Thomas e la sua nuova vita
“Grazie a tutti, mi avete salvato”

IL LIETO FINE - Visita in redazione del 40enne maceratese che dopo l'operazione negli Usa e qualche mese di convalescenza, ora è tornato al lavoro e può guardare al futuro con fiducia: "Ho ritrovato la libertà e la tranquillità di fare le cose". Lunga la lista dei desideri da avverare: "Vorrei tanto tornare al mare". E' commosso dall'affetto ricevuto: "Ringrazio Cronache Maceratesi che ha promosso la raccolta fondi e questa comunità che ha dimostrato di avere una sensibilità fuori dal comune"
- caricamento letture
Thomas Redazione CM (1)

Thomas Zettera in visita alla redazione di Cronache Maceratesi

Thomas Redazione CM (8)

Thomas: “Grazie a tutti”

di Alessandra Pierini

E’ una storia a lieto fine quella di Thomas Zettera, un racconto corale scritto da tante mani, quelle di tutti coloro che in un modo o nell’altro, attraverso una semplice donazione o dedicandosi anima e corpo all’organizzazione di raccolte ed eventi, hanno contribuito a permettere a Thomas,  quarantenne maceratese affetto da una malattia congenita che per tutta la vita gli ha procurato aritmie invalidanti, di rinascere. E’ lui stesso ad esclamare con orgoglio, durante la visita alla redazione di Cronache Maceratesi,  «E’ una vita nuova».
Thomas si è sottoposto tra febbraio e aprile a due interventi alla Mayo Clinic di Rochester, negli Usa,  e finalmente, dopo una lunga convalescenza, ha ritrovato la sua normalità, traguardo impensabile fino a poco più di un anno fa.
Nel marzo 2013, infatti, Thomas che aveva sempre sofferto di aritmie, si era improvvisamente aggravato e le sue condizioni di salute avevano anche fatto temere per la sua vita. Si era così reso necessario e urgente un intervento molto delicato e costoso  alla Mayo Clinic di Rochester, dove Thomas si era già operato 14 anni fa. Rosaria Cofanelli, mamma di Thomas, ha allora deciso di rivolgersi a Cronache Maceratesi per avviare una raccolta fondi che ha immediatamente preso il via. La risposta dei maceratesi è stata strepitosa, in tantissimi hanno dato il loro contributo permettendo di raccogliere in tempi record i soldi necessari. Non sono mancate iniziative ed eventi di ogni genere per sostenere la raccolta, tra gli altri la lotteria dei carpisti che ha coinvolto gli appassionati di tutta Italia e la cena al ristorante Anton di Recanati alla quale hanno partecipato 500 persone.

Thomas Redazione CM (6)

Thomas racconta le emozioni dell’ultimo anno al direttore di Cronache Maceratesi, Matteo Zallocco

Così a febbraio Thomas è partito da Macerata, direzione Minnesota, per sottoporsi all’operazione che gli ha cambiato la vita. Dopo i necessari accertamenti e soprattutto dopo il primo intervento, i medici si rendono conto che la situazione di Thomas è più grave del previsto e ha bisogno di una nuova operazione.  Thomas, che ha affrontato ogni difficoltà con grande coraggio e senza perdersi d’animo, torna sotto i ferri ma questa volta la ripresa è molto molto lenta. Il maceratese torna finalmente a casa il 5 aprile, accolto dagli amici più cari.
La convalescenza di Thomas, però, ha tempi lunghi. Ha bisogno di riposare e di permettere ai suoi organi di rimettersi in moto e tornare a pieno regime. Finalmente, passati due mesi, Thomas sente di essere guarito.
«Oggi, per venire da voi, ho preso la macchina per la prima volta e ho fatto tutto il tragitto completamente da solo – racconta durante la sua visita a Cronache Maceratesi – Ho ricominciato a lavorare da una settimana, sono al centralino e, anche se io sono in realtà un grafico pubblicitario, mi va benissimo così. L’importante è che ho ritrovato la tranquillità di fare le cose senza aritmie e man mano che recupero mi sento sempre meglio ».

