Clima bollente in Regione nel periodo delle ferie. A infervorare gli animi è stata la decisione della Giunta di chiudere gli uffici regionali da lunedì 11 a giovedì 14 agosto. La decisione non è piaciuta ai sindacati e in particolare alla Cgil che in un comunicato stampa ha sollevato la questione: «Pur ritenendo legittimo da parte della Giunta disporre della metà dei giorni di ferie dei lavoratori in base alle esigenze dell’impresa (cit. art. 2109 Codice civile) va comunque tenuto conto degli interessi del prestatore di lavoro. Interessi che riteniamo possano essere soddisfatti con un congruo preavviso pianificando entro febbraio le chiusure annuali come, tra l’altro, previsto ormai da una cospicua dottrina e giurisprudenza . A questo punto viene da chiedersi perché i dirigenti, pur sapendo che la decisione potrebbe creare un contenzioso con un cospicuo risarcimento del danno non disapplicano la decisione di Giunta?». Il sindacato, quindi, sottolinea un altro problema, quello della stabilizzazione dei dirigenti, sollecitando lo svolgimento quanto prima del concorsone oggetto di forti critiche: «Questo è il punto che da anni la FP CGIL lamenta presso la Giunta regionale: un numero eccessivo di dirigenti a tempo determinato che stante la loro “condizione” non sono in grado di esercitare in piena autonomia le funzioni dirigenziali in quanto “condizionati” pur ricoprendo posizioni strategiche anche apicali. E’ l’occasione per ribadire alla Giunta Regionale l’esigenza di risolvere in fretta questa situazione nell’interesse non certo della politica ma dei cittadini marchigiani tramite l’accelerazione del concorso per la dirigenza già bandito che possa riconoscere ai dirigenti meritevoli una possibilità di uscire dal precariato».
Il comunicato ha però riacceso vecchie discussioni e ha fatto sobbalzare la consigliera Daniela Diomedi del Movimento 5 stelle: «Qualche tempo fa il Movimento 5 Stelle aveva denunciato il tentativo della Regione Marche di assumere 13 dirigenti
precari da 100.000 euro l’anno, con strumenti manifestamente incostituzionali o con concorsi confezionati su misura
come un vestito.
Per questo quando ho letto il comunicato della Cgil ho pensato ad uno spot di Spacca & Co. per giustificare il concorso “farsa”. Quando ho visto che il comunicato da cui ho estrapolato il periodo è firmato da Alessandro Pertoldi, segretario marchigiano della Funzione Pubblica CGIL, ho pensato che non c’è più limite alla decenza.
I precari d’oro sponsorizzati da Pertoldi sono Rolando Amici, Maria Di Bonaventura, Pietro Talarico, David Piccinini, Danilo
Scarponi, Lorenzo Bisogni, Roberto Luciani, Daniela Del Bello, Elisa Moroni, Serenella Carota, Elisabetta Arzeni, Paolo
Mannucci e (forse?) Luciano Calvarese, indagato per le tangenti delle centrali biogas.
Questi signori saranno sicuramente tutti “dirigenti meritevoli di uscire dal precariato” come sostiene nella sua apologia Pertoldi, ma tutti gli altri, sconosciuti a Spacca e alla sua maggioranza ma altrettanto meritevoli, perché non debbono avere,
come prevede la legge, pari opportunità di diventare dirigenti regionali con un concorso regolare? O forse l’acronimo FP di CGIL Marche vuol dire Finzione Pubblica?».
Dura reazione anche da parte della maceratese Marina Santucci che mesi fa aveva sollevato la questione del concorso, depositando anche nella redazione di Cronache Maceratesi una busta contenente i nomi dei futuri vincitori del concorso.
«Si è già detto – scrive – che probabilmente 13 nuovi dirigenti di ruolo, che andrebbero ad aggiungersi ai 39 già presenti in Regione, non sono necessari ; che la Regione aveva già provato a stabilizzare i magnifici 13 con una legge ad hoc (poi andata ad infrangersi miseramente con il “no” della Corte Costituzionale); che poi, a seguito di una procedura di mobilità esterna all’esito della quale “stranamente” nessuno di dirigenti di ruolo, una decina, provenienti da altre amministrazioni è stato ritenuto idoneo, la Regione si è vista costretta ad indire un concorso pubblico lo scorso gennaio, il cui bando presenta però notevoli incongruenze, palesi illegittimità e sembra proprio “cucito” addosso ai 13 “precari di lusso”.
