Il Consiglio Regionale ha approvato un provvedimento che stabilisce una distanza minima tra discariche provinciali in 5 chilometri dal confine.
Presenti in aula anche i consiglieri Paola Giorgi dell’Idv, Francesco Acquaroli e Giovanni Zinni del Pdl che, in un comunicato congiunto, scrivono: «Accolto dal Consiglio Regionale, con maggioranza trasversale e voto favorevole di tutti i consiglieri regionali, tranne uno, della provincia di Macerata,oltre che del Presidente della Commissione Ambiente , un emendamento dei consiglieri Giorgi e Acquaroli e Zinni che reinserisce, nell’ambito delle procedure di autorizzazione delle discariche, il concetto di “interprovincialità”, applicato in un contesto territoriale di 5 km di confine provinciale. Grazie a questo emendamento, che unisce in un unico organismo, la Regione, la competenza per le autorizzazioni di tutte le discariche che insistono nei cinque chilometri di confine tra due o più provincie, si eviteranno più discariche in un territorio ristretto: un tema di stretta attualità nel territorio della provincia di Macerata».
Grande soddisfazione anche da parte dal senatore Filippo Saltamartini, sindaco di Cingoli, che ieri aveva lanciato l’allarme sulla possibilità di realizzare tre discariche nello stesso territorio di Cingoli-Filottrano ed Appignano.
«C’è aria di ragionevolezza su questioni fondamentali del governo del territorio della nostra Regione. Abbiamo apprezzato l’impegno di tutto il gruppo Pdl regionale e dell’Italia dei Valori per questo risultato che non è una vittoria della minoranza ma la piena tutela degli interessi delle popolazioni di questi 3 comuni dell’entroterra. Adesso è giunto forse il momento –aggiunge Saltamartini- di pensare al trattamento dei rifiuti in un modo più avanzato rispetto alle discariche e cioè attraverso la distruzione mediante il processo di termovalorizzazione che fa recuperare energia per le nostre città. C’è davvero da chiedersi se città come Brescia, Parigi, Barcellona che hanno costruito questi impianti all’interno dei centri metropolitani, non possano insegnarci qualche cosa di diverso rispetto alle discariche. Di sicuro potremmo iniziare a rispettare il “creato” ovvero il laico ambiente ed ecosistema, attraverso una diminuzione della produzione dei rifiuti, anche attraverso un’operazione culturale che la Regione e gli Enti locali posso realizzare congiuntamente nelle scuole e nelle agenzie di socializzazione, ma il tema della distruzione dei rifiuti rimane centrale ed in questo i Consiglieri PDL della Regione Marche e quelli di maggioranza potranno fare la differenza.»
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allora perché non li termovalorizzi a Cingoli?
“distruzione mediante il processo di termovalorizzazione”
Eccone un altro che non sa di che parla
“potremmo iniziare a rispettare il creato”
Ma lo sa il senatore che l’essere umano fa parte di quel “creato” di cui va cianciando, e che l’unica cosa che viene distrutta bruciando rifiuti è la sua salute?
Se il sindaco ha 5 minuti di tempo, magari fra una passeggiata nel Creato e nel cogliere una margheritina, può fare una veloce ricerca sul web e approfondire l’argomento termovalorizzatore/inceneritore, perché di questo si tratta. Per esempio segnalo:
http://www.9online.it/blog_emergenzarifiuti/2010/08/05/inceneritori-e-malformazioni-fetali-studio-francese-conferma-correlazione/
Che ne sarà dei suoi figli o dei suoi nipoti nell’eventualità che crescano all’ombra di un termovalorizzatore/inceneritore? Penso ai miei bambini di 18 mesi e spero che ciò non capiti mai.
Nel campo della termovalorizzazione, di disinformazione ce ne’ molta. Francamente io come piccolo cittadino non saprei a chi dare retta.
Ovviamente se si deve aprire un termovalorizzatore occorre che ci siano a priori garanzie riguardo .
E’ chiaro che se cittò come Brescia ed anche altre città del nord hanno scelto questi tipo di tecnica non credo che ci siano svantaggi sulla popolazione. Ripeto è tutto da verificare.
Ho visto il link che ha inserito il signor danilo tognetti; l’articolo fa parte di un blog proveniente della Campania, parla di uno studio in Francia. E’ sempre la solita storia: ci sono termovcalorizzatori e termovalorizzatori.
