di Marco Ribechi
Dopo la vittoria di Luca Ceriscioli alle primarie del Pd per la scelta del candidato che concorrerà alla carica di governatore delle Marche (leggi l’articolo) è possibile fare un’analisi dei risultati elettorali per capire i comportamenti dell’elettorato del centrosinistra. La provincia di Macerata ha rivelato un risultato soddisfacente per il Pd che come partito esce rafforzato delle primarie. I voti totali sono stati 9370. Il candidato Pietro Marcolini ha ottenuto 6069 preferenze (65,26% del totale), Luca Ceriscioli è stato votato da 3121 elettori (33,56% del totale) mentre Ninel Donini non è andata oltre l’1,18% con 110 preferenze. Le schede bianche sono state 49 mentre le nulle 22. Una prima curiosità riguarda il comune di Acquacanina, il cui seggio era in condivisone con Fiastra e Bolognola. La piccola cittadina montana ha infatti registrato l’affluenza più alta con circa il 23% degli aventi diritto, 22 elettori su 96 si sono recati alle urne.
Per quanto riguarda la candidata Idv Ninel Donini, il seggio più fruttuoso è stato quello di Civitanova 5 Risorgimento dove, con un totale di 24 voti su 293 votanti: ha ottenuto quindi oltre l’8% delle preferenze. Il candidato Pietro Marcolini invece ha letteralmente spopolato in due circoscrizioni: Monte San Giusto 2 Villa S. Filippo e Monte San Martino. In questi due seggi ha ottenuto il 100% delle preferenze. La maggiore quantità di voti è stata invece raggiunta a Macerata 3 Via Spalato con 730 preferenze. Flop elettorale per il candidato maceratese in due seggi del comune di Recanati che ha pesato molto sull’esito finale delle primarie: a Recanati 4 Sambucheto ha ottenuto solo 6 voti totalizzando il 7,89%, a Recanati 5 Chiarino sempre 6 voti per una percentuale ancora più bassa del 6,87% che rappresenta anche il risultato minimo in termini percentuali. Risultato deludente anche a Civitanova dove il minimo si è toccato nel seggio Civitanova 5 Risorgimento i 31 voti guadagnati hanno rappresentato solo il 10.58% del totale del seggio.
Passando al vincitore Luca Ceriscioli, exploit in tutti i seggi di Recanati dove era appoggiato dal sindaco Francesco Fiordomo. Le percentuali sono state del 93,18% a Recanati 5 Chiarino, del 92,11% a Recanati 4 Sambucheto, dell’85,43% a Recanati 3 Corso Persiani, dell’82,42% a Recanati 2 Le Grazie. Nel quartiere Villa Teresa invece la percentuale è stata “solo” del 79,85% ma qui ha raccolto ben 428 schede a suo favore, il numero più alto registrato nell’intera provincia. In totale a Recanati il candidato pesarese ha conquistato la bellezza di 900 consensi, che gli hanno consegnato la vittoria. Altre percentuali altissime si sono riscontrate a Belforte/Camporotondo dove con 116 voti su 140 è stato raggiunto l’83,45% dei consensi, e Matelica dove con 149 voti su 209 si è toccato il 70,9% di consensi.Anche in quest’ultimo comune il candidato era appoggiato dal sindaco locale Alessandro Delpriori. Infine due curiosità statistiche: le schede nulle sono state 22 e in nessun comune sono state più di 2. Per le bianche invece il primato tocca a Macerata 1 Vicolo Costa e Macerata 2 Via Verdi con 15 e 12 schede nulle per un totale di 27 su 49, a cui vanno sommate altre 6 del seggio di Villa Potenza. Nei tre seggi di Macerata si sono registrate il 67% di tutte le schede nulle. Il fatto che alcuni elettori abbiano pagato 2 euro per votare scheda bianca potrebbe denotare un voto di protesta, proprio nella città di Pietro Marcolini e soprattutto nel suo seggio, quello di Via Verdi.
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Il 100% di Marcolini a Monte San Giusto rende l’idea di “con quanto piacere ricordano Silenzi”.
Pensate un bel partito con giulio, sara, ivo, ottavino, caribu’ e fabbio. precisi e perfettamente uguali. Vedete differenze nel loro modo di fare politica, anzi di usare la politica?
*Orfeo. Con supporter come Giulio, Cristiana, Ivo, non avrei scommesso una lira scaduta sulla vittoria di Ceriscioli a Civitanova. Spero che i votanti siano un numero esiguo rispetto ai così detti aventi diritto. Altrimenti non riesco a spiegarmi come possa essere accaduto.
Con questo risultato grazie alla lungimiranza degli iscritti PD di civitanova e recanati è finita la sanità maceratese
I dati di due paesitti fanno capire che la mongolfiera ha ancora fame. Spero nell’esplosione.
A Civitanova gli “illustri” sostenitori di Ceriscioli, che pure ha prevalso, non cantano vittoria, poichè non hanno nessun motivo per cui gioire. Bisogna considerare la scarsa partecipazione al voto in città: 1193 elettori (il 3,4% del totale) grosso modo gli stessi di Recanati (che ha la metà degli abitanti) e un terzo di quelli di Macerata (che ha gli stessi abitanti). Da rilevare che a Civitanova ad analoghe primarie locali del centrosinistra – quelle per la scelta del candidato sindaco nel 2012 – parteciparono 3361 elettori. Volendo scendere nei dettagli, notiamo che Ceriscioli a Civitanova Marche ha ottenuto 791 voti, meno di quelli assicuratigli da Fiordomo da solo a Recanati. L’unico exploit proviene dal quartiere “Risorgimento”, dove Ceriscioli ha avuto 238 voti (consensi personali del consigliere civico Gismondi, caso a se stante nel centrosinistra civitanovese). Nel quartiere centro, dove risiedono i politici “big” Silenzi e Costamagna, Ceriscioli ha ottenuto 161 voti, che possiamo considerare il livello di consenso di cui godono i due personaggi a Civitanova. Il segnale i civitanovesi l’hanno lanciato e preciso, e Ceriscioli che in città ha ottenuto dai suoi ” illustri” sostenitori le briciole, se ne ricorderà nella scelta di candidati e assessori.
Grazie Angelo. Mi ridai fiducia.
Del tradimento di costoro (Silenzi, Fiordomo, Giannini, Delpriori, Costamagna) bisogna ricordarsene alle elezioni di maggio NON VOTANDO PD !
A Recanati e Civitanova non c’è un pensiero ma solo un capo bastone, quindi se il capo bastone dice alle sue pecorelle vota Forza Italia loro voterebbero pure quella e la ricompensa ? La carotina, perché poi non hanno neanche i mezzi per ricompensare tutti ma solo alcuni fidati…però sai l”Italia e’ così siamo un branco di pecoroni…..