Discarica a Cingoli, Silenzi:
“Ritardo inaccettabile,
ogni giorno in più costa 5mila euro”

RIFIUTI & LENTEZZE - Il vicesindaco di Civitanova ha espresso le proprie perplessità sul mancato rispetto dei lavori: "Dovevano essere finiti in 240 giorni, sono passati 5 anni. Credo che neanche per maggio la centrale sarà pronta"

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Giulio Silenzi vicesindaco di Civitanova

Giulio Silenzi vicesindaco di Civitanova

di Carmen Russo

“Inaccettabile il ritardo per l’apertura della discarica di Cingoli, il silenzio attorno alla questione è davvero assordante“. Così Giulio Silenzi, vicesindaco di Civitanova, che va all’attacco per le lungaggini in cui è caduto il progetto della nuova centrale di Fosso Mabiglia. “E’ dal 26 maggio del 2008 che la discarica è in costruzione, in cinque anni avremmo costruito una centrale nucleare – azzarda Silenzi e continua –  Il programma che venne approvato prevedeva 240 giorni di lavoro”. Silenzi, mentre cerca di sintetizzare la storia di questi cinque anni, ricorda di quando, successivamente nel 2009, il progetto venne bloccato dopo la proposta di Franco Capponi, e il Cosmari si adeguò. Nessun altro sito è stato trovato nei seguenti anni, durante i quali i rifiuti del Maceratese furono spediti alle vicine province di Ascoli e Fermo. Sull’importanza del completamento della discarica si era espresso anche il presidente Antonio Pettinari (leggi l’articolo), il quale aveva ribadito l’essenzialità di dover completare i lavori entro fine 2012.

Discarica_Cingoli

Il sito della discarica di Cingoli

Fu solo durante l’approvazione del bilancio 2013 del Cosmari, la discarica avrebbe dovuto avviare la sua attività a settembre 2013. Poi fu proprio il presidente del Cosmari, Daniele Sparvoli a parlare di febbraio 2014, come data certa (leggi l’articolo). “Ora siamo a marzo e dietro la motivazione del maltempo che rallenta i lavori, non è ancora definibile un’altra data, ma non vorrei essere stato troppo ottimista quando parlai di aprile – maggio”, ha detto l’ex presidente della Provincia. “Tutto questo ritardo, non fa altro che far aumentare i costi, di cui il Comune, per legge, non può caricarsi e che, quindi, finiscono nella Tarsu dei cittadini”. Si parla, come dice lo stesso Silenzi, di circa 5mila euro al giorno: “Sono decine, centinaia di migliaia di euro che le famiglie spendono per l’incapacità amministrativa di chi doveva realizzare questa discarica e aveva tutte le carte in regola per farlo e invece non l’ha fatto. Già per chiudere l’inceneritore, da solo il comune di Civitanova ha speso oltre 190 mila euro”.
Tra le denunce di Silenzi, anche l’aumento spropositato delle tariffe, nonostante gli sforzi dei comuni e della cittadinanza ad attuare i nuovi metodi promossi proprio dal Cosmari, ossia la raccolta differenziata porta a porta e con i microchip. Un aumento Istat che prevede il 2% in più sulla raccolta, ma se si considera anche lo smaltimento diverrebbe pari al 4%.
“Voglio farmi promotore – continua Silenzi – di un’azione che coinvolga i Comuni, anche solo per eliminare questo aumento del 2%”.

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