Saluti
Sono solidale con i cittadini di Cingoli , ma al male della puzza e del consumo di territorio turistico proporre che si bruci la monnezza mi sembra da incoscientii, nell’aria vengono immessi i resti della combustione, diossina ed altri componenti nelle proporzioni di 80% CO2 della monnezza bruciata e il 20% di ceneri che sono rifiuti speciali molto costosi da smaltire. Le popolazioni vicine ai ermovalorizzatori accusano epidemie di lòeucemie ed altre malattie tumorali. Il ermovalorizzatore è un grande bussines la sua manutenzione è costossisima , ogni due ci vogliono milioni per sostituire i filtri, e sono appalti per gli amici degli amici.
Oggi è possibile ottenere rifuti zero, vi sono molte realtà in Italia in cui in discarica finisce appena il 2.39 % della raccolta, ma nella nostra provincia un COSMARI sordo al progresso non vuol sentirci.
caro Sindaco sono d’accordo con lei le Marche non è la pattumiera dell’Italia e dato che lei è senatore perchè non apre una inchiesta sulla discarica di Appignano?
Oggi è possibil
E bravo il Senatore Sindaco del PDL.A roma il suo partito in parlamento vota e fa passare un emendamento al decreto milleproroghe che annulla la tracciabilità dei rifiuti,ossia un elemento di controllo e di lotta alle ecomafie,tanto da far dimettere la Ministra Prestigiacomo ein provincia di Macerata fa le lodi e preme per l’inceneritore potenziato.Eppure il Senatore Sindaco sa bene che il 20% circa dei riufiuti bruciati diventano polveri e ceneri.Rifiuti che costano smaltirli e il restante 80% non scompare non si distrugge ma va nell’atmnosfera,Rember you Senatore il CO2 ossia gas serra dei cambi climatici?
Lei fa bene a combattere la discarica di Cingoli perchè quel sito,quel territorio non ha i requisiti per discarica.Remebre you senatore che il suo collega di partito Capponi prima di negarla la voleva?Non ci sono Termovalorizzatori buoni.Chiedetelo ai cittadini che li hanno nell’orto accanto.Ma lo sapete o no che oggi l’inceneritore del Coismari misura i macro inquinanti che escono dal camino in tempo reale mentre i micro inquinanti come le cancerogene diuossine vengono monitorate ogni tre mesi.Ma poi il ptenziamento dell’inceneritore del Cosmari sarà potenziato .Lo hanno deciso i sindaci di destra e di centro sinistyra del cosmari nel piano degli investimentii votato all’unanimità
La confusione è tanta e la disinformazione è eccellente.Tutti impegnbati a fare melina a nascondere la realtà.Ossia si all’inceneritore,si alle discariche,ecc.
Mai che la politica parli di RIFIUTI ZERO.Mandiamoli a casa,rottamiamoli.
i termovalorizzatori sono buoni eccome! infatti in tutta Europa li mettono nel centro delle città per produrre riscaldamento e acqua calda tanto sono compatibili; basta andare ad Amsterdam o a Vienna, oppure passeggiare luongo l’hudson a New York, oppure ancora Brescia. Certamente debbono rispettare severi requisiti di legge. L’altrenativa non c’è lo dimostra Napoli patria del verde Pecoraro Scanio, amministrata assieme alla provincia ed alla regione per più di 20 anni dalla sinistra. A meno che l’alternativa non sia la monnezza sotto il tappeto … cioè le discariche.
@fabio_rossi
Hai ragione, non sono tutti uguali: ci sono inceneritori (perché questo è il termine giusto) che fanno guadagnare i partiti di destra e inceneritori che fanno guadagnare i partiti di sinistra. In ogni caso c’è qualcuno che ci guadagna alla grande, e questo è molto democratico.
Poi c’è chi ci rimette, tipo i cittadini che si ammalano di malattie cardiovascolari,malattie respiratorie e tumori di vario tipo. E sono colpiti tutti indifferentemente dalla loro collocazione, destra o sinistra che sia. E anche questo è molto democratico.
@jack rayan
Invece di finire nel solito gioco “destra-sinistra” perché non provi ad informarti?
Negli allevamenti intorno a Brescia hanno trovato diossine in alte quantità nel latte delle mucche. I terreni intorno alla città non sono più coltivabili.
