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(In alto lo slideshow con le foto di Lucrezia Benfatto sui festeggiamenti di oggi pomeriggio)
di Marco Ribechi
Non si arresta la curiosità intorno alla Torre dei Tempi e per il secondo giorno consecutivo centinaia di persone sono affluite in piazza per godere dei primi caroselli del nuovo orologio. Nella mattinata il momento religioso dei festeggiamenti con una processione, una funzione e il sindaco Romano Carancini che insieme al vescovo Nazzareno Marconi ha deposto un’offerta floreale sulla facciata del palazzo comunale, ai piedi dell’immagine della Madonna della Misericordia.
Il tutto coadiuvato dagli uomini e mezzi dei vigili del fuoco che hanno permesso al vescovo e al sindaco di “ascendere” fino al terrazzo del municipio. Il pomeriggio, freddo ma soleggiato, ha offerto senza dubbio uno spettacolo migliore di quello di ieri, guastato da un’abbondante pioggia. Si è parlato di campane e tradizioni popolari grazie agli interventi di Gianfranco Stortoni, che ha spiegato la sequenza dei rintocchi dell’Angelus, e Sauro Corinaldi che dopo aver illustrato le varie tradizioni musicali campanare si è esibito in un concerto, agitando come un burattinaio le corde di un gruppo di campane e creando così armonie popolari più o meno note. Alle 18 breve interruzione per ammirare la terza uscita dei Magi (quarta se si conta il bis di ieri mattina concesso su richiesta dei bambini) e poi la fusione di una nuova campana. Manuel Allanconi dell’omonima fonderia di Cremona ha mostrato tutte le fasi per creare uno strumento usando la tecnica arcaica dello stampo in terra.
Spettacolare il momento in cui il bronzo liquido e incandescente è stato versato nello stampo per creare una riproduzione in miniatura della nuova campana della Torre. La riproduzione sarà lavorata a Cremona e tornerà a Macerata la prossima settimana dove resterà come cimelio commemorativo delle giornate. La scena poi è stata lasciata alle voci del Coro Sibilla. Tanti sguardi rivolti al disco del nuovo planetario, infinite le immagine che stanno girando nei social e nel web. Intanto c’è chi, come la pasticceria Delizie, con altrettanta maestria del Maestro Gorla, si ingegna per creare armonia tra arte, spirito e pancia. Nascono così torte e dolcetti con l’effige del nuovo monumento arrivato in città. Chissà che non rappresenti un’ottima idea per tentare i turisti golosi che arriveranno in piazza della Libertà dopo aver scalato la piaggia della Torre. Una cosa però è certa: se sono tanto buoni quanto belli possiamo rassegnarci e affermare che hanno già le… ore contate.
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Uno spot elettorale vergognoso pagato dai contribuenti!
A macerata governa il partito unico della spesa con appoggio dello stato della chiesa.
Con una struttura sociale rural-parassitaria il declino è assicurato. #chepena
Si salvi chi può!
Bellissima opera. Complimenti
Il centro potrebbe tornare a vivere
Domando: ii numeri 9, 14, 19 non debbono essere scritti IX, XIV, XIX o sbaglio?
Sembra quasi un film di serie B il cui titolo potrebbe essere “il vescovo e il perpetuo…”
Ottimo veramente ottimo speriamo che sia il trampolino del rilancio per il centro storico e che si possa finalmente movimentare anche piu’ turismo.
Ricordiamo comunque che i soldi per realizzare l’opera in questione non sono stati scuciti dai contribuenti maceratesi ma che sono stati utilizzati fondi regionali vincolati alla realizzazione di tale progetto e che erano fermi da anni in attesa di tale realizzazione.perche’ sembra che alcuni commentatori non hanno ben chiaro tale concetto ….ed anche altro….
Chi dice con disprezzo che l’orologio sia uno spot elettorale sotto sotto conferma che l’opera è riuscita(per me profano è spettacolare e dà lustro all’intera piazza)e quindi il Sindaco ha investito bene i “nostri soldi” altrimenti per Carancini sarebbe stato un suicidio politico.Al bando delle ciance da comari mi piacerebbe che i cittadini dessero un giudizio sincero sull’orologio che di certo non influirà sulle scelte politiche visto nessuno porta l’anello al naso.O no?
Nel primissimo piano mi sembra di vedere al centro del planetario una Terra in stile foto da satellite, forse rivaleggiando arditamente con Venezia nel Cinquecento Macerata s’era anche già spinta alla conquista dello spazio?
@Patrassi.Le trasmetto qualcosa che ho trovato in internet sulla scrittura dei numeri romani..se vorrà ,potrà trovare altre interessanti spiegazioni.Cordiali salutiA volte, in alcuni orologi che indicano le ore con numeri romani, il numero indicante le ore 4 è riportato graficamente con il segno IIII anziché IV, seguendo quindi la grafia della Roma antica e non quella medioevale, tuttora utilizzata. L’usanza nasce da un motivo pratico: i primi costruttori di orologi pubblici erano infatti in grado di fondere i simboli necessari all’allestimento del quadrante usando per quattro volte uno stampo con una X, una V e cinque I, mentre se avessero usato la notazione IV avrebbero dovuto usare un unico stampo più complesso con diciassette I, cinque V e quattro X