Thomas Redazione CM (10)

Thomas con la giornalista di Cronache Maceratesi Alessandra Pierini, che ha seguito la vicenda passo passo

Thomas ha cambiato aspetto, ha un colore diverso e gli occhi molto più vivi, come se l’intervento gli avesse dato anche un modo nuovo di guardare alle cose. Certo i momenti negativi non sono mancati. «Mi ricordo che dopo una settimana dall’inizio della raccolta, ero a casa mia con il mio amico Michele Mucci dei carpisti, quando ho saputo che erano arrivati sul conto poco più di mille euro. Ho pensato che sarebbe stato molto difficile raggiungere il risultato, invece all’improvviso sono stato travolto da quello tsunami di solidarietà di cui ho parlato più volte e che mi ha salvato. E’ stato molto difficile anche superare il secondo intervento. Mi hanno spiegato che il mio corpo era in una situazione da tempesta perfetta e che tutti i miei organi erano stati pesantemente stressati. Ora per fortuna stanno migliorando».

La raccolta fondi è stata, pur nella difficile situazione, uno dei momenti più belli per Macerata, che ha dimostrato di avere un grande cuore: «La risposta è stata incredibile – sottolinea Thomas – la gente mi è stata vicina, non solo economicamente. In molti mi hanno contattato per farmi forza. Io non posso che ringraziare tutti e ricordare che hanno salvato la vita di una persona». Che cosa ha fatto Thomas dal suo ritorno? «In realtà non ho fatto ancora moltissimo ma anche semplicemente andare a pescare e passare una notte fuori sono state per me conquiste insperate. Lunga è ancora la lista di cose da fare. Ad esempio vorrei tornare al mare anche se per ora lo iodio potrebbe crearmi dei problemi perciò dovrò ancora aspettare. Farò le cose normali che sono per me tutte straordinarie».

Gli interventi ai quali Thomas si è sottoposto alla Mayo Clinic e la degenza nell’ospedale statunitense hanno avuto un costo complessivo di 220.798 dollari. Finora ne sono stati versati 190mila dollari grazie alla raccolta fondi. «Per quello che resta – spiega – pensiamo di chiedere un contributo all’Asur ma dobbiamo attendere la documentazione medica dal consolato. Quello che mi preme è chiudere la pendenza con la Mayo, se l’Asur dovesse darci qualcosa in più, tutto quello che resterà andrà in beneficenza, pensavamo ad esempio di devolvere tutto al piccolo Simone che è già in Germania per operarsi in seguito ad una terribile ustione».
Come ha fatto in questi mesi, Thomas torna a ringraziare: «Devo ringraziare tutti, da quelli che hanno partecipato alla raccolta a tutti quelli che hanno organizzato iniziative come la comunità di Casette Verdini, i miei amici Michele Mucci dei carpisti e Matteo Leonardi, la comunità di Frontale di Apiro e tante tantissime persone che si sono spese per me. Non posso non ringraziare di cuore Cronache Maceratesi per il suo ruolo indispensabile».

Anche in passato Cronache Maceratesi aveva sostenuto iniziative di solidarietà. Nel 2013 una raccolta fondi consentì alla maceratese Cristiana Di Stefano, affetta da sclerosi multipla e bloccata in casa da una scala, di poter finalmente uscire grazie ad un montascale e ad una carrozzina elettrica (leggi l’articolo).

 (Foto di Lucrezia Benfatto)

 

Thomas Redazione CM (5)

 

 

Thomas Redazione CM (2)

 

Articoli correlati



© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page
-

Come butta?
Vedi tutti gli eventi


Quotidiano Online Cronache Maceratesi - P.I. 01760000438 - Registrazione al Tribunale di Macerata n. 575
Direttore Responsabile: Matteo Zallocco Responsabilità dei contenuti - Tutto il materiale è coperto da Licenza Creative Commons

Cambia impostazioni privacy

X