L’alternativa c’è, ma bisogna volerla. A Napoli la situazione che c’è non è casuale, ma è stata generata appositamente per consentire agli sciacalli (opportunamente coperti da politici di tutti i colori) di fareenormi profitti a discapito della salute dei cittadini.
Tanto per tornare a casa nostra, dovremmo cominciare a chiederci perché le ultime analisi sui terreni intorno al Cosmari sono state fatte oltre 10 anni fa. Oppure come mai Macerata, che è ben ventilata e non ha grandi strade vicino né zone industriali, ha livelli di polveri sottili così alti.
@Dantini
Gliultimi rilevamenti fatti oltre 10 anni fa?
Non sarebbe il caso che gli organismi preposti li rifacciano di nuovo?
A chi bisogna rivolgersi per chiedere che questi organismi, deputati alla salute dei cittadini, si attivino???
Sig. Dantini la prego si informi lei; mi pare strano che lei non parli delle falde acquifere e dei campi inquinati dalle discariche, le più grandi ecobombe degli ultimi anni.
Il gioco destra sinistra come può notare non l’ho certo iniziato io, strano però che quando si attacca un senatore del PDL vada tutto bene, se riequilibrio le cose dimostrando il fallimento della politica verde … bisogna smettere di giocare.
Inoltre a Napoli gli sciacalli non sono opportunamente coperti da tutti, come dice lei, ma semplicemente dalla sinistra che governa da 20 anni.
Reputo che gli inceneritori siano l’ultimo anello della catena, siamo d’accordo, prima differenziata spinta; ma allora è ancora necessario che le ricordi, visto che parla dell’aria di Macerata, che la nostra città è l’ultima per percentuale di raccolta nella provincia? Lei non si scandalizza qui???
Proprio per non innescare un dibattito ideologico, come è stato fatto prima del mio intervento, ho citato Vienna lì i livelli di inquinamento sono pubblicati in tempo reale su un maxischermo visibile dai cittadini, sempre a Vienne ci sono tre inecenertori e se ne costruisce un quarto dal 2008. Addirittura nella verde Svizzera si brucia il 100% dei rifiuti!
reputo infine che questi impianti debbano bruciare solo cose trattate e rispettare severissimi requisiti di legge, se ciò accade sono disponibile a tenerli sotto casa mia, e con i sodi delle compensazioni faccio con lo sferisterio come giffoni, con l’impianto di triturazione, ha fatto con il suo festival.
Passano i giorni, i mesi e anche gli anni, i problemi restano sempre gli stessi, anzi si aggravano sempre di più.
Tutti esprimono opinioni e commenti, ci si divide nel nome della Destra o centro destra, sinistra o centro sinistra. Non ci siamo o non vogliamo renderci conto che le etichette non hanno più significato o valenza politica.
Oggi abbiamo un premier creatosi nella sinistra, giudicato leader del centrodestra, anche se tutti sanno che il “berlusconismo” è tutto meno che una cultura di “Destra”. Abbiamo un leader di Destra, con seguaci di destra, che dialogano e danno vita ad una alleanza parlamentare con il “centro” e pezzi della “sinistra”. Abbiamo una “sinistra” che oramai è più un vero e proprio movimento “conservatore” in una società che è sempre più sflicciata verso una deriva di inciviltà. Ma tutti, me compreso, continuiamo a parlare di centro, destra, sinistra o al limite centro destra e centro sinistra.
I problemi che la politica deve affrontare, sono di tutti, di tutti i cittadini oltre ogni credo politico, religioso, sessuale e razziale.
Possibile che dopo danti anni nessuno senta il bisogno di sedersi (Tutti, Insieme) intorno ad un tavolo e trovare le soluzioni?
Tornando al tema:
Nessuno può negare l’assurdo progetto di avere TRE discariche nel raggio di neanche CINQUE kilometri.
Nessuno può negare i danni alla salute degli inceneritori.
Nelle dichiarazioni del sindaco senatore di Cingoli, c’è una affermazione vera e condivisibile da tutti; “Di sicuro potremmo iniziare a rispettare il “creato” ovvero il laico ambiente ed ecosistema,”.
Ma caro sindaco, se osserviamo l’ecosistema troviamo la risposta ai nostri interrogativi. Il Creato è perfetto, produce, ricicla e smaltisce i suoi rifiuti. Perchè le piante, gli animali producono rifiuti e nell’ecosistema si riciclano e si smaltiscono, basterebbe copiare.
