando verrà introdotto il latino in prima elementare per strutturare come si deve le menti delle nuove generazioni. E poi, educazione musicale, storia dell’arte, dalla prima elementare, poi inglese, e tutto quello che volete, se è vero che il nostro primo patrimonio è quello artistico-culturale.
Inutile altrimenti twittare da mattina a sera, di ripresa, grande Paese, nuovo Rinascimento e pallonate simili, se la ripresa è solo incentrata sull’economia e il mercato, e la preparazione scolastica si riduce ad un nozionismo sempre più rivolto alla tecnica che strizza l’occhio alle imprese .
Signora Lambertucci, prima di tutto, quella che per lei è polemica per me è opinione. Che ho esposto anche nel suo caso. Per me, che sto da quest’altra parte dei manifesti, lei ha ritenuto presentarsi così, col suo biglietto da visita nell’ associare la sua candidatura in Regione col ruolo che riveste in un ufficio pubblico. Come per esibire una sorta di credenziale. O forse avrei dovuto pensare che fra tutti i candidati, sensibilità e impegno sul tema del lavoro fossero solo suoi ?
Se fosse stato un architetetto o un geologo- che lei non è- a parità di slogan avrei pensato lo stesso, se questi fossero stati,o un architetto o un gelogo dell’ufficio tecnico di un ente pubblico (specie in smantellamento come la Provincia) e lei capisce bene perchè senza che glielo spieghi, che effetto fa nella pubblica opinione vedere passare da ente pubblico a ente pubblico chiunque impiegato dello Stato esso sia . Il professionista o imprenditore privato che si dà alla politica, non lo metto sullo stesso piano. Io però, lei sì, e per me va bene tutto. Mi lasci solo dire come la penso.
La saluto cordialmente.
Solo un’ultimissima cosa in risposta alla dott.ssa Lambertucci, così posso completare la mia collezione di bollini rossi. Ho dimenticato di dire, che “a risultato ottenuto”, aveva ben poco da andare a “pietire prebende o uno strapuntino in regione”, dal momento che è stata sfiduciata dall’ingresso in giunta regionale o ad assumere incarichi diversi, dalla federazione PD Macerata con la seguente motivazione: per danni elettorali, politici, organizzativi, che non so in che siano consistiti. Fatto è, però, che anche volendo, ci sarebbe stato un impedimento oggettivo dall’avanzare qualsiasi richiesta da parte sua.
Quanto al suo slogan, invece, avrei potuto sostenere benissimo le mie argomentazioni da un punto di vista tecnico della comunicazione (politica) nella quale ho competenza ( ognuno le sue) con analisi del messaggio a vari livelli di comunicazione, fargli e pelo e contropelo fino a dimostrare che non è stato un caso che lei, l’ultima che avrebbe dovuto farlo nella sua posizione da dipendente pubblico di un ente in chiusura i cui dipendenti potrebbero andare a spasso d’ora in avanti, e per di più responsabile di un centro per l’impiego – quindi tutti, tranne lei- , abbia scelto uno slogan come ” AL LAVORO IN REGIONE” , ma ho preferito lasciare tutto al campo delle opinioni per stare entro i limiti di una discussione da forum come questa. In privato, se vuole, ben lieta.
Senza polemica. Giusto per puntualizzare fino agli sgoccioli. E’ il bello dell’essere liberi pensatori, che non devono stare per forza alle regole del politicamente corretto . Felice di esserlo.
Mi sembra doveroso indignarsi, dentro e fuori il PD, per scelte politiche che vanno in senso opposto alle promesse elettorali di rinnovamento della politica e che ignorano qualsivoglia criterio meritocratico.
Tali scelte oltre a rivelarsi incuranti delle legittime aspettative degli elettori, non coincidono con l’ interesse generale.
Presidente Ceriscioli, la Direzione Cambiamento è da tutt’ altra parte!!!!!