Il grande giorno di Thomas
“Inizia una nuova vita”

Il 40enne affetto dalla nascita da una grave malformazione è stato sottoposto ad un lungo intervento alla Mayo Clinic di Rochester grazie alla solidarietà dei maceratesi che hanno donato oltre 120 mila euro nella raccolta fondi promossa da Cronache Maceratesi

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Thomas durante la preparazione all’intervento

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Thomas alla Mayo Clinic

di Alessandra Pierini

Thomas è stato operato questa notte alla Mayo Clinic di Rochester. L’intervento è andato bene anche se molto lungo e intenso. Così finalmente, grazie al cuore di centinaia di persone che hanno voluto partecipare alla raccolta fondi di Cronache Maceratesi, si è potuto sottoporre al trattamento sanitario più adatto alla sua condizione e che potrebbe permettergli una vita normale per altri 10 o 15 anni. 
E’ stato lo stesso Thomas a spiegare che inaspettatamente i medici avevano deciso, senza dargli nessun preavviso, di sottoporlo all’operazione chirurgica di cui aveva bisogno. 

«Le tanto attese novità – ha scritto nella notte tra lunedì e martedì –  sono giunte tutte oggi e come un’inaspettata valanga mi hanno travolto, mi aspettavo infatti di poter avere il tempo di essere preparato, ma in fondo pensandoci bene di tempo ne è trascorso fin troppo e pronto lo sono sempre stato perché uscire da questo interminabile incubo era il mio solo obbiettivo di questi lunghi e sofferti mesi. I medici dopo una profonda e scrupolosa valutazione nella quale si è capito che il cuore e anche gli altri organi, come il fegato, hanno patito molto in questi mesi di continue aritmie, hanno deciso la strategia più appropriata da seguire. Domani mattina si inizia con l’intervento di cui recentemente si è più discusso, una tecnica nuova, meno invasiva e che può dare ottimi promettenti risultati, l’operazione durerà oltre dieci ore e il cuore verrà rimesso a posto sotto diversi aspetti, ma per completare il processo di guarigione sarà necessario effettuare un secondo intervento tra diverse settimane nel quale verrà impiantato un componente nel cuore che migliorerà le funzioni dello stesso. Che dire? Ci siamo. Oggi purtroppo sono stato molto male, oltre l’aritmia ho avuto  un forte mal di testa e questo mi ha tolto il tempo di pensare, di metabolizzare queste immediate novità. Ma ora non mi chiedo più se sono pronto, lo sono ne sono sicuro, domani ricomincia, in un certo senso, una nuova vita, non priva di difficoltà ma con tante sfide ancora da affrontare, come un secondo intervento. Non posso che essere felice per questo. Anche se un po’ di timore mi accompagna in queste ore ( se così non fosse non sarebbe normale o vorrebbe dire che non ho capito bene cosa devo affrontare) cerco di essere sereno e pensare in positivo. Mia madre e mia moglie dovranno attendere un interminabile giornata, spero che siano forti e serene, per mia madre non è la prima volta e conosce già quello stato di sofferenza interminabile, sono preoccupato per lei soprattutto. Dai mamma ci siamo quasi poi basta sedie a rotelle, dosi massicce di farmaci, riposo forzato e tanta tristezza attentamente nascosta. Si ricomincia! Sempre con profonda gratitudine verso tutte le persone che hanno fatto tantissimo per farmi avere questa indispensabile opportunità.Grazie di cuore a tutti».

Oggi Thomas è finalmente giunto a quello che non è ancora un traguardo, ma sicuramente una tappa fondamentale verso il ritorno alla normalità, il cammino è stato tortuoso ma allo stesso tempo fatto di tanti bei momenti e della scoperta che i maceratesi, e non solo, sono campioni quando si tratta di aiutare gli altri.
Tutto è cominciato nel mese di settembre quando Maria Rosaria Cofanelli, la mamma di Thomas, ha bussato alla porta di Cronache Maceratesi per chiedere aiuto per suo figlio quarantenne, affetto dalla nascita da una grave malformazione cardiaca, che aveva in qualche modo domato con un intervento 14 anni fa. La sua situazione però era peggiorata e si stava aggravando di giorno in giorno per cui aveva bisogno di un nuovo costoso intervento negli States. «Ci venderemo quello che abbiamo – ci disse Maria Rosaria – ma non basta» e si scusò per essere confusa. La sua determinazione, però, era evidente, e da una mamma così determinata non potevamo che farci trascinare.

L’8 ottobre è iniziata la raccolta fondi ufficiale per Thomas Zettera. La cifra da raccogliere era senz’altro ambiziosa, l’intervento costa infatti 169 mila dollari. Fin da subito però i maceratesi hanno risposto calorosamente e hanno alimentato il conto aperto ad hoc da Cronache Maceratesi. Di giorno in giorno, un fiorire di iniziative spontanee, di cassettine di raccolta in locali e negozi e l’adesione convinta di tanti hanno fatto sì che il traguardo diventasse piano piano raggiungibile. 

Thomas ha affrontato i momenti difficili ma non ha mai smesso di crederci. Col pollice alzato, si è lasciato incoraggiare ma ha anche incoraggiato chi gli è stato vicino in questi mesi. In molti hanno scoperto che dare può essere molto più appagante del ricevere, altri hanno persino trovato nell’esperienza accanto a Thomas una vocazione a darsi da fare per gli altri.

 



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