Nel Creato l’unica cosa che non si ricicla è quel che si produce fuori dalla natura!
Vogliamo rivedere la produzione? Vogliamo rivedere la fine che deve fare quei prodotti?
Finquando la politica non si siede intorno ad un tavolo, non come appartenenti a destra, sinistra, centro o centro destra e centro sinistra, MA come UOMINI che vivono il “Creato” la soluzione sarà e rimarrà un MIRRAGGIO PAROLAIO STERILE.
Un’altro appunto al Sindaco senatore: Nell’ecosistema, nel “Creato”, nella natura NON esiste nessun Inceneritore o Termovalorizzatore, Valorizzatore di chè poi, nessuno lo capisce.
O le soluzioni le troviamo nel rispetto dell’ecosistema o qualsiasi soluzione sarà un continuo rincorrere la fine dell’ecosistema. L’uomo fa parte dell’ecosistema.
Vi ringrazio per l’attenzione e della possibilità di esprimere le opinioni, augurando a TUTTI Buone Feste.
Tonino Quattrini
Fronte Verde
Un applauso per Quattrini. Sottoscrivo dalla prima all’ultima parola.
il problema non é solo cosa, ma come e soprattutto DOVE collocare un qualsiasi impianto, é su questo prioritario punto che certa politica sta fallendo da anni e non vuol dare una risposta ragionevole, non si possono fare impianti di quest…o tipo in aree a primaria vocazione turistica, non si puó far pagare a famiglie che vivono dell’ambiente e del paesaggio come loro primari fonte di reddito, non si puó addossare ad un territorio che non produce solo in minima parte rifiuti (famigllie a gestione contadina ) i rifiuti prodotti dalle grandi cittá , non si possono fare impianti totalmente decentrati dalle grandi vie di comunicazione (con grandi costi di trasporto ed inquinamento) ,quando esistono territori industriali e giá degradati che spesso necessitano un recupero, si parla di aree industriali a ridosso della superstrada, che srebbero certo piú idone sia paesaggisticamente che per la salute pubblica. Bisogna poi ricordare che se a monte c’e una raccolta differenziote sempre piú efficente questi impianti verrebero a ridursi notevolmente , ma questo sembre essere contro la logica economico politica di certi amministratori. anche un bambino capirebbe che non si deve fare un impianto di smaltimento provinciale tra agruturismi e country houses.come voglionoinvece fare tra cingoli filottrano ed appignano.grazieSee more
sig. Quattrini è vero in natura gli inceneritori non ci sono.
Se è per questo non c’è neppure internet … eppure lei lo usa; in natura non ci sono le auto eppure penso che lei la usi… il messaggio è chiaro penso non debba continuare all’infinito.
Una cosa non è nè buona nè cattiva dipende da come la si usa.
Sig. rayan
il concetto non è che quello che non esiste in natura è sbagliato ma che la natura deve costituire un punto di riferimento dei nostri processi di produzione e consumo perchè funziona con un ciclo chiuso dove tutti gli elementi vengono continuamente riutilizzati senza creare residui dannosi. Quindi seguire o imitare la natura significa fare il possibile per evitare “il rifiuto” riducendo i materiali utilizzati e sopratutto “riutilizzandoli” continuamente. Questo obiettivo è meno ipotetico e lontano di quello che si possa pensare. Nel frattempo certo bisogna individuare le soluzioni “temporanee” che minimizzano il danno per l’ambiente e la nostra salute
@ jack rayan
Egr. Sig. (alias) rayan che internet non ci sia in natura non è propriamente vero, è solo un mezzo più moderno, sviluppatosi e creato dai concetti naturali della comunicazione (che in forma diversa è sempre esistita). Anche le auto sono uno sviluppo moderno dei trasporti che sono sempre esistiti nel passato e nella natura.
Non si contesta lo sviluppo e la scienza moderna, si pone l’attenzione sullo sviluppo creato contro e fuori dalle leggi della natura.
Cmq sono d’accordo con la sua conclusione, “Una cosa non è nè giusta nè cattiva dipende da come la si usa” ma aggiungerei anche di valutare: “a cosa serve la cosa” con ovviamente valutare prima di creare (“una cosa”) il suo eventuale smaltimento.
L’ultimo commento del sig. mario iesari (che condivido) mi sembra appropriato e concludente al ragionamento sul tema.
Grazie
Tonino Quattrini