Ma come dice l’adagio popolare “il diavolo fa le pentole ma non i coperchi” e così la situazione si è notevolmente complicata per chi aveva ideato il sagace disegno. Ad oggi, infatti, la situazione è questa: circa 500 persone hanno fatto domanda di partecipare al concorso, diversi ricorsi sono pendenti dinanzi al TAR, così come è stato presentato almeno un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica e si ha notizia anche di un ricorso rivolto alla magistratura del lavoro: di fatto le procedure del concorso sono bloccate e non si ha notizia neanche se siano stati individuati i componenti della commissione esaminatrice (nel frattempo i 13 dirigenti precari regionali continuano a percepire il loro ricco stipendio grazie alla investitura diretta da parte della Giunta).
E’ bene ricordare -un passant – che l’unico modo per entrare a far parte , di ruolo, di una PA è vincere un concorso ( art. 97 comma 3 della costituzione), che dovrebbe individuare , con una selezione corretta, i più preparati; il bando emanato dalla Regione sembra invece fatto apposta per favorire spudoratamente i 13 uomini d’oro di Spacca ( con riserve per interni e punteggi stellari riservati ai “regionali”) .
Ma la notizia di oggi, clamorosa, è che in soccorso ai poderosi uffici regionali che stanno, con difficoltà, tentando di infilare 13 nuovi dirigenti a tempo indeterminato nelle già corpose fila dell’esercito dei fedelissimi del Governatore, è giunta la formidabile azione fiancheggiatrice della CGIL Regionale che, per voce del suo segretario Luca Pertoldi, che nell’interesse di noi cittadini, sollecita la Regione perché finalmente si giunga a stabilizzare la dorata precarietà di questi signori.
Due domande sorgono, a questo punto : è davvero necessario assumere 13 nuovi dirigenti in Regione? Se proprio la risposta dovesse essere “si”, allora dalle parole della CGIL si deve dedurre che il concorso è effettivamente solo una farsa attrezzata per i tredici uomini d’oro di Spacca ( a questo punto supportati anche dalla CGIL)? Avevo in precedenza espresso i miei dubbi sulla bontà della procedura concorsuale regionale, dubbi a -questo punto – senz’altro fugati in negativo dalle illuminati parole del n. 1 regionale della Confederazione Generale Italiana del lavoro ( CGIL).
Un ultimo quesito al signor segretario regionale del rosso sindacato: quale sarebbe in questa triste vicenda l’interesse dei cittadini marchigiani?»
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E la Cisl che dice?
Strano,ci sta sempre dietro questi giochini!
I dirigenti regionali sono una schiera di raccomandati al soldo della politica ed entrati nei loro ruoli per “grazia” ricevuta. Come quelli della sanità.
Lo sanno tutti ma si fa finta di non vedere….e sentire….
….. tutto come se non fosse successo nulla. Gli scandali delle energie alternative, gli scandali di Banca Marche, la crisi che imperversa, lo stesso Governo Centrale che sta cercando (non dico che ci sta riuscendo) ad eliminare alcune spese superflue; ecco tutto questo non serve a nulla. Il Governatore Spacca procede come un treno nel suo programma di fare gli interessi di alcuni a dispetto di tantissimi altri.
Ci credo che si senta in diritto di farlo, tanto qui non viene messo in galera nessuno!
Leggo di questo intervento della CGIL regionale e penso con vivo dolore alla CGIL di Luciano Lama.
I sindacati italiani, senza distinzione di colore politico, sono ormai diventati semplici esattori di trattenute sullo stipendio dei cittadini occupati, fregandosene dei disoccupati, dei cassaintegrati, dei licenziati, ecc. Non parliamo poi dei centri di assistenza fiscale (CAAF), che sono delle vere e floride banche all’interno degli stessi. Se poi tutelano soprattutto i dirigenti pubblici, e’ perche’ proprio li’ si annidano i carrieristi della politica e del sindacato e trattandosi di stipendi alti, altrettanto alta e’ la relativa trattenuta.
……. di cui non ho condiviso un tubo!
certo….non sia mai che la regione assume qualche lecchino e la provincia no!!!!
