Concorso per 13 dirigenti, Marangoni chiede di ritirare il bando

REGIONE - Il consigliere di Forza Italia ha presentato un'interpellanza in cui ripercorre l'iter amministrativo

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Enzo Marangoni, consigliere regionale di Forza Italia

Enzo Marangoni, consigliere regionale di Forza Italia

La vicenda del concorso per l’assunzione di 13 dirigenti regionali (leggi l’articolo) riserva ulteriori sviluppi. Il consigliere regionale di Forza Italia, Enzo Marangoni, ha presentato un’interpellanza nella quale descrive tutto l’iter precedente all’emanazione del bando.
Marangoni ricorda che la Regione ha già tentato in passato di «regolarizzare alcuni dipendenti divenuti dirigenti solo per nomina e senza regolare procedura concorsuale. Questo fece addirittura intervenire il Governo che bocciò una legge del 2012 della Regione Marche. La legge contrastava con i principi di buon andamento e imparzialità della pubblica amministrazione.
I dirigenti cosiddetti “precari” però continuarono a percepire lo stipendio da dirigente ed ora la Regione, nel novembre del 2013, ha approvato un bando di concorso molto discutibile.
Il punteggio per l’assegnazione dei titoli è elevato per chi già fa il dirigente dentro la Regione mentre è di molto inferiore per chi il dirigente non l’ha fatto all’interno degli uffici regionali.
Inoltre la commissione sarà unica per posti da dirigente molto diversi, tecnicamente parlando, tra loro. Inoltre ancora oggi non sono stati resi noti i nomi della commissione e nemmeno l’elenco degli ammessi al concorso, nonostante siano passati ben oltre tre mesi dalla ricezione delle domande».
Nell’interpellanza Marangoni chiede se, vista la situazione di stallo della procedura concorsuale, sia intenzione della Regione ritirare il bando in autotutela e se «vista la palese illegittimità delle motivazioni che hanno portato alla redazione della DGR 78/2014, non si ritenga di annullarla, se non altro nella parte che prevede la riconferma di Dipendenti di categoria “D” al ruolo di Dirigente».
Marangoni evidenzia ancora una volta come «la Regione abbia decine di dirigenti ben pagati (oltre sessanta) ma uffici che non riescono a portare a termine nei tempi i lavori perché con scarsa dotazione di personale operativo. La Regione premia i vertici dirigenziali ma si dimentica dei livelli inferiori, oggi in grandi difficoltà anche economiche. Davvero il massimo per una maggioranza regionale che si dichiara di centrosinistra».



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