Vedremo! Speriamo che tutto vada nell’interesse di Bancamarcke,ma personalmente sono abbastanza scettico. Non tanto per il fatto che l’operazione non possa essere pilotata in porto,ma unicamente per il fatto che tutto il peso di questa ulteriore vicenda potrebbe ricadere se non si è accorti, ancora una volta, sulle spalle dei poveri tartassati soci dell’istituto. D’altronde nessuno di costoro si è mai interessato, più di tanto, di come fosse improntata la gestione della banca ,da parte dei nuovi guru,dopo la disastrosa esperienza precedente,preferendo continuare a piangere sul latte versato e inseguire e seguire(sicuramente giustamente) solo le vicende(giudiziarie e eventualmente risarcitorie….chissà se se e quando) della scellerata vecchia gestione; senza minimamente mai interessarsi di quello che invece (credo maldestramente- propendendo x l’incapacità non per il dolo) giorno dopo giorno si andava ancor più distruggendo. Non solo l’imputazione di accantonamenti stratosferici(in gran parte effettuati-senza alcun ritegno- a danno del patrimonio della banca e dei suoi soci)ai danni del conto economico della banca ha segnato questo successivo scellerato periodo gestionale, ma anche lo stesso modo maldestro di operare dell’azienda che avrebbe causato,con una politica ultrarestrittiva( per molti non necessaria anzi deleteria),lo sconquasso dell’intero assetto operativo e culturale di una banca territorialmente insostituibile. Basti rileggere,al riguardo, quanto pubblicato, all’inizio dello scorso mese di dicembre, sul “WALL STREET JOURNAL”. Poi la vicenda del commissariamento(secondo molti procurato ad arte)perseguito con un ulteriore stratosferico innalzamento degli accantonamenti ,da ca 250/300 mil eu(già dicono comunque ancora fortemente eccessivo) ,già previsti dal cda con nota del 1.8.2013; agli oltre 450 mil. poi decisi solo pochi giorni dopo, con la riapertura(dicono sospetta)della semestrale già chiusa informalmente in precedenza. Una vergogna assoluta,se così è stato. Della storia degli accantonamenti ha pubblicato qualcosa,peraltro, anche D’Agospia(banche rotte – aprile 2014). Qualcuno sospetta anche che il commissariamento fu deciso in quanto la redditività della banca,sotto la mannaia di questa nuova gestione, si stava riducendo in modo considerevole, mentre le perdite,invece, si andavano sempre più ampliando e mangiando via via il patrimonio dell’istituto. Con il commissariamento poi nulla si è più saputo, e l’unico riscontro percepito fa riferimento solo all’importo necessario x ricapitalizzare la banca, che dai 250 mil. di euro del maggio 2013 è salito poi agli attuali 800/900. D’avvero un bel risultato! In poco più di un anno(oltre a tutto il pregresso) ulteriori 600 mil. di buco? E la colpa ora di chi sarebbe? Complimenti vivissimi. E gli azionisti tutti zitti! Nessuno protesta! Mah? Andava anche considerato in quell’occasione(commissariamento) che la banca aveva anche spesato nel suo conto economico 2012 ca 140 mil del Medioleasing,e che in seguito a ciò la perdita era lievitata dai 380 di competenza ai 518 successivi! Tutto ciò a nessuno interessa?. Per non considerare poi i ridicoli assunti,sulla vicenda, a discolpa della vigilanza circa il flop dei controlli eseguiti in passato. Questo giornale scriveva a fine marzo-” la vigilenza aveva scritto tutto ….un disastro annunciato”. Da quando in qua i controlli si fanno con gli annunci e poi i disastri si verificano lo stesso?Da che mondo è mondo i controlli(specialmente di quel tipo) se efficaci “PREVENGONO I DISASTRI”, ALTRIMENTI SONO SOLO CONTROLLI FLOP E BASTA!!!! Ma ora torniamo all’oggetto dell’articolo. Il Fonspa è stato rilevato , a fine ottobre scorso, proprio per gli scopi di seguito specificati(cartolarizzazione crediti bancari garantiti da immobili- sul mercato domestico- attività economico-finanziaria di carattere speculativo etc.)).Anche altre società di caratura internazionale si stanno ora affacciando in campo nazionale per tali finalità(come fatto da Fonspa;evidentemente il mercato sta diventando appetibile) e secondo alcuni farebbero riferimento, indirettamente, alla famigerata finanza speculativa internazionale(il boccone è grosso e appetitoso). Ha come presidente del cda Piero Gnudi (già ministro con Monti ) e anche attuale commissario Ilva ed è controllato dalla Tages Holding spa che dicono venga seguita e controllata dalla City(che Dio ce la mandi buona!). Se l’operazione sarà favorevole(tenuto anche conto dell’ intervento fitd che bankitalia devrebbe ,a mio avviso, comunque sempre garantire,tenuto anche conto dei tanti pataracchi combinati su tutta la vicenda bancamarche),allora una buona parte di quegli accantonamenti stratosferici dovrebbero essere in eccedenza e rientrare nelle disponibilità del patrimonio aziendale e quindi dei soci della banca;altrimenti verrà perpetrato uno stratosferico biscotto miliardario ai loro danni(tenuto anche conto che la banca non potrà partecipare alla bad bank, come evidenziato nell’artico). Fondazioni e loro presidenti pasticceri,panettieri,anestesisti(come appellati nei vari commenti a questo giornale),piccoli azionisti etc,si sveglino e diano un’occhiata a quello che hanno combinato e che stanno combinando con i loro sold questi signorii,perché poi non vi sarà altro da fare che ammirare il deserto e la desolazione rimasta. Mentre il Fonspa e i suoi amici potrannogodersi il biscotto miliardario perpetrato ai danni di bancamarche e di tutti i suoi soci imbelli! Buon Ferragosto!